Graffiti malatestiani
Storie di donne, uomini, muri e banchi (secoli XV-XXI)
di Paola Errani, Marco Palma
pp. 140, 25,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788833130071
Scrivere su superfici non concepite per l’esposizione di scritture è
notoriamente un fatto antico quanto l’uomo, o almeno l’essere umano
capace di espressione grafica. Nemmeno i mezzi messi a disposizione
dalle cosiddette nuove tecnologie sono riusciti a sostituire
l’espressione libera e immediata di chi vuole lasciare un segno del suo
pensiero e dei suoi sentimenti, ma soprattutto di sé, a chi, presto o
tardi, per un tempo indefinito, potrà leggere, prendere nota, valutare,
giudicare.
Questo volume dà conto dei graffiti presenti all’interno della
Biblioteca Malatestiana, fondata a metà del Quattrocento e conservatasi
intatta fino ad oggi nell’edificio, negli arredi e nel patrimonio
librario. Le firme, le date, i disegni, che si leggono sulle pareti, sui
davanzali, sui banchi, costituiscono una preziosa testimonianza
lasciata dai frequentatori della biblioteca dal momento della sua
apertura fino ai giorni nostri.
Nella Malatestiana che accoglie oggi i visitatori l’aura quasi
religiosa che pervade l’ambiente può forse apparire perfino asettica nel
suo rigore conservativo: attraverso l’indagine sui graffiti si può
popolare questo silenzio con la presenza discreta ma al tempo stesso
vivace delle persone che quegli spazi hanno percorso e quei codici hanno
consultato, lasciando la propria indelebile traccia sui muri e sui
plutei e ricordandoci così che la storia dei libri è anche e soprattutto
una storia di uomini.
Marco Palma insegna Paleografia latina nella Facoltà di Lettere
dell’Università di Cassino. I suoi principali interessi di ricerca
riguardano la morfologia e lo sviluppo di diverse scritture librarie e
documentarie del medioevo occidentale. Lavora anche sugli aspetti
materiali dei manoscritti e sulla trasmissione di testi classici e
medievali prima dell’invenzione della stampa. Si interessa
particolarmente ai problemi teorici e pratici della descrizione dei
manoscritti medievali e alla diffusione in rete dell’informazione
didattica e scientifica. Il catalogo aperto dei manoscritti, il suo
progetto più recente, concepito alcuni anni fa insieme ad Antonio
Cartelli, è stato finora realizzato, con diverse modalità, da tre
biblioteche storiche italiane (la Laurenziana di Firenze, la
Malatestiana di Cesena e la Lancisiana di Roma).
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