sabato 28 settembre 2024

Rinascimento giorno per giorno

Rinascimento giorno per giorno
di Maura Melis
pp. 320; € 14,90
Newton Compton, 2024
ISBN: 9788822777706

Il Rinascimento è uno degli argomenti prediletti della storiografia, specialmente italiana, e il perché è presto detto: questo straordinario periodo, nato proprio nella nostra penisola a cavallo tra XIV e XV secolo, ha rappresentato un momento di straordinaria fioritura culturale, ponendo le basi per il mondo che conosciamo oggi. Eppure, non tutti gli aspetti del Rinascimento sono stati trattati con la stessa attenzione. Molto si è scritto sulle grandi vicende artistiche e politiche rinascimentali, ma quasi mai si è posto l’accento su ciò che avveniva fuori dalle corti: le politiche di assistenza ai mendicanti, la vita di mercenari e condottieri di ventura, o quella di banchieri e artigiani. Ed è anche su questi aspetti misconosciuti, di vita quotidiana, che si concentra Maura Melis in questo prezioso libro. Dalla Firenze dei Medici alla Ferrara degli Este, dalla Roma papale ai Gonzaga a Mantova: un affascinante viaggio all’interno delle piccole e grandi storie del Rinascimento.

Maura Melis si è laureata all’Università di Cagliari in Storia dell’arte e si è poi specializzata a Macerata con un master sulla Comunicazione della storia e del patrimonio culturale. Attualmente lavora presso il progetto Sardegna Sacra, che si occupa dell’organizzazione di tour archeologici in Sardegna e in altre isole del Mediterraneo. Oltre che di storia dell’arte, è una grande appassionata di motorismo storico, argomento sul quale scrive articoli per varie riviste e su cui ha tenuto interventi all’Università di Cagliari e di Sassari.

venerdì 27 settembre 2024

Antipapi

Antipapi
Una storia della Chiesa
di Mario Prignano
pp. 219;  € 19,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858155172

Malfattori, usurpatori, apostati, traditori. Frutto malvagio di secoli ‘bui’ e corrotti. Questa la visione che abbiamo avuto finora degli antipapi. Eppure hanno segnato la storia della Chiesa e hanno contribuito a orientarne il cammino.

Mario Prignano ci racconta in modo nuovo e appassionante un Medioevo diverso e mai scontato.
A partire dal III secolo dopo Cristo e fino alla fine del Medioevo, l’elezione del papa avveniva spesso in un clima molto conflittuale, che dava adito a contrasti e contestazioni. Il più delle volte questi sfociavano nella presenza contemporanea di due pontefici, uno dei quali definito, appunto, antipapa. Nel nostro immaginario questi personaggi sono rappresentati come individui corrotti, assetati di potere, nemici della Chiesa e dell’unità dei cristiani. In realtà, lungi dall’essere creature tenebrose che tramano nell’ombra, molti sono devoti uomini di Chiesa divenuti antipapi perché sostenitori di posizioni teologiche poi sconfitte o per una serie di motivi fortuiti.
Questa storia dei ‘perdenti’ rispetto alla tradizione ufficiale della Chiesa ci farà scoprire così che dei trenta e più antipapi, uno è venerato come santo e martire e altri sono morti in odore di santità. Che per lunghi secoli su molti di loro la Santa Sede ha preferito non prendere posizione e su alcuni si mantiene tuttora cauta, ammettendo che potrebbero essere considerati papi legittimi. Si scoprirà anche che alcune figure che la storiografia tradizionale ha considerato burattini in mano al potere secolare, hanno contribuito in modo decisivo alla definizione delle regole che stanno alla base del papato e, per questo, in modo del tutto inatteso, alla storia e all’autocoscienza della Chiesa stessa.
Mario Prignano, giornalista professionista, è caporedattore centrale del TG1. Membro della Società Italiana per la Storia Medievale e dell’Associazione italiana dei professori di Storia della Chiesa, ha pubblicato Il giornalismo politico (Rubbettino, 2007), Urbano VI. Il papa che non doveva essere eletto (Marietti 1820, 2010), Giovanni XXIII. L’antipapa che salvò la Chiesa (Morcelliana, 2019) e Papa, non più papa. La rinuncia pontificia nella storia e nel diritto canonico (a cura di, con A. Feniello, Viella, 2022).

giovedì 26 settembre 2024

Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali dal Secolo VI al 1520

Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali dal Secolo VI al 1520
a cura di Sara Fazion
pp. XLVII-77, € 86,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-332-6

RICABIM Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali dal secolo VI al 1520 raccoglie i risultati del censimento delle testimonianze originali, di natura inventariale, facenti capo ad antiche raccolte librarie. Esso intende coprire non solo tutta la nostra Penisola, come indicato nel Piano dell’Opera, ma anche gran parte dell’Occidente latino medievale. Le schede di cui si compone ogni volume, riunite per Regioni moderne, consentono di reperire edizioni e bibliografia pertinenti, e inoltre dati storici, genetici e peculiarità utili a una migliore conoscenza della fonte documentaria. Il censimento ha prodotto, per l’Italia, oltre 10.000 attestazioni: 176 di esse, riconducibili alle province di Modena e Reggio Emilia entro la regione Emilia Romagna, sono presentate in questo volume. Per la prima volta è stata presa in esame, oltre ai grandi cataloghi istituzionali, la documentazione archivistica (testamenti, registri di prestito, transazioni ecc.). Si è sempre tenuto conto dei fattori dinamici che hanno portato all’incameramento o alla dispersione dei fondi librari, e quindi degli eventuali destinatari/beneficiari interagenti nel processo di fruizione del libro. In tale ottica il documento censito acquista inusitato spessore, riscattandosi dalla condizione di muto e statico reperto sino a divenire preziosa chiave di accesso alla storia delle biblioteche e alla veicolazione del sapere stesso. Ogni volume è dotato di Indici che garantiscono una consultazione agevole, data l’eterogeneità delle fonti, delle tipologie documentarie studiate e dell’imponente numero di possessori coinvolti.
Sara Fazion è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica.

mercoledì 25 settembre 2024

Il banco Strozzi di Napoli

Il banco Strozzi di Napoli
Credito, economia e società nel Quattrocento
di Luciana Petracca
pp. 376; € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254696958

Realtà composita e complessa, il Mezzogiorno tardomedievale viene qui presentato attraverso il filtro delle scritture contabili di una grande banca fiorentina: l’istituto di intermediazione creditizia impiantato a Napoli dai fratelli Filippo e Lorenzo Strozzi. Partendo dalla loro attività di mercanti e banchieri, di cui i Libri Giornali superstiti del banco napoletano e le Ricordanze offrono ampia e puntuale testimonianza, si approfondisce il tema dei rapporti e degli scambi tra i principali spazi economici del Mediterraneo occidentale nella seconda metà del XV secolo.

Lo sguardo sulla capitale partenopea, oltre ad ampliare il quadro delle conoscenze riguardo a questa importante piazza commerciale e finanziaria quattrocentesca, sugli operatori economici coinvolti e sui rispettivi raggi d’azione e d’influenza, ha consentito, attraverso un metodo induttivo, di rilevare e ricostruire diversi aspetti della vita economica e sociale del Regno di Napoli al tempo di Ferrante d’Aragona (1458-1494).
Luciana Petracca insegna Storia medievale e Didattica della storia presso l’Università del Salento. Tra le sue ultime pubblicazioni: Gli Inventari di Angilberto del Balzo. Modelli culturali e vita di corte nel Quattrocento Meridionale (Roma 2013); Un borgo nuovo angioino di Terra d’Otranto (Galatina 2017); Le pergamene dell’Archivio Capitolare della collegiata di Francavilla in Terra d’Otranto (secc. XIV-XV) (Roma 2021). Per i nostri tipi ha pubblicato Le terre dei baroni ribelli. Poteri feudali e rendita signorile nel Mezzogiorno aragonese (Roma 2022).

martedì 24 settembre 2024

Lo pseudo Bonaventura

Lo pseudo Bonaventura
Studi, edizioni e repertorio dei testi e dei manoscritti
A cura di Francesco Santi
pp. XLIV-1129; € 180,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-261-9

Premessa. Introduzione. Che cos’è lo pseudo Bonaventura?, di F. Santi. Sigle e abbreviazioni bibliografiche. Compendia Librorum Sacrae Scripturae. Declaratio signorum. STUDI E EDIZIONI. L’Alphabetum religiosorum incipientium («Ama paupertatem»), a cura di L. VangoneArs concionandi, a cura di D. ObiliDe decem preceptis diuine legis, a cura di E. BertiDe doctrina religiosorum, a cura di F. MantegazzaEthimologizatio nominis Ihesus, a cura di D. SolviEpistola ad quendam novicium insolentem et instabilem, a cura di C. RicciardiInvitatorium ad amorem sancte humilitatis, a cura di F. SantiMeditatio de passione Iesu Christi sive Planctus de passione Domini, a cura di P. LicciardelloMeditationes vitae Christi, a cura di D. Falvay e A. Montefusco – Il De mysterio sancte crucis et redemptione Domini nostri Ihesu Christi dello pseudo-Bonaventura e il De passione Domini dello pseudo-Rabano Mauro, a cura di F. De DominicisSermo in vincula sancti Petri (dai Sermones del manoscritto Berlin, SB, Theol. lat. Oct. 31), a cura di A. HorowskiStimulus amoris, a cura di G. CremascoliVitis mystica (forma longior) seu Tractatus de passione Domini, a cura di A. Alessandri. REPERTORIO DEI TESTI E DEI MANOSCRITTI, a cura di L. Vangone – I. Opere anonime o di dubbia attribuzione – II. Opere di altro autore attribuite a Bonaventura nella tradizione manoscritta o a stampa. TAVOLA DI RAFFRONTO DEI NUMERI DI IDENTIFICAZIONE DELLE OPERE NEI REPERTORI. INDICI, a cura di M. Tursi. Indice delle opere censite nel repertorio – Indice degli autori e delle opere circolanti con falsa attribuzione a Bonaventura di Bagnoregio segnalate nel repertorio – Indice dei manoscritti – Indice degli autori antichi e medievali – Indice dei luoghi – Indice degli studiosi.
Francesco Santi Professore di Letteratura Latina Medievale nell’Università del Salento (coordinatore del PhD in Filologia e letteratura patristica, medievale e umanistica, consorziato con Freiburg i. Br.); nell’Università di Cassino (coord. del PhD Digital Humanities for Medieval Studies) e poi nell’Università di Bologna (2019). Presidente della SISMEL, membro del Direttivo della Fondazione Franceschini e del comitato scientifico di Micrologus e di Segno e testo. Ha diretto o partecipato a progetti di ricerca nazionali e europei.

lunedì 23 settembre 2024

Le passioni della politica

Le passioni della politica
Storia, storiografia ed emozioni a Firenze fra Quattro e Cinquecento
a cura di Lucio Biasiori, Giovanni Ferroni e Alessio Panichi
pp. 232; € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254693032 

Invidia, ambizione, avidità, bramosia, lussuria, odio, paura, timore, spavento, speranza, desiderio, fede, amore: il vocabolario politico della Firenze quattro-cinquecentesca e la coeva interpretazione storica degli avvenimenti attingono ampiamente alle categorie che consentono di descrivere ed esprimere l’interiorità. Città divisa in fazioni e in contrapposte passioni, Firenze e la sua civiltà sono state segnate dal prorompere di emozioni individuali e collettive, dal tentativo di controllarle, da una costante riflessione sul loro potere di fare la storia. Da prospettive disciplinari diverse – storiche, filosofiche, linguistiche, letterarie ed artistiche – questo volume ripercorre vicende, autori, testi significativi della storia fiorentina fra Quattro e Cinquecento, ponendo loro inusuali domande sul valore, sulla storicità, sulle forme dell’emotività politica.
Lucio Biasiori, docente di Storia moderna e Presidente del corso di laurea in Storia all'Università di Padova, è stato recentemente insignito del prestigioso premio «Antonio Feltrinelli Giovani» per Storia e Geografia.
Giovanni Ferroni si è formato tra Firenze e Padova, dove insegna letteratura italiana dopo essere stato borsista in vari centri di ricerca europei. Ha dedicato due monografie alla tradizione letteraria cinquecentesca («Dulces lusus». Lirica pastorale e libri di poesia nel Cinquecento, Alessandria, 2012; L’amore, il riso, la sorte. Ricerche su Francesco Maria Molza, Manziana, Manziana, 2018) e una, implicata anche con la rappresentazione delle emozioni, a quella settecentesca (Voci metastasiane, Firenze, 2022).
Alessio Panichi svolge attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Ha dedicato studi alla storia della filosofia e del pensiero politico in età moderna e contemporanea. Il suo ultimo libro è l’edizione e traduzione italiana della Paedia politices di Kaspar Schoppe (Roma, 2022).  

domenica 22 settembre 2024

Breve storia dell’amore nella letteratura europea

Breve storia dell’amore nella letteratura europea
Dai trovatori a Stendhal
di Roberto Giliucci
pp. 140; € 16,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026746

L’amore felice sembra non avere storia nella letteratura europea. Si tratta di una provocazione, naturalmente, di Denis de Rougemont. Non si vuole dire che non esistano amori felici, ma soltanto raccontare il fallimento dell’amore in testi che vanno dal medioevo all’età di Stendhal: dal canonico amore senza reciprocità del mondo cortese fino a giungere, attraverso i secoli, con le sue variazioni uma­nistiche, barocche, illuministiche, a situazioni estreme in cui l’amore è divenuto noia. Perché il perturbamento dell’amore, la sua dissoluzione per esaurimento o per sventura tragica sono così cari ai lettori? Addirittura le tragicommedie e le commedie mostrano amori che finiscono male, così come avviene anche nel dramma moderno di Ibsen e Pirandello. Siamo di fronte a una costante di grande rilievo, e il volume ne illustra gli aspetti più clamorosi.
Roberto Giliucci insegna Letteratura italiana contemporanea alla Sapienza Università di Roma. Ha pubblicato, tra l’altro, Tapeinosis. Modernità e sguardo verso il basso (Rubbettino, 2022), Idee sul comico (tab, 2021). Ha tradotto e commentato un’edizione dei Lusiadi di Luís de Camões (Bompiani, 2022).

sabato 21 settembre 2024

L’arte della scoperta

L’arte della scoperta
Scavare nel passato nell’Europa del Rinascimento
di Maren Elisabeth Schwab, Anthony Grafton
pp. 280; € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829022106

Agli albori del XV secolo, in un’abbazia benedettina di Padova, fu rinvenuta una teca contenente i resti mortali dello storico romano Tito Livio. La scoperta fu accolta con lo stesso entusiasmo riservato alle reliquie di un santo cristiano e servì a stabilire una serie di modelli e pratiche rivelatisi durevoli. Il volume racconta le storie degli antiquari rinascimentali, i quali trasformarono i resti materiali del mondo antico in fonte d’ispirazione per studiosi e artisti, esempi per le decorazioni di palazzi e chiese, oggetti di culto e luoghi di pellegrinaggio. Gli autori accompagnano il lettore all’interno di scantinati, caverne e cisterne, spiegando come venivano intrapresi gli scavi e facendo luce sui metodi che gli antiquari – nonché gli alchimisti e gli artigiani da loro consultati – utilizzavano per interpretare le loro scoperte. Ne emerge non tanto una storia delle origini dell’archeologia moderna o della storia dell’arte, quanto un resoconto del modo in cui le abilità artigianali e le competenze tecniche dell’Età moderna furono utilizzate per creare nuove conoscenze sul passato e ispirare nuove forme di arte, erudizione e devozione nel presente.
Maren Elisabeth Schwab Insegna Latino postclassico e Storia della conoscenza all’Università di Kiel.
Anthony Grafton ricopre la cattedra Henry Putnam di Storia alla Princeton University.

venerdì 20 settembre 2024

Gli Oliva. Le armi, il denaro, le arti

Gli Oliva. Le armi, il denaro, le arti
di Girolamo Allegretti
pp. 312; € 25,00
Book Stones, 2024
ISBN 979-12-80232-91-5
 
Quella dei conti di Piagnano è stata, fra le ‘signorie minori’ fiorite numerose in Appennino nel basso medioevo, una delle più notevoli e singolari. Nonostante l’esiguità, demografica ed economica, e l’irrilevanza strategica dei loro domini, gli Oliva (come presero a chiamarsi a fine ‘300) seppero farsi onore come ‘officiali’ di altissimo livello (podestà, capitani di giustizia, senatori, governatori) nelle maggiori città del Centritalia prima e poi come condottieri, valorosi e leali, contesi dalle maggiori potenze.
Girolamo Allegretti è nato nel 1938. Una laurea in lettere classiche, è storico locale, autore e curatore di decine di volumi di storia e di numerosi saggi; ha diretto per vent’anni le riviste “Studi montefeltrani” e “Pesaro città e contà”. Ora si occupa di giardinaggio e sta lavorando ad una storia dei conti Oliva di Piagnano e Piandimeleto. Ha scritto questa favoletta per ingannare il corona-virus.

giovedì 19 settembre 2024

Instrumenta Tudertina

Instrumenta Tudertina
Le più antiche carte dell’abbazia di S. Leucio e del monastero di Montesanto di Todi
di Gaia Sofia Saiani
pp. CLXIV-298; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-421-8

Il volume offre l’edizione del corpus documentario degli «Instrumenta Tudertina», ritrovato agli inizi del Novecento presso l’Archivio Apostolico Vaticano da Paul Fridolin Kehr. Costituito da ventisette pergamene e due fascicoli cartacei (testimoni di trentacinque documenti effettivi), il fondo si compone di una nutrita serie di privilegi, esenzioni, donazioni concesse da papi e imperatore a due tra i più importanti e antichi enti sul territorio: S. Leucio, potente abbazia benedettina almeno dal X secolo, poi tra i primi avamposti premonstratensi in Italia; e S. Maria di Montesanto, secondo monastero e convento per una comunità di Povere Dame a Todi (1235). A questi documenti è aggiunta un’ampia appendice, con l’edizione di ulteriori ventisei pezzi d’archivio. Il corpus di documenti così restituito permette ora di gettare un nuovo sguardo sulla storia medievale di Todi, che ne esce arricchita e impreziosita di materiali e dati mai, sin qui, emersi.
Gaia Sofia Saiani è ricercatrice di paleografia latina  diplomatica presso l’Università degli Studi di Perugia.

mercoledì 18 settembre 2024

Arsenico e altri veleni

Arsenico e altri veleni
Una storia letale nel Medioevo
di Beatrice Del Bo
pp. 394; € 17,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-39034-9

Uomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi. Ecco gli ingredienti di questa storia.

Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l’arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali. Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». A partire dalle fonti storiche, Beatrice Del Bo decostruisce alcuni falsi miti di un fenomeno che ha affascinato e spaventato l’umanità per secoli: l’uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.
Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo e Didattica della storia nell’Università degli Studi di Milano. Il suo ultimo libro con il Mulino è «L’età del lume. Una storia della luce nel Medioevo» (2023)

martedì 17 settembre 2024

Saladino

Saladino
Il sovrano cavaliere
Con la traduzione della «Cronaca di Ṣalāḥ al-Dīn» dal Wafayāt al-aʿyān di Ibn Khallikān
di Roberto Celestre
pp. 376; € 18,00
Graphe Edizioni, 2024
ISBN: 9788893722360

Salāh al-Dīn, noto come Saladino, è tra gli indiscussi protagonisti del XII secolo nello scacchiere mediorientale. La sua popolarità è ancor oggi senza eguali non soltanto nel mondo arabo, tanto da essere considerato vera incarnazione del cavaliere perfetto.

Di origine curde, nacque a Tikrīt nel 1138. Si mise in mostra quando nel 1163 partecipò alla spedizione nell’Egitto fatimide al seguito dello zio Shīrkūh, comandante dell’esercito del sovrano zenjide Nūr al-Dīn, conclusasi nel 1169. Morto improvvisamente lo zio, Salāh al-Dīn divenne prima visir (primo ministro) d’Egitto, quindi nel 1171 pose fine al califfato fatimide del Cairo.
Alla morte di Nūr al-Dīn (1174), seppe diventare l’unico fautore dell’unificazione dei territori musulmani ponendo Siria, Egitto, Yemen e Mesopotamia settentrionale sotto la propria autorità. Nel 1177 si dedicò alla riconquista dei territori di Siria e Palestina ancora in mano ai crociati, sbaragliandone l’esercito il 4 luglio 1187 a Hattīn e riconquistando Gerusalemme il 2 ottobre.
Nello scontro con Riccardo “Cuor di Leone”, alla guida della terza crociata, fu sconfitto ad Arsūf e siglò il trattato di pace il 2 settembre 1192. Pochi mesi dopo, il 4 marzo 1193, Salāh al-Dīn si spense nella sua amata Damasco.
Questa monografia si compone di un profilo biografico e della traduzione dall’arabo della Cronaca di Salāh al-Dīn tratta dal Wafayāt al-a'yān di Ibn Khallikān (m. 1282), proposta per la prima volta in lingua italiana.
Roberto Celestre è ricercatore indipendente laureato in Lingua e Letteratura Araba con indirizzo storico all’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ha trascorso due anni al Cairo svolgendo corsi di specializzazione di storia islamica medievale in lingua araba alla Cairo University e ha frequentato le università di Ayn Shams (Cairo, Egitto) e Muhammad V (Rabat, Marocco). L’ambito di ricerca è la storia islamica medievale, con particolare attenzione alla storiografia araba contemporanea delle crociate e alla manualistica militare nell’Islam medievale. Relatore di Islamistica alla Facoltà Teologica “S. Bonaventura” (Roma) nel 2016, è socio dell’Istituto per l’Oriente “Carlo Alfonso Nallino” e di MESA (Middle East Studies Association).

lunedì 16 settembre 2024

La biblioteca di Alfonso d’Aragona e Ippolita Maria Sforza, duchi di Calabria

La biblioteca di Alfonso d’Aragona e Ippolita Maria Sforza, duchi di Calabria
di Lucio Oriani
Federico II University Press, 2024
ISBN: 978-88-6887-235-9

Il volume ricostruisce per la prima volta la biblioteca che Alfonso d’Aragona e Ippolita Maria Sforza, duchi di Calabria, allestirono in Castel Capuano a Napoli nella seconda metà del secolo XV. Costituita da due collezioni indipendenti, riunite da Alfonso dopo la morte di Ippolita Maria, questa raccolta si caratterizzò come biblioteca principesca. Essa fu, infatti, composta principalmente da manoscritti di lusso, confezionati e miniati in varie città, e risentì fortemente dei valori umanistici e delle ambizioni culturali e politiche dei suoi possessori. Al termine della sua esistenza, segnato dalla caduta della dinastia aragonese e dalla dispersione dei beni a essa appartenuti, questa biblioteca giunse a contare più di centocinquanta unità e a configurarsi, dunque, come una delle principali raccolte private sorte sul suolo della Penisola italica nel Rinascimento.
Lucio Oriani è uno storico dell’arte medievale, addottoratosi all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Si è, inoltre, specializzato in Archivistica alla Scuola Vaticana di Paleografia e in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico alla Scuola di alta formazione “Alberto Varvaro”. Il suo principale interesse scientifico è costituito dallo studio della produzione artistica nella Napoli Aragonese.

domenica 15 settembre 2024

Dall’Archivio del papa

Dall’Archivio del papa
Documenti dal medioevo all’età contemporanea
di Sergio Pagano
pp. 376; € 32,99 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254695791

Sono molte ormai le pubblicazioni che trattano dell’Archivio Segreto (poi Apostolico) Vaticano, dei suoi fondi, di particolari documenti, di singolari eventi o di figure storiche in essi riflesse.

Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio dal 1997, percorre però in questo libro una via diversa. Vagliando tra l’immenso patrimonio di carte custodito da secoli, ha scelto 40 scritti che spaziano dall’alto medioevo fino alla metà del Novecento, secondo un’ottica particolare, fra inedito e curioso, presentandoci, ad esempio, documenti massonici inconsueti, o che ci parlano di episodi singolari come il disseppellimento medievale di una scomunicata, i “mutandoni” aggiunti ai putti di S. Pietro, la “spada” messa inaspettatamente al servizio di Pio IX da Garibaldi, o i calcoli necessari per sostenere i costi di un funerale papale e di un conclave.
L’autore ha voluto aprire le «porte di ambiti e ambienti religiosi solitamente chiuse (monasteri, conventi, curie, tribunali, ecc.) e scorgervi sprazzi di vita vissuta, in molti casi taciuti nel tempo». 
Sergio Pagano è prefetto dell’Archivio Apostolico Vaticano, direttore della Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica, autore di diversi saggi di storia della Chiesa, della Curia Romana e del papato. Ha edito, fra l’altro, gli atti vaticani del processo di Galileo Galilei (2009). È recentemente stata pubblicata la sua intervista con Massimo Franco, Secretum (Solferino 2024).

sabato 14 settembre 2024

Il Dante di Petrarca

Il Dante di Petrarca
Atti del Convegno internazionale di Arezzo, 4-6 novembre 2021
A cura di: Marco Capriotti, Natascia Tonelli, Alessia Valenti 
pp. 330; € 32,00
Editrice Antenore, 2024
ISBN: 978-88-8455-736-0

Il Dante di Petrarca raccoglie gli atti del Convegno internazionale (Arezzo, 4-5-6 novembre 2021) organizzato dall’Accademia Petrarca di Arezzo, dall’Università di Siena, dall’Università per Stranieri di Siena e dal Comitato Siena per Dante in occasione del Centenario dantesco. Fissando capisaldi e traiettorie di ricerca in un settore di studi particolarmente complesso e frastagliato, il volume intende fare il punto sul rapporto tra Dante e Petrarca da una prospettiva che non separi la produzione volgare e quella latina dell’uno e dell’altro autore. I contributi raccolti spaziano dalla dimensione filologica ed ecdotica a quella più ampiamente linguistica, metrica e retorica, indagando l’intertestualità e l’interdiscorsività delle opere delle due corone e la questione del valore attribuito da Petrarca all’opera e alla figura di Dante.
Marco Capriotti si è laureato presso la Sapienza Università di Roma e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filologia e critica presso l’Università di Siena, in co-tutela con Sorbonne Université (Paris IV).
Natascia Tonelli insegna Letteratura italiana all’Università degli Studi di Siena. È stata presidente dell’Associazione degli Italianisti, sezione didattica, dal 2007 al 2014. Fa parte del direttivo ADI e del Consiglio scientifico dell’Ente Nazionale Boccaccio. Le sue ricerche si sono prevalentemente rivolte, sia dal punto di vista degli aspetti metrico-linguistici sia da quello dei nessi fra cultura e produzione lirica, alla letteratura dei primi secoli, con libri e saggi su Cavalcanti, Dante, Petrarca, Boccaccio e la lirica latina del Quattrocento. Tra le sue pubblicazioni più recenti, Per queste orme (Pisa, 2016), Leggere il Canzoniere (Bologna, 2017).
Alessia Valenti è dottoranda in Filologia e Critica all’Università degli Studi di Siena in cotutela con l’Université Paris 3-Sorbonne Nouvelle.

venerdì 13 settembre 2024

Costretti a confessare

Costretti a confessare
Un colpo di stato a Bologna nel Rinascimento
di Daniele Labanti
Prefazione di Tommaso Duranti
pp. 191; € 22,00
Pendragon, 2024
ISBN: 978-88-3364-734-0

Cercando tra i tesori custoditi nell’Archivio di Stato di Bologna, è stata recentemente fatta una scoperta di grande interesse, che cambia le attuali convinzioni relative all’assassinio di Annibale Bentivoglio, signore di Bologna, avvenuto il 24 giugno 1445 al termine di una funzione religiosa tenuta nella cattedrale di San Pietro. Le coltellate che lo uccisero furono di Bettozzo Canetoli, uno dei capi di una famiglia rivale che, secondo quanto ci è stato raccontato finora, sarebbe stata invidiosa della popolarità dei Bentivoglio. Il “libro delle confessioni” relative a quella congiura, un documento decifrato dopo una lunga e accurata ricerca e qui trascritto integralmente, rivela invece una realtà profondamente diversa: contro Annibale venne organizzato un vero colpo di stato, orchestrato dal duca di Milano Filippo Maria Visconti e da papa Eugenio IV. Per quest’azione essi si servirono delle masse popolari del quartiere di Porta Stiera guidate da alcune famiglie dell’oligarchia bolognese e solo la pronta reazione militare dei loro alleati riuscì a tenere i Bentivoglio al vertice della città. Grazie a queste pagine è quindi possibile ribaltare l’interpretazione storica degli avvenimenti, permettendo la ricostruzione di un quadro più ampio e complesso di quanto finora creduto.
Daniele Labanti è caporedattore al «Corriere della Sera» per le cronache locali di Bologna, del Trentino-Alto Adige e del Veneto: si occupa di cultura e sport. Laureato in Scienze storiche all’Università di Bologna, è socio della Deputazione di Storia patria per le Province di Romagna.
Tommaso Duranti è Professore associato all’Università di Bologna dal 2019, il suo ambito di studio e di insegnamento è la storia del medioevo.

giovedì 12 settembre 2024

L'Airone e il Basilisco

L'Airone e il Basilisco
di Maria Grazia Corradi
pp. 284; € 15,00
Nemapress Edizioni, 2024
EAN: 9788876293245

M.G. Marion Corradi ci immerge nell’epoca del Medioevo, dando vita ad una vicenda che unisce sapientemente la grande storia con la piccola storia, personaggi famosi cari a tutti noi, che si intrecciano con i destini di persone non vere, ma rese verosimili dalla bravura della scrittrice. L’amanuense Primo dovrà miniare il testo della “Commedia” di Dante per farne dono al Papa in Avignone e l’erudito Zaccaria dovrà tradurre in latino il diario di viaggio del veneziano Marco Polo dono per l’abate di Bobbio. È il 1317 quando Pietro, un giovane converso dell’abbazia genovese di Monte Peraldo, per svolgere questi incarichi delicatissimi, guida i due confratelli a Bobbio e Sarzana. […] Tra litanie latine e scongiuri della povera gente, Pietro, nato dalla fantasia della scrittrice, conclude il suo viaggio a Genova superando tutte le prove e noi con lui. (a firma di Neria De Giovanni)

mercoledì 11 settembre 2024

Viaggiare nel Medioevo

Viaggiare nel Medioevo
In cammino con pellegrini,cavalieri e strane creature
di Anthony Bale
pp. XVIII-414; € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Hoepli, 2024
EAN: 9788836010332

Un caleidoscopico viaggio nel mondo medievale. Un libro che, come nei Racconti di Canterbury, ci restituisce l'immaginifico e il prosaico del viaggio al tempo del Medioevo, con gli occhi di pellegrini, commercianti, spie e santi, da ovest a est, passando per Costantinopoli, Gerusalemme, Etiopia e Cina. Dagli animati bazar di Tabriz alla misteriosa isola di Caldihe, dove si diceva che le pecore crescessero sugli alberi, dalla Via della Seta alle escursioni per le strade di Istanbul e Gerusalemme, Anthony Bale fa rivivere il Medioevo, invitando il lettore a esplorare un mondo costellato di miracoli, meraviglie e luoghi un tempo famosi e oggi dimenticati. Come una vera guida turistica, il libro offre anche consigli su frasi utili, dove alloggiare e mangiare, e su come evitare briganti, malattie e altri pericoli della strada. Servendosi di cronache dell'epoca mai tradotte prima e provenienti dai luoghi più disparati, tra cui Turchia, Islanda, Armenia, Indonesia, Nord Africa e Russia, "Viaggiare nel Medioevo" è una sorta di atlante vivente che rende indistinti i confini tra luoghi reali e immaginari e offre al lettore uno spaccato vivido e indimenticabile del mondo medievale.
Anthony Bale è professore di Medieval Studies alla Birkbeck University di Londra, ospite di programmi radiotelevisivi sulla BBC.

martedì 10 settembre 2024

Gesù e la polemica ebraica

Gesù e la polemica ebraica
Un’antologia (secoli XII-XIV)
di Miriam Benfatto
pp. 120; € 14,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026869

I contributi più significativi della tradizione ebraica su Gesù nel periodo medievale si trovano soprattutto nella letteratura polemica ebraica anticristiana. La sua figura viene essenzialmente delineata attraverso le riflessioni su due questioni chiave: il suo rapporto con la legge mosaica e la sua divinità. Nel volume, le immagini di Gesù che si possono rintracciare in questa produzione letteraria emergono da passi selezionati di sette testi riprodotti in ebraico con relativa traduzione italiana, che coprono diverse aree geografiche e attraversano un arco cronologico che va dal XII al XIV secolo. Gli autori della letteratura polemica ebraica anticristiana, pur focalizzandosi innanzitutto sull’aspetto polemico e apologetico, si sono inevitabilmente confrontati con tematiche di natura storica. Il loro interesse per la figura di Gesù si inserisce spesso in un contesto più ampio di difesa del giudaismo dagli attacchi conversionistici. Tuttavia, è innegabile che alcune delle questioni da loro sollevate coincidano talvolta con quelle ancora dibattute dagli storici contemporanei riguardo alla figura storica di Gesù.
Miriam Benfatto è assegnista di ricerca nel Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. I suoi studi si concentrano sulle relazioni ebraico-cristiane, sulla letteratura polemica dell’età moderna e sulla storiografia riguardante la ricerca del Gesù storico. Oltre a numerosi contributi in rivista ha pubblicato Gesù frainteso. La polemica ebraica anticristiana nel Sefer hizzuq emunah di Yishaq ben Avraham Troqi (c. 1533-1594) (Viella, 2022).

lunedì 9 settembre 2024

L’Apostata tra realtà e leggenda

L’Apostata tra realtà e leggenda
Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano
di Stefano Conti
pp. 206; € 21,00
Affinità elettive, 2024
ISBN: 978-88-7326-559-7

Giuliano, prima di essere un imperatore, fu un filosofo e, prima di essere un filosofo, fu, soprattutto, un uomo. Un uomo e uno scrittore, vissuto alla fine dell’impero romano, che nel Medioevo viene trasformato in un mostro infernale; un filosofo tollerante che, dagli autori di tutta Europa, viene additato come un feroce persecutore di cristiani; un imperatore che ha cercato di riformare un paganesimo di stampo neoplatonico e di opporsi alla Chiesa e, proprio per questo, è passato alla storia con un solo epiteto dispregiativo: l’Apostata. Autori italiani, inglesi, francesi, tedeschi si sono occupati per secoli di lui, ma quanto c’è nei loro racconti del vero Giuliano? Quanto di quello amato, dai pochi, pagani? E quanto di quello odiato, dai molti, cristiani? Molti episodi, non storicamente comprovati, furono inventati dagli storici tardo antichi, per poi ingigantirsi in quelli medievali, che spesso aggiunsero particolari negativi non presenti nelle fonti originarie e che nulla hanno a che vedere con la vicenda terrena dell’imperatore filosofo.

Giuliano diventa una sorta di Faust ante litteram, che stringe un patto col diavolo per giungere al regno e, una volta al comando, cerca in ogni modo di contrastare l’avanzata del cristianesimo: un crudele tiranno che massacra cristiani innocenti. Una figura storica reale, che tentò di preservare la tradizione religiosa romana, diviene nel Medioevo europeo l’Anticristo: un essere diabolico capace delle peggiori crudeltà, scelto dalle forze del male per portare caos nel mondo.
Stefano Conti Professore universitario di storia, ricercatore in filosofia, ha pubblicato importanti volumi su tematiche a metà tra storia e arte. Con lo scopo di incuriosire e coinvolgere il grande pubblico, ha poi scritto appassionanti romanzi tratti da storie vere. Io sono l’imperatore, il suo romanzo d’esordio, e Seguimi se vuoi, hanno riscosso ampi consensi di pubblico e di critica, ottenendo prestigiosi riconoscimenti e conquistando lettori di ogni età. Ha portato in teatri, scuole e palcoscenici di tutta Italia, un incontro spettacolo, con attori, immagini e filmati. Anche per questo ha ricevuto, dal comune di Milano, una medaglia per meriti culturali e divulgativi. I suoi romanzi sono tradotti in 12 lingue e venduti in più di 60 paesi nel mondo.

domenica 8 settembre 2024

La pazza di Tagliacozzo

La pazza di Tagiacozzo
di Alessandro Cuccuru
pp. 298; € 14,90
Aporema Edzioni, 2024
ISBN: 9791281231146

Non fu solo uno dei punti più estremi della lotta tra guelfi e ghibellini: la Battaglia di Tagliacozzo segnò in modo indelebile il futuro dell’Italia, separando per secoli il destino del meridione da quello del resto del Paese.

Il romanzo ripercorre gli eventi che condussero all’epico scontro, narrando passo dopo passo la spedizione di Corradino di Svevia da un originale punto di vista femminile. È infatti una donna, che vive da diciassette anni in solitudine su un monte sopra l’altopiano dove gli eserciti si fronteggiarono, a raccontare la storia a un giovanissimo Cino da Pistoia, salito lassù a cercarla per conto dell’amico Dante Alighieri.
Zaube nel 1268 era solo una ragazza, finita quasi per caso al seguito del legittimo pretendente al Regno di Sicilia. I suoi ricordi risultano però ancora ben nitidi e ridanno vita a una straordinaria galleria di personaggi storicamente esistiti, i quali - per via delle loro caratteristiche e delle loro spesso imprevedibili azioni – risultano gli attori ideali da mettere in scena, senza bisogno di forzar troppo la mano alla fantasia.
Alessandro Cuccuru Nato in provincia di Varese a pochi chilometri da Castelseprio, il sito archeologico patrimonio dell’UNESCO in cui ha scelto di ambientare i suoi primi tre romanzi, oggi vive al confine tra Lazio e Abruzzo. Terminati gli studi classici, lavora nei settori del commercio e dell'intermediazione, per poi approdare al giornalismo. Collabora con diverse riviste, quotidiani, radio e televisioni ed è corrispondente dell'agenzia di stampa ANSA.

sabato 7 settembre 2024

La drammaturgia occidentale

La drammaturgia occidentale
Scrivere per il teatro dall'antichità a oggi
a cura di Luigi Allegri
pp. 312; € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026630

Per tanto tempo la storiografia italiana sul teatro ha lasciato lo studio della drammaturgia e dei testi teatrali agli storici della letteratura. Ma il teatro è fenomeno complesso, che non può ridursi alla sola analisi letteraria dei testi. Nel volume autorevoli specialisti italiani di discipline del teatro e dello spettacolo ripercorrono la storia della drammaturgia occidentale inserendola nel contesto delle diverse civiltà dello spettacolo, dalla Grecia antica fino ai nostri giorni, confrontando le opere e le poetiche dei drammaturghi con le teorie estetiche, le convenzioni teatrali delle varie epoche, le modalità sempre differenti della realizzazione scenica, le tecniche della recitazione. Sofocle ed Euripide, Plauto e Terenzio, Shakespeare, Molière, Lope de Vega, Goldoni, Ibsen, Cechov, Pirandello, Brecht, fino a Dario Fo, Emma Dante e Jon Fosse, assieme a tutti gli altri che hanno fatto la storia della drammaturgia, sono inquadrati nel loro orizzonte storico e culturale, analizzati nelle opere e nella poetica, con un linguaggio sempre accessibile e lineare.
Luigi Allegri è professore onorario di Discipline dello spettacolo all’Università degli Studi di Parma. Sulla drammaturgia ha pubblicato La drammaturgia da Diderot a Beckett (Laterza, 1993) e Scritture per la scena (Laterza, 2021).

venerdì 6 settembre 2024

Voci sul Purgatorio di Dante

Voci sul Purgatorio di Dante
Una nuova lettura della seconda cantica
A cura di Zygmunt Barański, Maria Antonietta Terzoli
pp. 1128; € 144,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026821

Lettura completa del Purgatorio, organizzata dall'Università di Basilea e dall'Università di Notre Dame, svoltasi in cinque incontri tra il settembre 2022 e il settembre 2023. Le lecturae dei singoli canti (33), firmate da alcuni tra i migliori specialisti di Dante, sono arricchite da un'ampia discussione. Completano il volume cinque lezioni su un tema attinente al Purgatorio, in rapporto anche con altre opere dantesche.
Zygmunt Barański Studioso di Dante, ha insegnato alle Università di Aberdeen, Reading e Cambridge nonché Lingue e letterature romanze all’Università di Notre Dame.
Maria Antonietta Terzoli Già professoressa ordinaria di Letteratura italiana all’Università di Basilea, è autrice di numerosi studi, edizioni e commenti di opere dal Trecento al Novecento (Dante, Foscolo, Leopardi, Ungaretti, Gadda). Ha lavorato su romanzo epistolare, autobiografia, prassi dedicatoria, rapporto testo-immagine (Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso).
 

giovedì 5 settembre 2024

Medioevo Musicale

Medioevo Musicale
pp. XX-249, € 125,00
Sismel. 2024
ISBN: 978-88-9290-342-5
 
"Medioevo musicale", realizzato dalla Sezione Musica Clemente Terni e Matilde Fiorini Aragone della Fondazione Ezio Franceschini, è un efficace strumento di aggiornamento bibliografico che va a colmare un vuoto nell'area specifica della musicologia. Corredato anche da una ricca sezione discografica, il repertorio si propone di offrire, con cadenza periodica, un quadro il più possibile completo degli studi riguardanti la cultura musicale del Medioevo, dal V secolo alla fine del XV. La maggioranza delle schede bibliografiche, che derivano dallo spoglio e dalla lettura diretta di libri, riviste e bollettini, è fornita di una sintesi del contenuto dei titoli segnalati, a garanzia di una consultazione più completa e mirata.

Il repertorio si articola in sei parti.
La Parte Prima contiene le voci riguardanti gli autori e i testi anonimi, la vita musicale delle aree geografiche (regioni e stati) e delle città e istituzioni locali; la storia della musicologia e le metodologie di ricerca.
La Parte Seconda è interamente dedicata alla musica liturgica, monodica e polifonica, nonché alle sue istituzioni e alla sua storia. Nella Parte Terza sono comprese le voci sulla tradizione dei testi; sui generi non liturgici e sulla trattatistica; sulla teoria e l'analisi; sull'iconografia e sugli strumenti musicali; sui rapporti tra la musica e le altre discipline e forme d'arte. Seguono nella Parte Quarta, le opere di consultazione; nella Parte Quinta, le cronache di congressi e i volumi miscellanei; nella Parte Sesta, le incisioni discografiche. Completa l'opera una serie molto articolata di indici: dei manoscritti e delle stampe, dei luoghi, dei nomi e delle cose notevoli, degli studiosi, delle composizioni segnalate nella discografia, dei gruppi musicali, dei direttori e degli esecutori, dei CD-ROM e dei siti internet.

mercoledì 4 settembre 2024

Venezia

Venezia
Una storia di mare e di terra
di Alessandro Marzo Magno
pp. 512; € 16,00
Economica Laterza, 2024
ISBN: 9788858154816

Una Venezia a tutto tondo, quella a cui, con la sua prosa documentata e piacevole, Alessandro Marzo Magno dedica il suo libro.
Matteo Al Kalak, “Avvenire”.
Un’avvincente ricostruzione dei secoli che hanno fatto della Serenissima una protagonista indiscussa della storia politica, militare e culturale dell’Occidente, a partire dai luoghi che ne hanno segnato i momenti più importanti: da Cipro a Corfù, da Aquileia e Grado al Pizzo dei Tre Signori, da Chioggia a Padova, a – naturalmente – piazza San Marco.
Una storia di Venezia di straordinaria originalità. Alessandro Marzo Magno, con il piglio del cronista e il rigore dello storico, riattraversa la storia che ha portato alcune isolette della laguna adriatica a dominare per secoli mezzo Mediterraneo, e non solo.
Alessandro Marzo Magno, veneziano, cronista. Oggi pubblica libri di divulgazione storica.

martedì 3 settembre 2024

Instrumenta Tudertina

Instrumenta Tudertina
Le più antiche carte dell’abbazia di S. Leucio e del monastero di Montesanto di Todi
di Gaia Sofia Saiani
pp. CLXIV-298; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-421-8

Il volume offre l’edizione del corpus documentario degli «Instrumenta Tudertina», ritrovato agli inizi del Novecento presso l’Archivio Apostolico Vaticano da Paul Fridolin Kehr. Costituito da ventisette pergamene e due fascicoli cartacei (testimoni di trentacinque documenti effettivi), il fondo si compone di una nutrita serie di privilegi, esenzioni, donazioni concesse da papi e imperatore a due tra i più importanti e antichi enti sul territorio: S. Leucio, potente abbazia benedettina almeno dal X secolo, poi tra i primi avamposti premonstratensi in Italia; e S. Maria di Montesanto, secondo monastero e convento per una comunità di Povere Dame a Todi (1235). A questi documenti è aggiunta un’ampia appendice, con l’edizione di ulteriori ventisei pezzi d’archivio. Il corpus di documenti così restituito permette ora di gettare un nuovo sguardo sulla storia medievale di Todi, che ne esce arricchita e impreziosita di materiali e dati mai, sin qui, emersi.

lunedì 2 settembre 2024

Brunilde

Brunilde
Regina dei Franchi
di Alberto Magnani
pp. 160; € 14,00
Jaca Book, 2024
EAN: 9788816418578

Un ritratto a tuttotondo di una delle donne più complesse del primo Medioevo, principessa visigota, poi regina dei Franchi per quasi mezzo secolo. Brunilde (o Brunechilde), principessa visigota, sposò il re dei Franchi Sigeberto nel 567. Da quel momento conservò il rango di regina per quasi mezzo secolo, sopravvivendo a intrighi, guerre, congiure di palazzo. Dopo la morte violenta del marito, governò dapprima in nome del figlio, quindi dei nipoti, infine, brevemente, persino del pro-nipote. Si contrappose, drammaticamente, alla cognata Fredegonda, l’eterna nemica. Eliminò senza esitare ogni avversario, compreso il vescovo Desiderio, poi canonizzato, e scacciò dalla Gallia san Colombano. Ma fu anche in corrispondenza con papa Gregorio Magno, collaborando ai suoi progetti di evangelizzazione. La sua opera mirò a creare un regno esteso e potente nel cuore dell’Europa, che raccogliesse l’eredità romana, in una prospettiva il cui punto d’arrivo fu rappresentato dall’Impero di Carlo Magno.