venerdì 28 maggio 2021

Monete e banche medievali tra le Alpi e l’Adriatico

Monete e banche medievali tra le Alpi e l’Adriatico
di Helmut Rizzolli
pp. 400, € 18,00
Athesia, 2021
EAN: 978-88-6839-548-3
 
Questo libro vuole offrire un approccio facilmente comprensibile alla storia monetaria e bancaria tra Alpi e Adriatico nel periodo che va dall᾽anno 920 al 1519. La straordinaria importanza delle zone alpine per l᾽area economica nord italiana si evince dal tesoretto occultato nel 1329 a Padova e contenente 4000 monete praticamente tutte di tipo tirolese (acquistato dalla Cassa di Risparmio di Bolzano). I vari sovrani, ecclesiastici o temporali, coniavano nelle zecche di Verona, Trento, Merano, Padova, Treviso, Dobbiaco/Lienz (a partire dal 1460) e Hall (dopo il 1477), cioè in area monetaria veronese = veronenses, ad Aquileia e Lienz (fino al 1460), cioè in area aquileiana = aquilegenses) oppure a Innsbruck e Bressanone, cioè in area augustana = augustenses. Soprattutto questo manuale vuole essere un supporto alla classificazione, dedicato a collezionisti, archeologi, storici e a tutti gli interessati.

Helmut Rizzolli, nato a Bolzano nel 1940, si laurea in Economia e Commercio a Firenze nel 1963 per poi prendere in gestione la ditta paterna assieme alla moglie Eva e insegnare economia aziendale presso l᾽Istituto tecnico commerciale di lingua tedesca di Bolzano. Nel 1979 si iscrive alla Facoltà di Storia dell᾽Università di Innsbruck dove conclude gli studi con una tesi di laurea sulla storia monetaria dell᾽area storica tirolese prima del 1363 (Münzgeschichte des alttirolischen Raumes, vol. I, pubblicato nel 1991). Nell᾽anno 2000 raggiunge l᾽abilitazione all᾽insegnamento universitario con il prof.  Konrad Spindler in Archeologia medievale e moderna, con particolare attenzione per la storia monetaria. La tesi di abilitazione è stata pubblicata nel 2006 come secondo volume della sua “Münzgeschichte”.
Nel 2009 Helmut Rizzolli è stato insignito della Croce d᾽oro della Repubblica Austriaca per meriti in campo scientifico. In riconoscimento della sua pluriennale attività di docente universitario ha ricevuto il titolo di professore onorario.
Come presidente dell᾽associazione culturale Heimatschutzverein di Bolzano/Sudtirolo e come consigliere e assessore comunale si è impegnato sin dal 1995 per il restauro e la valorizzazione di Castel Roncolo nonché del rudere di Rafenstein (completato nel 2012), entrambi nei pressi della città.
Come presidente della Fondazione Castelli di Bolzano ha curato numerose mostre e ha ideato una collana di pubblicazioni su temi storico-culturali. Ha prodotto opere fondamentali e molti contributi scientifici nell᾽ambito della storia economica e dei costumi popolari tirolesi.

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