La composizione dell'uomo esteriore e interiore
di Davide di Agusta
a cura di Domenico Pezzini
pp. 616, € 48,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Edizioni Paoline, 2018
EAN: 9788831549639
Dopo una introduzione ampia e documentata, il curatore e traduttore fa
rivivere l’opera di Davide di Augusta, autore francescano del XIII
secolo, sottolineando sfumature che ne evidenziano aspetti di
sorprendete modernità.
Si tratta di uno scritto latino della metà del XIII secolo.
L’opera nasce come trattato didattico-catechetico indirizzato ai
novizi dell’ordine francescano, a cui apparteneva Davide; quello che
emerge come elemento di particolare attenzione - e modernità! - dalla
penna dell’autore non è soprattutto la dicotomia tra esteriore e
interiore (il tema aveva allora una lunga tradizione alle spalle) ma
quello della possibilità di una composizione, quindi un’armonizzazione
dell’interiorità con l’esteriorità, che cessa di essere estromessa o
demonizzata ma deve essere riordinata all’interno di un equilibrato
progetto di vita. Ne consegue l’analisi di vizi e virtù e la ricerca di
una regola di vita (i destinatari sono appunto i novizi!) fondata
sull’interiorizzazione della Parola e al tempo stesso su una capacità di
introspezione di sé priva di barriere e lontana da modelli
assolutizzati.
Diversi sono a questo proposito i consigli “pratici”, basati su
sensatezza e capacità di ascolto prima che su un asettico rigore, che
costellano le pagine del testo, rendendole spesso molto colorite e
gravide di vitalità. Da ultimo, si osserva, in una fase di assestamento e
codifica del “proprium” dell’ordine francescano, il tentativo da parte
di Davide di tenere insieme aspetti della regola benedettina
(soprattutto il silenzio, l’umiltà e l’ascolto del superiore) con la
novità degli ordini mendicanti e di quello minore in particolare: la
considerazione “buona” del mondo, l’uscita verso gli altri, la
valorizzazione del creato.
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