Tra Giotto e Vasari
Saggi di storia dell’arte, 1928-1991
di Ugo Procacci
a cura di Chiara Franceschini
pp. 460; € 38,00 (Acquista online con il 55 di sconto)
Viella, 2024
Ugo Procacci non fu solo il difensore del patrimonio artistico fiorentino e toscano, ma anche il maestro di una storia dell’arte interessata alla “vita” degli artisti e delle opere in tutti i loro aspetti. I sedici saggi qui raccolti, testimonianza del suo ampio spettro di interessi, forniscono alcuni dei migliori esempi delle sue scoperte storico-artistiche e del suo metodo di lavoro tanto vicino alle fonti storiche, quanto alla materialità degli oggetti e dei loro “ambienti”.
Un’autorevole voce del Novecento che ci parla di temi ancor’oggi attuali: dalla vita materiale degli artisti alle condizioni e ai contesti sociali ed economici di produzione, dalle diverse fasi di creazione alla sopravvivenza delle stesse opere nel tempo attraverso cambiamenti di gusto, riquadrature, catastrofi, distruzioni e rinascite.
Un’autorevole voce del Novecento che ci parla di temi ancor’oggi attuali: dalla vita materiale degli artisti alle condizioni e ai contesti sociali ed economici di produzione, dalle diverse fasi di creazione alla sopravvivenza delle stesse opere nel tempo attraverso cambiamenti di gusto, riquadrature, catastrofi, distruzioni e rinascite.
Ugo Procacci (1905-1991) è stata una delle più autorevoli figure di
storico dell’arte e soprintendente del Novecento. Diresse la «Rivista
d’Arte» e pubblicò innumerevoli studi dedicati all’arte fiorentina e
toscana tra il Trecento e il Seicento, continuando a lavorare dopo il
suo pensionamento nel 1970 come docente presso l’Università di Firenze.
Grazie alle sue pionieristiche ricerche contribuì alla riscoperta di
opere dei più grandi maestri, da Giotto, a Masaccio, a Vasari, così come
allo studio di tutto un paesaggio di fatti artistici minori, che fece
riemergere dai depositi dei musei e da fondi archivistici di cui per
primo capì l’importanza per gli studi storico-artistici.
Per il suo ruolo di fondatore del primo moderno laboratorio di restauri
in Italia, gli è stata intitolata nel 2006 la Biblioteca “Ugo Procacci”
dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Chiara Franceschini insegna Storia dell'arte moderna all'Università Ludwig-Maximilian di Monaco.
Dopo gli studi e il Perfezionamento alla Scuola Normale di Pisa, ha
lavorato presso il Warburg Institute di Londra ed è stata docente di
Medieval and Renaissance Studies presso l'University College di Londra.
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