Algoritmi, monaci e mercanti
Il calcolo nella vita quotidiana del Medioevo
di Giorgio Ausiello
pp. 242, € 18,00
Codice Edizioni, 2022
ISBN: 9791254500330
Di
algoritmi si parla molto oggi con riferimento ai computer, a Google,
alla profilazione degli utenti dei social e all'avvento
dell'intelligenza artificiale. Ma la loro storia è molto più antica: la
necessità di risolvere problemi matematici con opportune regole
computazionali ha sempre accompagnato la vita dell'uomo, a partire da
esigenze molto concrete come distribuire i prodotti agricoli, dividere
un'eredità, misurare un terreno e permettere ai mercanti di svolgere con
profitto la loro attività. Il Medioevo, in particolare, fu un periodo
di grande evoluzione della cultura, grazie alla riscoperta delle fonti
culturali e scientifiche, greche e ai matematici arabi, che nel IX
secolo diffusero nel Mediterraneo il sistema di numerazione indiano,
cambiando radicalmente il modo di fare i calcoli. Le figure di Muhammad
ibn Musa al-Khwarizmi (da cui deriva il termine algoritmo), dei monaci
spagnoli che tradussero in latino le opere dei matematici arabi, del
pisano Fibonacci, mercante e matematico, dei tanti «maestri d'abaco» che
insegnarono il calcolo ai figli dei mercanti, nonché dei matematici
umanisti come Piero della Francesca e Luca Pacioli, spiccano in questo
libro corale il cui protagonista è una società che nel Medioevo stava
gettando le basi della nostra contemporaneità.
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