Il Barone. Corso Donati nella Firenze di Dante
di Silvia Diacciati
Introduzione di Alessandro Barbero
pp. 328, € 14,00
Sellerio, 2021
EAN: 9788838941504
«Tra i tortuosi e spesso maleodoranti vicoli
della Firenze di fine Duecento si muovevano uomini che superavano in
fama e influenza loro concittadini oggi certamente più noti come Dante o
Giotto. Personaggi in grado di condizionare concretamente la vita
comunale, di condurre con coraggio e incoscienza la propria città alla
vittoria contro nemici esterni, ma anche di farla precipitare in guerre
fratricide. Capaci di colloquiare con papi e imperatori con la stessa
facilità con cui discutevano coi propri pari e di suscitare ammirazione
anche in rivali coi quali condividevano spesso un solo sentimento, un
profondo e sconfinato odio. Talvolta sono gli individui più ambigui a
esercitare un fascino irresistibile: cavalieri oscuri, anti-eroi, forze
del male. E come spesso accade il male si presenta sotto forme
seducenti».
Un libro di storia che prende come un romanzo d’avventure; un romanzo
che guida a conoscere alla pari di un saggio storico. Vita e imprese
dell’ardito Corso Donati. «Gentile di sangue, bello del corpo, piacevole
parlatore, addorno di belli costumi, sottile d’ingegno» ne scrisse il
cronista contemporaneo Dino Compagni che pur l’odiava. «Forse il più
noto dei fiorentini – osserva l’autrice – prima che sulla scena
arrivassero i Medici». Il capo dei Guelfi neri, causa di molti dei guai
in cui finì Dante, si erge eroe romantico sul palcoscenico della
«Firenze del Due-Trecento: la metropoli più tumultuosa del mondo
conosciuto, paragonabile oggi a Londra o a New York» (Alessandro Barbero
nell’Introduzione).
Silvia Diacciati è storica nell’Università di Firenze, ha scritto Popolani e magnati. Società e politica nella Firenze del Duecento (2011) e con Sellerio Il Barone. Corso donati nella Firenze di Dante (2021).
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