Contro gli avversari delle icone
di Teodoro Lo Studita
Introduzione, traduzione, note di Antonio Calisi
Prefazione di Emanuela Fogliadini
pp. 168, € 20,00
Jaca Book, 2022
ISBN: 978-88-16-41755-7
Le tre Confutazioni contro di iconoclasti
di Teodoro lo Studita, monaco bizantino vissuto tra l’VIII e il IX
secolo, sono un trattato in forma dialogica che testimonia tutta la
forza spirituale del Santo nell’affrontare, con franchezza d’animo e
profonda convinzione, l’eresia iconoclasta. Le argomentazioni
dell’autore, esposte secondo la logica del sillogismo di tradizione
greca, manifestano la sua straordinaria cultura, dimostrandosi fondate e
inattaccabili, non lasciando spazio al dibattimento perché la verità è
unica ed eterna. Il libro di Antonio Calisi noto iconografo e
conoscitore della teologia e della liturgia bizantina è la prima
traduzione in lingua italiana del testo antico edito da Migne nella
Patrologia Graeca (vol. 99) e offre un notevole contributo alla
conoscenza della questione delle icone e del dibattito sull’ipostasi di
Cristo. Un utile supporto di studio per gli appassionati della teologia
dei Santi Padri e della storia della Chiesa nell’impero bizantino ai
tempi di Teodoro lo Studita. La prefazione è opera di Emanuela
Fogliadini.
Teodoro lo Studita nacque a Costantinopoli
nel 759 da nobile famiglia. Suo padre, Fotino, era un amministratore
del fisco imperiale e Teodoro avrebbe quasi certamente intrapreso lo
stesso mestiere, se non fosse intervenuto Platone, fratello di sua madre
Teoctista, ad appassionare tutta la famiglia alla vita monastica. Nel
781, con il padre e i due fratelli (Giuseppe, il futuro metropolita di
Tessalonica, ed Eutimio), Teodoro fu accolto nel monastero di Saccudion
in Bitinia sotto la guida dello zio; qui la sua autorità spirituale gli
procurò gran fama e numerosi seguaci. Essendosi opposto al ripudio che
Costantino VI fece della legittima moglie Maria per impalmare Teodota,
fu esiliato a Salonicco donde uscì alla morte del monarca. Trasferitosi
in seguito a Costantinopoli per fuggire all'incursione araba, ebbe
dall'imperatrice Irene assegnato il monastero di Studion, che egli
ampliò e riformò facendone un modello di vita monastica). Un nuovo
esilio ebbe a soffrire sotto Niceforo, e un terzo sotto Leone l'Armeno,
quando infierì la lotta iconoclasta Ma cessata questa, alla morte di
Leone (820), Teodoro riebbe la libertà e poté morire in pace nella sua
cara solitudine del monte Olimpo l'11 novembre 826. Le sue ceneri furono
trasportate al monastero di Studion nell'844.
Antonio Calisi diacono della Chiesa
cattolica di rito bizantino dell’Eparchia degli italo-albanesi
dell’Italia continentale di Lungro (CS), vive a Bari dove insegna
Religione Cattolica al Liceo Classico Statale Socrate. È Dottore in
Sacra Teologia, laureato in Scienze Storico-Religiose all’Università La
Sapienza di Roma. Maestro iconografo, dipinge icone secondo la
tradizione bizantina, appresa nei numerosi viaggi in Russia, Romania,
Grecia e presso il complesso monastico del Monte Athos.
Emanuela Fogliadini si occupa di Storia e Teologia bizantino-ortodossa.
Ha conseguito il Dottorato di ricerca presso la Facoltà teologica
dell'Italia Settentrionale di Milano e la Laurea magistrale in Storia
presso l'Università degli Studi di Torino. È socia della Associazione Italiana di Studi Bizantini.
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