Pisa e l'Islam
Scontri e incontri sulle rotte del Mediterraneo
di Andrea Angelini
pp. 79, € 10,00
Italia Medievale, 2021
ISBN: 9781008987043
Al centro della bandiera della Marina Militare Italiana
campeggiano gli stemmi di quattro città: Venezia, Genova,
Amalfi e Pisa. Queste città, comunemente note come
“repubbliche marinare”, hanno segnato la storia della
marineria italiana e quella del Mediterraneo, in particolare
del Mediterraneo medievale. Le pagine che seguono
prenderanno in esame soltanto una di queste “repubbliche”:
Pisa, concentrando l’attenzione su un particolare aspetto
della sua storia, ossia i rapporti che la città ebbe con i
potentati islamici a partire dall’XI secolo.
Nel primo capitolo si è cercato di seguire le tracce della
permanenza di una flotta, non ancora sotto il diretto
controllo della civitas di Pisa, ma con base sicuramente
presso la costa che ricadeva sotto il controllo pisano nei
primi secoli del Medioevo.
Il secondo capitolo presenta invece le fasi iniziali della
formazione del comune cittadino nella forma del commune
colloquium civitatis, ma solo per meglio comprendere la
natura della classe dominante a Pisa, così da introdurre il
dibattito storiografico che verte sulle prime spedizioni
marittime dei pisani. La storiografia, infatti, si interroga sulla
natura e lo scopo di queste incursioni, ma anche sulle
conseguenze che hanno fatto seguito a queste spedizioni. La
storiografia classica vede Pisa come precorritrice dei tempi e
degli eventi e pone gli albori della sua potenza commerciale
già nell’Alto medioevo. La potenza commerciale pisana
raggiungerebbe il suo apice nel XII secolo per poi concludersi
con la disastrosa sconfitta nella battaglia della Meloria del
1284. Il secondo filone di ricerca ridimensiona di molto
questa precoce iniziativa commerciale di Pisa e la farebbe cominciare nei primi decenni del XII secolo per poi
proseguire nel XIII e XIV secolo.
Le incursioni armate pisane che hanno punteggiato tutto l’XI secolo e il primo decennio del XII sono analizzate nel terzo capitolo. Si è proceduto ad un’analisi e comparazione delle principali fonti che trattano gli avvenimenti, sia quelle pisane come gli Annales di Maragone, il Chronicon Pisanum, le epigrafi del duomo e i poemi epici, sia quelle di realtà territoriali diverse da Pisa, come le testimonianze arabe e normanne.
Le incursioni armate pisane che hanno punteggiato tutto l’XI secolo e il primo decennio del XII sono analizzate nel terzo capitolo. Si è proceduto ad un’analisi e comparazione delle principali fonti che trattano gli avvenimenti, sia quelle pisane come gli Annales di Maragone, il Chronicon Pisanum, le epigrafi del duomo e i poemi epici, sia quelle di realtà territoriali diverse da Pisa, come le testimonianze arabe e normanne.
Infine nell’ultimo capitolo, il quarto, sono state analizzate
zona per zona le relazioni commerciali intraprese dai pisani,
con un occhio di riguardo al Maghreb. In questa area infatti
i pisani concentrarono molte delle loro attenzioni, riuscendo
ad ottenere numerosi privilegi.
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