La tecnologia nella Commedia di Dante
Il Medioevo della macchine e delle invenzione.
di Filippo Silvestri
pp. 142, € 7,50
Società Editrice Dante Alighieri, 2017
ISBN: 978-88-534-3800-3
Prima di questo libro gli aspetti tecnologici nella Divina Commedia sono
stati poco approfonditi.
Eppure Dante descrive in maniera ineccepibile il funzionamento di macchine
come i mulini ad acqua e gli orologi meccanici, o processi tecnologici come
quello della fabbricazione degli specchi, non cessando di fare alta poesia pur
su argomenti in apparenza estranei ai territori poetici.
Questo testo indaga come pochi altri nel sapere extraletterario del poeta fiorentino
per illustrarne ed evidenziarne la competenza anche in materia tecnica
ed è pertanto prezioso perché dimostra come tra pensiero umanistico e pensiero
scientifico i contatti siano più solidi delle presunte divisioni.
Docenti e studenti potranno giovarsi di vedere molto bene giustificate e “integrate”
le forme dell’alta poesia con l’insaziabile (e competente) curiosità di Dante
per le “nuove” macchine e le invenzioni che dal Basso Medioevo in poi hanno accompagnato
il progresso e migliorato le condizioni di vita della nostra società.
In copertina: Orologio-Astrario del Dondi (1365-1384)
Sistema motore, scappamento e disco con incise le ore
(in primo piano a destra)
È da notare il codice dei colori,
grazie al quale i singoli componenti sono nettamente distinti.
Filippo Silvestri (Bari, 1948), ingegnere nucleare, ha
lavorato presso L’ENEA, l’ente pubblico di ricerca per l’energia,
occupandosi di sicurezza nucleare, pianificazione e gestione di progetti
nazionali ed europei, formazione tecnica ed organizzazione della
ricerca. Ha pubblicato libri di poesie ed è redattore della rivista
letteraria “La Vallisa” di Bari.
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