Il crepuscolo della crociata
L'Occidente e la perdita della Terrasanta
di Antonio Musarra
pp. 336, € 24,00
Il Mulino, 2018
ISBN: 978-88-15-27495-3
«Dov’è Tripoli,
dov’è Acri? Dove sono le chiese dei Cristiani ch’erano lì? Dove le
reliquie dei santi, dove i religiosi e le religiose che lodavano il
Signore come “astri del mattino”? Dov’è la moltitudine di popoli
cristiani ch’era lì?»
Frate Riccoldo da Monte di Croce
Ricca e opulenta capitale crociata, Acri cade nel 1291
segnando la fine della presenza latina in Terrasanta. L’Occidente
accolse attonito la notizia, vedendo spegnersi la speranza di
riconquistare Gerusalemme. Il libro ricostruisce le conseguenze della
tragedia acritana e le principali reazioni dei contemporanei sino al
volgere del nuovo secolo: la redazione di piani strategici per
combattere i Mamelucchi, le accuse rivolte alle città marinare e agli
Ordini militari, la circolazione di profezie relative agli Ultimi Tempi,
la diffusione di false notizie (come quella della liberazione dei
Luoghi Santi da parte dei Mongoli), la difesa di Cipro e del regno
armeno di Cilicia, l’indizione del primo Giubileo della storia,
l’affacciarsi del problema turco. La crociata pare giunta al crepuscolo.
Ma la sua non sarà un’eclissi definitiva.
Antonio Musarra dottore di ricerca in
Storia medievale e Fellow di Harvard (Villa I Tatti), ha pubblicato
«Gli Italiani e la Terrasanta» (a cura di; SISMEL, 2014), «Genova e il
mare nel Medioevo» (Il Mulino, 2015), «In partibus Ultramaris. I
Genovesi, la crociata e la Terrasanta» (ISIME, 2017), «Acri 1291. La
caduta degli stati crociati» (Il Mulino, 2017), «1284. La battaglia
della Meloria» (Laterza, 2018).
Nessun commento:
Posta un commento