Breve storia dell’amore nella letteratura europea
Dai trovatori a Stendhal
di Roberto Giliucci
pp. 140; € 16,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026746
L’amore felice sembra non avere storia nella letteratura europea. Si tratta di una provocazione, naturalmente, di Denis de Rougemont. Non si vuole dire che non esistano amori felici, ma soltanto raccontare il fallimento dell’amore in testi che vanno dal medioevo all’età di Stendhal: dal canonico amore senza reciprocità del mondo cortese fino a giungere, attraverso i secoli, con le sue variazioni umanistiche, barocche, illuministiche, a situazioni estreme in cui l’amore è divenuto noia. Perché il perturbamento dell’amore, la sua dissoluzione per esaurimento o per sventura tragica sono così cari ai lettori? Addirittura le tragicommedie e le commedie mostrano amori che finiscono male, così come avviene anche nel dramma moderno di Ibsen e Pirandello. Siamo di fronte a una costante di grande rilievo, e il volume ne illustra gli aspetti più clamorosi.
Roberto Giliucci insegna Letteratura italiana contemporanea alla Sapienza Università di Roma. Ha pubblicato, tra l’altro, Tapeinosis. Modernità e sguardo verso il basso (Rubbettino, 2022), Idee sul comico (tab, 2021). Ha tradotto e commentato un’edizione dei Lusiadi di Luís de Camões (Bompiani, 2022).
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