Atlante dei canzonieri in volgare del Quattrocento
a cura di Andrea Comboni e Tiziano Zanato
pp. XLVIII-772, € 170
Sismel, 2017
Sismel, 2017
ISBN: 978-88-8450-757-0
L’Atlante dei canzonieri in volgare del Quattrocento
colma un vuoto negli studi di un secolo tradizionalmente poco
valorizzato. Si tratta di un vasto repertorio di liriche che si
presentano o tendono a presentarsi in forma di libro d’autore,
organizzato secondo diversi livelli testuali. Ogni canzoniere viene
descritto sulla base di uno schema standard che comprende una sezione
filologica (titolo, testimonianze, tradizione) e una serie di notizie
relative al macrotesto lirico: si va da indicazioni sul numero dei
componimenti e sulla loro tipologia metrica, a rilievi sul periodo di
composizione e sul tempo e i luoghi della storia, trascrivendo i
componimenti iniziali e finali e passando in rassegna le articolazioni
interne, i testi di anniversario, di pentimento religioso, di contenuto
non amoroso. Particolare attenzione viene posta sui soggetti della
comunicazione, cioè l’‘io’ poetico e il ‘tu’, nonché sugli eventuali
destinatari storici. Il tasso di ‘narratività’ del canzoniere viene poi
misurato sulle modalità di progressione del senso e sulla frequenza
delle connessioni intertestuali, oltre che sulle esplicite dichiarazioni
di poetica. Dall’insieme di questi dati emerge in modo non dubbio il
tipo e il grado di influenza, varia ma sempre magistrale, esercitata su
ciascuno di questi autori dal Canzoniere per antonomasia, quello
di Francesco Petrarca. Completano il volume gli indici dei nomi, dei
toponimi, dei manoscritti, dei libri antichi a stampa, degli incipit
citati.
Andrea Comboni è professore associato di Filologia italiana all'Università di Trento.
Tiziano Zanato insegna Letteratura
italiana all'università Ca'Foscari di Venezia. Si è interessato di
poesia delle origini (Dante e Petrarca), di trattatistica e storiografia
veneta cinque; seicentesca e
soprattutto di letteratura del Quattrocento, pubblicando e commentando,
fra
gli altri, testi di Angelo Poliziano e Lorenzo de' Medici. Di
quest'ultimo ha curato per Einaudi, nella «Nue», le Opere. Di Matteo Maria Boiardo ha curato l'Amorum libri tres per la Nuova raccolta di classici italiani annotati.
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