venerdì 28 febbraio 2025

Francesco davanti al Crocifisso: lo sguardo delle immagini

Francesco davanti al Crocifisso: lo sguardo delle immagini
di Adelaide Ricci
pp. 126; € 22,00
Edizioni Biblioteca Francescana, 2024
ISBN: 9788879624633
 
L’apparizione di Cristo in croce e l’incontro con il Crocifisso a S. Damiano sono due tra gli episodi evidenziati da san Bonaventura come tappe del cammino che conduce Francesco d’Assisi all’esperienza delle stigmate alla Verna. Si tratta dei momenti peculiari in cui il santo ci viene presentato di fronte al Crocifisso: un faccia a faccia intensissimo, raccontato in modo tale che è difficile scindere la visione cristica dall’oggetto croce.

In che modo questi passaggi cruciali sono presentati, o meglio, raccontati dalle scene miniate di alcuni tra i manoscritti illustrati della Legenda maior bonaventuriana? L’indagine conduce fra immagini cronologicamente prossime, che nondimeno intessono sugli episodi narrati uno sguardo per nulla omogeneo.
Così è possibile comprendere che. per la dinamica narrativa medievale, le immagini non erano un mero corredo al testo, ma una diversa voce entro la tessitura del racconto.
Adelaide Ricci Medievista, insegna presso il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona). Ha pubblicato studi su pauperes ed enti assistenziali nel medioevo, su temi di storia urbana e di toponomastica. Indaga la tradizione agiografica e il ‘meraviglioso’ medievale, con attenzione particolare a immagini e immaginario. Nella sua ultima monografia (Apparuit effigies. Dentro il racconto delle stigmate, Milano 2021) ha proposto una nuova lettura delle fonti francescane, testuali e figurative, che trasmettono il racconto della stigmatizzazione di Francesco d’Assisi.

giovedì 27 febbraio 2025

L’illuminismo perduto

L’illuminismo perduto
L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano
di S. Frederick Starr
Traduzione di Luigi Giacone
pp. XXVI - 678; € 31,00
Piccola Biblioteca Einaudi, 2024
ISBN: 9788806264598
 
In questo ampio saggio, S. Frederick Starr racconta la storia affascinante e in gran parte sconosciuta dell’illuminismo medievale nella Grande Asia centrale, una vasta area che oggi si estende dal Kazakistan all’Afghanistan e dalla parte piú orientale dell’Iran fino allo Xinjiang, in Cina. Qui, in città dall’architettura meravigliosa e dalle sorprendenti soluzioni urbanistiche, vissero grandissimi poeti, filosofi, scienziati e intellettuali appartenenti a popolazioni persiane e turche e dediti ai piú svariati campi del sapere. Fu infatti nell’Asia centrale che tra il 750 e il 1150 si diede un nome all’algebra, si calcolò il diametro della Terra con una precisione senza precedenti, si scrissero alcune delle piú belle poesie del mondo e libri che avrebbero contribuito a definire la medicina europea. Raramente nella storia vi fu una simile concentrazione spaziale e temporale di saperi. Non c’è da stupirsi che ciò poté influenzare in modo decisivo la cultura europea dai tempi di Tommaso d’Aquino fino alla Rivoluzione scientifica, ed esercitare un medesimo, profondo impatto in India e in gran parte del mondo asiatico.
S. Frederick Starr è presidente e fondatore del Central Asia-Caucasus Institute & Silk Road Studies Program, un centro di ricerca e studi politici associato con la School of Advanced International Studies (SAIS) della Johns Hopkins University e l'Institute for Security & Development Policy di Stoccolma. È stato inoltre presidente dell'Oberlin College e dell'Aspen Institute; ha iniziato la sua carriera di archeologo con una campagna di scavi a Gordio, in Turchia, e lavorando alla mappatura della Via Reale di Persia.

mercoledì 26 febbraio 2025

Per una filologia integrata dei testi e delle immagini

Per una filologia integrata dei testi e delle immagini
Prospettive genealogiche ed ermeneutiche
a cura di Corrado Bologna e Alessandra Forte
pp. 500; € 60,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254697368
 
Questa copertina è abitata dal monaco Rufillus, che trasforma una “R” maiuscola nel proprio atelier di illuminator, dove dispone i colori, i coltellini, i pennelli; in un altro codice lo stesso Rufillus si rappresenta come scriba, con la cannula della penna e un rasoio fra le mani. L’identità di forme grafiche e di soggetti iconografici permette di ricondurre la duplice fatica a un Individuo che ebbe un nome, un corpo, un’anima.

Sotto l’egida allegorica di Rufillus, scrivano e miniaturista, si raccolgono qui gli Atti del primo Convegno organizzato nel settembre 2022, presso la Scuola Normale Superiore, dal centro di Ricerca Interuniversitario «Scritture e Civiltà. Libri e testi nell’Italia medioevale». La questione di fondo a cui hanno risposto gli specialisti di numerose discipline è se sia possibile e opportuno applicare a una tradizione iconografica gli strumenti concettuali e operativi che l’ecdotica ha elaborato per le tradizioni testuali. Filologi, paleografi, storici della miniatura e dell’arte comparano illustrazioni affini, discutono la ricostruibilità di antigrafi miniati perduti, illustrano come realizzare un’edizione critica di disegni, e più in generale riflettono sulla categoria di copia in campo visivo, codicologico e paleografico.
Corrado Bologna è nato a Torino nel 1950, ha studiato nelle Università di Roma e di Ginevra; ha insegnato nelle Università di Ginevra, di Chieti, di Roma "La Sapienza"; è attualmente Prof. Ordinario di Filologia romanza nell´Università di Roma Tre.
Alessandra Forte è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli studi di Bergamo. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alla filologia e all’esegesi dantesca, e ai rapporti tra testo e immagine nel libro illustrato. È autrice di vari saggi di argomento filologico e iconografico e della monografia Copisti di immagini (2023).

martedì 25 febbraio 2025

Autografi dei letterati italiani

Autografi dei letterati italiani
Il Quattrocento, to. II
A cura di: Francesco Bausi, Maurizio Campanelli, Stefano Carrai, Teresa De Robertis, Sebastiano Gentile, James Hankins
pp. X-586; € 78,00
Editrice Antenore, 2025
ISBN: 978-88-8455-735-3
 
Il secondo volume dedicato agli autori del XV secolo nella serie degli Autografi dei letterati italiani è il frutto di nove anni di lavori condotti da un nutrito gruppo di massimi specialisti delle culture e delle scritture del Quattrocento italiano, sia sul versante umanistico, latino e greco, sia su quello volgare. I ventidue autori trattati si stendono su un arco cronologico che va dagli albori alla crisi finale della civiltà letteraria del Quattrocento: Leon Battista Alberti, Ermolao Barbaro, Gasparino Barzizza, Feo Belcari,Bernardino da Siena, Alessandro Braccesi, Poggio Bracciolini, Francesco Filelfo, Guarino Veronese,Costantitino Lascaris, Pomponio Leto, Antonio Manetti, Giannozzo Manetti, Lorenzo de’ Medici, Matteo Palmieri, Niccolò Perotti, Giovanni Pico, Bartolomeo Platina,Alamanno Rinuccini, Girolamo Savonarola, Giorgio Trapezunzio, Vespasiano da Bisticci. Insieme al primo, uscito nel 2013, questo secondo e ultimo volume sul Quattrocento offre un’immagine eccezionalmente ricca di un secolo straordinariamente complesso, e contiene schede che, per quantità e qualità, si possono considerare autentiche monografie, destinate a divenire punti di riferimento di ogni futura ricerca.

lunedì 24 febbraio 2025

Sacro e profano

Sacro e profano
Uno studio comparativo degli scritti arabi ed ebraici nel Medioevo
di Abdallah Tarabieh
pp. 184; € 79,90
Edizioni Sapienza, 2025
ISBN: 9786208618179
 
Il libro si concentra su specifici poeti musulmani ed ebrei, rappresentativi del periodo, poeti che facevano riferimento all'astinenza (الزهديات), al Fato e all'amore di Dio. Discutere la poesia secolare separatamente dalla poesia sacra richiede una chiarificazione generale. La poesia ebraica antica è divisa in due tipi: uno è la poesia secolare e l'altro è sacra. La distinzione tra questi due concetti, "secolare" e "sacro", in questo contesto non è netta. Ciò era particolarmente difficile per quanto riguarda la letteratura biblica e del Secondo Tempio, quando la composizione letteraria e in particolare la poesia lirica erano virtualmente interamente sacre, per la maggior parte, sia in termini di contenuto che di uso previsto.

domenica 23 febbraio 2025

Una compilazione francescana della Provincia di Sant’Antonio

Una compilazione francescana della Provincia di Sant’Antonio
Testi, contesto e storia del manoscritto Oxoniense detto Little
di Gaia Sofia Saiani
pp. X-216; € 32,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-423-2
 
Il volume presenta un nuovo studio sotto il profilo archeologico e filologico del ms. The- ol. lat. 23 D, conservato presso la Bodleian Library di Oxford e contenente la così detta ‘Compilazione Little’ (dal nome del suo scopritore Andrew G. Little), uno dei più noti e problematici esempi di raccolta di testi su Francesco d’Assisi e i primordi della comunità dei frati Minori. Dopo avere indagato gli aspetti materiali del codice e la complessa stratificazione dei testi trasmessi, il lavoro si concentra sulla più significativa peculiarità di questo testimone: l’enigmatica doppia trascrizione da parte dello stesso copista degli Actus beati Francisci et sociorum eius. L’edizione sinottica delle pericopi interessate da questa duplicazione, qui resa disponibile per la prima volta, aiuta nell’interpretazione complessiva del confezionamento di questo codex unicus (e unico nel suo genere).
Gaia Sofia Saiani è ricercatrice a tempo determinato presso il Dipartimento di Lettere - Lingue, Letterature e Civiltà Antiche e Moderne dell'Università di Perugia.

sabato 22 febbraio 2025

La Basilica di S. Maria in Cosmedin a Roma

La Basilica di S. Maria in Cosmedin a Roma
di Lia Barelli
con contributi di Chihade Abboud, Michele Asciutti, Ottavio Bucarelli, Sabina Carbonara, Anna Cavallaro, Roberta Flaminio, Alessandra Guiglia, Raffaele Pugliese, Alessandro Taddei
pp. 140: € 15,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254699027
 
La Basilica di S. Maria in Cosmedin a Roma, sorta nell’altomedioevo presso le rive del Tevere nel sito dell’antico Foro Boario, è una delle chiese più note e più importanti della città per la sua complessa stratificazione, che parte almeno dall’età repubblicana, per le sue qualità architettoniche e artistiche, per il senso del sacro che la pervade.

Il volume ripercorre in sintesi l’intera storia della basilica e del suo contesto e guida il lettore nella visita, anche attraverso schede di approfondimento curate da esperti. 
Lia Barelli è professore ordinario di Restauro architettonico presso Sapienza, Università di Roma. Oltre all’attività nel campo del restauro, svolge ricerche e pubblica saggi sull’architettura medievale a Roma, in particolare sulle tecniche costruttive. Noti sono i suoi saggi sul complesso dei Ss. Quattro Coronati, cui ha dedicato molti anni di studio.

venerdì 21 febbraio 2025

Nella mente oscura

Nella mente oscura
L’Inferno di Dante alla luce delle neuroscienze
di Asteria Casadio
pp. 108; € 12,00
Mimesis, 2025
EAN: 9791222314389
 
Perché Dante piace più di Ariosto, pur essendo a lui anteriore? Cosa, a distanza di secoli e secoli, spinge a ripetere le terzine della Commedia più che i versi di un poeta moderno? E, soprattutto, perché la Commedia, in un mondo bombardato da continuità comunicazionale, disinteresse civico e incapacità di un esame consapevole della storia, trova ancora fan accaniti? Il presente lavoro vuole rispondere a tali domande, analizzando i meccanismi utilizzati, inconsapevolmente, da Dante per favorire quella che Gallese, a seguito della scoperta dei neuroni specchio, ha definito simulazione incarnata: il modo in cui il nostro cervello entra fisicamente nei prodotti dell’arte per viverli appieno. Partendo dai passi più celebri dell’Inferno, alla luce delle più moderne scoperte neuroscientifiche, sono prese in esame le tecniche di neurolinguistica con cui Dante è riuscito a fare della Commedia uno dei testi, se non il testo, più vivo e presente tuttora nelle nostre menti.
Asteria Casadio I suoi studi si concentrano per lo più sulla letteratura del primo novecento (in particolare opera e teatro di Roberto Bracco), ma nell’ultimo anno si è occupata  anche di letteratura italiana di età umanistica. Attualmente svolge ricerche sui commenti medioevali a Dante, con particolare attenzione all’Anonimo fiorentino.

giovedì 20 febbraio 2025

La poesia in Veneto tra il toscano e il veneziano 1200-1800

La poesia in Veneto tra il toscano e il veneziano 1200-1800
di Alessandro Cabianca
pp. 468; € 32,00
Clueo, 2025
ISBN: 9788854957756
 
Questa antologia della poesia di area veneta di sette secoli (1200-1800) vuole mettere in luce, oltre ai poeti attivi a Venezia, per i quali non mancano importanti pubblicazioni, gli sviluppi più significativi della poesia di questa area geografica fin dalle più lontane origini legate alla diaspora dei poeti provenzali nelle terre degli Estensi e dei da Romano in Veneto. Evidenzia, in particolare, autori che raramente compaiono nella storia della letteratura italiana pur avendovi contribuito significativamente, oltre ad autori, pur noti o notissimi, come Goldoni o Da Ponte, la cui scrittura poetica è stata trascurata o dimenticata. Ne risulta un panorama ricco e variegato, connesso sia alla grande tradizione poetica italiana sia ai momenti più rilevanti della poesia europea con apporti di indubbia originalità.

Alessandro Cabianca, romanziere, drammaturgo, saggista e poeta, ha pubblicato, oltre a raccolte di poesia, i romanzi Cinquecento (2014) e Uc de Saint Circ. Un trovatore alla corte degli Ezzelini (2023); le tragedie Medea (1998), Clitennestra (2000) e Antigone (2010); il dramma Torquato Tasso (2015); nell’anno 2012 la fiaba in versi I musicanti di Brema, musicata dal M° Matteo Segafreddo con cui ha scritto Armonie d’insieme. Poesia e musica dal mito al ’900 (2009), Armonie contemporanee. Teoria ed estetica di opere d’insieme (2012) e Cromatismi contemporanei. Una terza dimensione poetico-musicale (2018). Ha curato la monografia Matteo Segafreddo. Un compositore tra memoria e innovazione (2024), ha scritto alcuni saggi su importanti poeti del ’900 italiano, dirige le collane di poesia «L’oro dei suoni» e «Fondali». Ha fondato l’Associazione culturale ‘Padova sorprende’ ed è direttore editoriale della omonima rivista e del sito internet.

mercoledì 19 febbraio 2025

Il reimpiego della scultura preziosa medievale in Età moderna

Il reimpiego della scultura preziosa medievale in Età moderna
A cura di Gianluca Ameri
pp. 176; € 22,00
Dario Cimorelli Editore, 2024
ISBN: 9791255612766
 
Il volume, parte della collana Scritti, presenta una raccolta di saggi che hanno per oggetto un fenomeno assai poco studiato: il reimpiego di sculture preziose medievali in Età moderna. Le opere qui indagate, realizzate in materiali pregiati e con tecniche raffinate quali l’oreficeria, la lavorazione delle pietre dure, l’intaglio dell’avorio, appartengono a svariate tipologie (reliquiari e arredi liturgici, cammei, intagli, dittici e trittici, pastorali, microsculture a tutto tondo) e sono testimoni di processi storici complessi. La pubblicazione prosegue la raccolta degli esiti della giornata di studi in onore di Anna Rosa Calderoni Masetti tenutasi nell’ambito di un progetto di ricerca biennale (2021-2023), presentando casi rintracciati in ambito italiano ed europeo, a documentare il largo interesse per i manufatti più preziosi ereditati dai lunghi secoli medievali.
Gianluca Ameri è  Professore Associato in Storia dell'arte medievale all'Università di Genova.

martedì 18 febbraio 2025

Il verso della Commedia: la terzina di Dante

Il verso della Commedia: la terzina di Dante
a cura di Franco Suitner
pp. 154; € 30,00
Le Lettere, 2025
EAN: 9788893665216
 
Il metro del poema di Dante è uno degli aspetti più qualificanti e innovativi della sua opera. Nella sterminata bibliografia sulla “Commedia” questo tema è sempre curiosamente rimasto un po’ appartato rispetto ad altri, forse protetto dalla sua specificità e tecnicità. Vari fra i contributi più rilevanti sull’argomento sono ancora costituiti da studi giustamente famosi ma ormai lontani nel tempo, e comunque meritevoli di approfondimento e rinnovamento. Gli interventi raccolti in queste pagine intendono portare un contributo in questa direzione. Si affrontano problemi di vario ordine: riferimenti allo sviluppo storico del dibattito sul metro di Dante, precisazioni sulla complessa terminologia da lui impiegata, sulla configurazione dell’endecasillabo in rapporto alla tradizione antica, sul posizionamento delle rime nel canto e sul loro influsso sul processo ideativo e compositivo, sui significati simbolici inerenti o attribuiti alla terzina.
Franco Suitner è professore di Letteratura italiana all’Università di Roma Tre, dopo avere insegnato nelle Università di Leida e di Venezia. Si è occupato in particolare di letteratura del medio evo, anche in prospettiva comparata, e di letteratura e teoria della critica moderna. È autore di noti volumi su Dante, Petrarca, la poesia satirica e giocosa, Iacopone da Todi.

lunedì 17 febbraio 2025

Alfonsi regis dicta aut facta memoratu digna

Alfonsi regis dicta aut facta memoratu digna
di Antonio Panormita
a cura di Fulvio Delle Donne
pp. LIX-409; € 74,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-317-3
 
Antonio Beccadelli, detto il Panormita, è il protagonista dello straordinario rinnovamento culturale che ha luogo alla corte di Alfonso il Magnanimo, re della Corona d’Aragona e, dal 1442, di Napoli: i suoi Alfonsi regis dicta aut facta memoratu digna fondano l’Umanesimo “monarchico”. Databili immediatamente a ridosso del 26 agosto 1455, quando il sovrano aragonese promette di compiere una crociata mai realizzata, rispondono all’ondata montante di fervore e timore generata dalla caduta di Costantinopoli. Il 29 maggio 1453 la capitale del millenario impero era crollata sotto l’urto del possente esercito turco di Maometto II: da quel momento si susseguono molteplici invocazioni ad Alfonso, perché accorra in aiuto e difesa dell’Occidente, della sua civiltà e dei suoi valori.

Suddivisi in 4 libri, ciascuno dei circa 230 capitoli è intitolato a una o più virtù possedute da Alfonso, il re sapiente e cristiano per eccellenza, l’autentico erede degli antichi imperatores romani. Con questa edizione si vuole restituire il giusto rilievo a un’opera che ha goduto di un enorme successo attestato dal gran numero di manoscritti e di edizioni a stampa, ma che è stata sistematicamente fraintesa, perché osservata solo nella sua forma esteriore di raccolta aneddotica. Superata la superficie, rivela con pienezza un disegno e un impegno politico-ideologici straordinari. Protagonista solo apparente è il re Alfonso: le sue parole e le sue azioni, in effetti, sono reinventate dal Panormita ed esemplate su quelle dei personaggi delineati nei classici antichi, che proprio in quei decenni erano rinvenuti, riletti o tradotti dal greco. L’opera definisce, così, il profilo di un sovrano non vero, ma verosimile. La sua figura sublimata è il prototipo del principe-filosofo illuminato di impianto senofonteo, la realizzazione del sogno umanistico di un vagheggiato mondo retto dalla virtù e indirizzato al sommo bene.
La presente edizione critica, basata su oltre 60 testimoni rigorosamente classificati, è ampiamente introdotta e doviziosamente contestualizzata nell’impianto ideologico e culturale: minutamente commentata, inquadra ogni dettaglio entro una precisa prospettiva storica e letteraria, evidenziando il riuso consapevole e funzionale dei classici latini e greci. In appendice reca anche il testo del Commentario che già nell’aprile del 1456 Enea Silvio Piccolomini (il futuro papa Pio II) dedicò all’opera del Panormita, a testimonianza del grande rilievo che essa ebbe quando fu pubblicata.
Fulvio Delle Donne è professore ordinario (prima fascia) di Letteratura latina medievale e umanistica (SSD FLMR-01/A, ex L-Fil-Let/08) presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con Abilitazione Scientifica Nazionale come professore ordinario (prima fascia) anche  per Storia Medievale (SSD M-Sto/01). Nella sua ampia produzione scientifica coniuga metodi e interessi filologico-letterari con quelli storici, coprendo un arco cronologico che va dal VI al XVI sec.

domenica 16 febbraio 2025

Seconda mano

Seconda mano
Il valore delle cose fra medioevo ed età moderna
di Giacomo Todeschini
pp. 216; € 20,00
Salerno Editrice, 2025
ISBN: 9788869738449
 
Fra Tre e Cinquecento il commercio di seconda mano diventa un aspetto fondamentale dell’ordine socioeconomico europeo. La gamma dei beni commerciabili si amplia a dismisura: ogni oggetto di cui si possa immaginare un’utilità anche minima viene ad avere un valore e un prezzo quanto mai discutibili e relativi. I protagonisti di questa gestione dell’usato o del nuovo non prodotto da chi lo rivende sono, all’inizio dell’età moderna, considerati figure socialmente ed economicamente ambigue. Che siano rigattieri, artigiani o dettaglianti la loro presenza nel gioco degli scambi, benché sempre più importante e sempre più diffusa, appare inquietante e controversa. Dallo straccio alla reliquia, passando per merci che il mercato ritiene primarie per la vita e la società, il commercio di seconda mano imposta, dalla fine del Medioevo, modalità di definizione del valore e dei prezzi che, in tutta la loro relatività, si affermeranno poi nella società di mercato moderna e contemporanea.
Giacomo Todeschini ha insegnato Storia medievale all’Università di Trieste. Fra i suoi libri si ricordano: Ricchezza francescana. Dalla povertà volontaria alla società di mercato, Bologna 2004; Visibilmente crudeli. Malviventi, persone sospette e gente qualunque dal Medioevo all’età moderna, Bologna 2007; Come Giuda. La gente comune e i giochi dell’economia all’inizio dell’epoca moderna, Bologna 2011; La banca e il ghetto. Una storia italiana, Roma-Bari 2016. Per Carocci editore ha pubblicato: Gli ebrei nell’Italia medievale, 2018; Come l’acqua e il sangue. Le origini medievali del pensiero economico, 2021.

sabato 15 febbraio 2025

Leggere le Scritture nel valdismo medievale e altro ancora

Leggere le Scritture nel valdismo medievale e altro ancora
di Giuseppe Platone
illustrazioni di Max Cambellotti
pp. 92; € 9,00
Claudiana, 2025
ISBN: 9788868984465

Nel secolo di Valdo, il XII, la Bibbia, relegata in ambiente clericale e monastico, era studiata, discussa, interpretata. La conoscenza dei testi sacri uscirà dai chiostri per entrare nelle nascenti università di Parigi, Cambridge, Bologna… un sapere che si allargherà con le traduzioni dei testi biblici in lingua volgare e con la loro diffusione grazie all’invenzione della stampa. I testi biblici erano sempre quelli, cambiavano però le circostanze in cui venivano letti, capiti, usati (o abusati). Anche l’Inquisizione usava la Bibbia per demonizzare le diversità religiose. Tutti si richiamavano alla stessa fonte traendone conclusioni diverse per non dire opposte e conflittuali. Dopo tanti secoli a che punto siamo? L’esperienza biblica e spirituale di Valdo appartiene a un passato lontano che non ha più nulla da insegnarci?
Giuseppe Platone ha studiato teologia a Roma (Facoltà valdese) e Bonn laureandosi con una tesi sull’omiletica di Karl Barth (1972).
È stato pastore nelle Valli Valdesi (Angrogna, 1975-1989), a New York (1987-1988), in Sicilia – dove ha diretto il Servizio cristiano di Riesi (Cl) dal 1990 al 1995. Quindi pastore titolare della chiesa valdese di Torino (1996-2009) e quella di Milano (2009-2017) e ha concluso il suo ministero nella chiesa valdese di Roma in Piazza Cavour (2018).
Come giornalista ha diretto (2003-2010) il settimanale dei valdesi, metodisti e battisti italiani “Riforma”. Attualmente è vicepresidente della Società di Studi valdesi.

venerdì 14 febbraio 2025

Lineamenti di storia dell'arte medievale

Lineamenti di storia dell'arte medievale
(Dall'età tardo-antica al primo Quattrocento)
di Luciano Pappalardo
pp. 114; € 12,00
LED Edizioni Universitarie, 2025
ISBN: 978-88-5513-165-0
 
Ormai da qualche anno, complice l’esplosione di una vera e propria febbre divulgativa, il Medioevo sembra godere di una popolarità mai sperimentata. Tuttavia, nonostante lo spazio crescente nelle abitudini culturali del pubblico italiano, il primo approccio alle testimonianze artistiche di questo periodo continua a rappresentare un problema per centinaia di studenti e appassionati. D’altra parte, come navigare lungo un millennio di trasformazioni? Come far confluire decine di linguaggi così distanti dal nostro immaginario in un sistema coerente e organizzato? Attraverso una ricostruzione sintetica ma rigorosa, priva di retorica e sempre collocata dalla parte del lettore, il testo si ripromette di colmare questa lacuna, fornendo gli strumenti per accedere alla comprensione dell’arte medievale nelle sue linee fondamentali. Il testo si conclude con un breve dizionario di termini tecnici, una bibliografia e – tramite un codice QR – rimanda a un’ampia sitografia che dà accesso, oltre che a vari link di approfondimento, a tutte le immagini citate nel volume.

Luciano Pappalardo (Catania 1994), laureato in Beni culturali e specializzato in Storia dell’arte con il massimo dei voti, ha poi conseguito un Master di II livello in Teoria e metodi della storia dell’arte. Vanta un’esperienza pluriennale nell’ambito dell’insegnamento e della progettazione didattica. Attualmente ricopre incarichi di consulenza e svolge attività di divulgazione.

giovedì 13 febbraio 2025

Teodicea della lotta

Teodicea della lotta
Anselmo d’Aosta e l’origine morale del male naturale
di Luca Vettorello
pp. 287; € 25,00
If Press, 2025
ISBN: 978-88-6788-393-6

Qual è l’origine del male? Di tale dilemma si occupa Anselmo d’Aosta nel De casu diaboli (“La caduta del diavolo”). Il punto di partenza è il diavolo, la personificazione archetipica del male, l’angelo che per la sua ribellione decadde allo stato di demòne: perché decise di compiere la scellerata scelta di opporsi a Dio? Quali furono le motivazioni che diedero origine al primo essere malvagio? E per confronto, quali sono i motivi che animano noi umani quando scegliamo il male? La risposta delineerà un possibile nesso tra il male morale, compiuto deliberatamente da un soggetto, e il male naturale o fisico, apparentemente inspiegabile, che pare inscritto nell’ordine della natura in quanto non direttamente imputabile a nessuno. Emergerà dunque sempre più il ruolo fondamentale della libertà, che è il cuore essenziale di ogni soggetto morale. Ed è così che nasce, infine, l’idea della Teodicea della lotta, dove la completa responsabilità della libertà risiede nelle nostre mani: spetta a noi lottare attivamente contro il male, adempiendo al compito di “coltivare e custodire” il creato che Dio stesso ci ha affidato.

Luca Vettorello. Filosofo, teologo, bioeticista, giornalista. Docente incaricato presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, ha tenuto conferenze su Anselmo: presso il Boston College (2015); al Saint Anselm College (2017); University of Houston (2018); Facoltà Teologica di Fulda (2018); Durham University (2019). Tra le pubblicazioni: L’unum argumentum di Sant’Anselmo. Alla ricerca dell’interpretazione autentica della prova anselmiana dell’esistenza di Dio, ETS, Pisa 2015; For a New Interpretation of Saint Anselm’s Proslogion, in: New Readings of Anselm of Canterbury’s Intellectual Methods, BRILL, Leiden-Boston 2022; Ripensare una metafisica critica, Mimesis 2017; Metafisica e antimetafisica. Gli argomenti ontologici e le sfide dell’ateismo, Mimesis 2018.

mercoledì 12 febbraio 2025

Libro della viltà della conditione humana

Libro della viltà della conditione humana
a cura di Giulio Cura Curà
pp. 222; € 28,00
Ledizioni, 2025
ISBN: 9791256003006
 
Il "Libro della viltà della conditione humana" è un volgarizzamento integrale del De miseria humane conditionis di Lotario dei Conti di Segni, testo ascetico che conobbe grande fortuna nelle letterature del Medioevo. Il Libro si segnala per caratteristiche che ne mostrano la coerenza con tendenze tipiche dei volgarizzamenti del Trecento. Fu realizzato attorno alla metà del secolo XIV da un anonimo autore fiorentino e conservato nel manoscritto 1742 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, assieme a un testo in versi sulla caducità della vita umana. Si pubblica l'opera in edizione critica con studio introduttivo e commento.
Giulio Cura Curà si è laureato in Lettere moderne all’Università di Pavia (1999) e ha conseguito il Dottorato di ricerca all’Università di Torino (2003). I suoi studî riguardano in particolare la letteratura italiana antica (testi ascetici, poesia del Duecento, Percivalle Doria, Bonvesin da la Riva, Brunetto Latini, Dante Alighieri, Jacopo Alighieri, Giovanni Villani) e la letteratura provenzale (trovatori minori del Duecento, Raimon de Cornet, poesia e trattatistica del Trecento, lessico provenzale), con escursioni in altri ambiti linguistici (il Dit de la lampe oitanico, i trovatori catalani). Tra i lavori in corso si segnala l’edizione critica del Dottrinale di Jacopo Alighieri.

martedì 11 febbraio 2025

Re Artù

Re Artù
di Francesco Marzella
pp. 224; € 19,00
Laterza, 2025
ISBN: 9788858155509

Saggio e generoso, sovrano capace di riunire alla sua Tavola Rotonda i cavalieri più valorosi; guerriero (quasi) invincibile con la sua spada Excalibur; uccisore di mostri; una vita dedicata alla ricerca del Santo Graal. Tutti quanti conosciamo a grandi linee la leggenda di re Artù e le sue avventure, ma cosa succede se la prendiamo sul serio e proviamo a raccontarla come la biografia di un uomo realmente esistito? Cosa ci racconta del Medioevo questo grande mito?

A partire dal XII secolo le imprese del glorioso re dei Britanni hanno continuamente ispirato le letterature di tutta Europa, facendo diventare Artù, nell’immaginario collettivo, il sovrano medievale per eccellenza. Dal concepimento in Cornovaglia, favorito dalla magia di Merlino, fino alla sua scomparsa sull’isola di Avalon, lo seguiremo nelle stanze del suo palazzo reale e sui campi di battaglia per meglio comprenderne la statura epica e tragica e cercare così di accostarci al vero mistero che lo avvolge: quello, cioè, dell’immutato fascino della sua leggenda, che ancora oggi non cessa di essere fonte di ispirazione per scrittori e registi. Una fortuna costante, che ha effettivamente consacrato Artù ‘re in eterno’.
Francesco Marzella si occupa di letteratura latina medievale, con particolare interesse per l’agiografia e i testi arturiani. È Honorary Research Associate presso il Department of Anglo-Saxon, Norse and Celtic dell’Università di Cambridge, dove si è dedicato a un progetto sulla letteratura arturiana in latino. Ha curato l’edizione critica della Vita sancti Ædwardi regis et Confessoris di Aelredo di Rievaulx e della sua anonima versificazione, pubblicate nel 2017 nella collana “Corpus Christianorum - Continuatio Mediaevalis”, ed è autore di Excalibur. La spada nella roccia tra mito e storia (2022).

lunedì 10 febbraio 2025

L'isola mondo

L'isola mondo
Breve storia della Sicilia
di Giuseppe Barone
pp. 288; € 20,00
Laterza, 2025
ISBN: 9788858156599

La Sicilia non soltanto è l’isola più grande del Mediterraneo e la più popolata, ma è una delle regioni italiane con la storia più antica, complessa e affascinante. Dal Paleolitico all’arrivo dei greci e dei cartaginesi, dai romani agli arabi, dai normanni fino agli spagnoli, in questo territorio hanno convissuto culture e tradizioni diverse. Questo libro ci farà scoprire una Sicilia liberata da stereotipi e luoghi comuni, terra dall’identità plurale e aperta.

La Sicilia e la sua storia sono condizionate da un lungo elenco di stereotipi. Quello della Sicilia-isola, ovvero la terra chiusa dal mare e quasi ‘sequestrata’ alla civiltà europea, capace soltanto di conservare nei secoli il nocciolo duro di un’antropologia caratterizzata dal codice d’onore. O quello della Sicilia-nazione, rivendicata dai separatisti di ieri e di oggi. Per arrivare a quello più forte della Sicilia terra di mafia, suo tratto fondativo, che spiegherebbe il primato mondiale della criminalità organizzata, dalla presunta setta segreta dei Beati Paoli a oggi. Questa storia della Sicilia è invece un invito a riscoprire i suoi molti e altri volti, spesso dimenticati o trascurati: quello della Sicilia-mondo, luogo aperto di civiltà e di scambi culturali e mercantili; quello della Sicilia urbana, terra antica e moderna di città popolose e socialmente complesse, dalle poleis greche alle ‘metropoli imperfette’ del presente; quello della Sicilia ricca di sapere scientifico coltivato nelle Accademie e nelle Università; quello della Sicilia culla di bellezza, scrigno di ineguagliabile patrimonio di beni artistici, monumentali e paesaggistici. Un libro, dunque, che si propone di riscoprire le profonde radici multiculturali dell’isola e le continue trasformazioni economiche, sociali e ambientali che ne hanno plasmato un’identità ‘plurale’.
Giuseppe Barone è professore emerito di Storia contemporanea presso l’Università di Catania. Dirige la rivista “Archivio Storico per la Sicilia Orientale” ed è presidente dell’IMES Sicilia. Tra le sue pubblicazioni: Mezzogiorno e modernizzazione (Einaudi 1986); Egemonie urbane e potere locale (1882-1913) in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità ad oggi. La Sicilia (Einaudi 1987); L’oro di Busacca (Sellerio 1998); Zolfo. Economia e società nella Sicilia industriale (Bonanno 2002); La sfida globale. Vecchie e nuove potenze dal colonialismo alla “Grande Guerra” 1870-1920 (Bonanno 2010); Gli Iblei nella Grande Guerra (Cliopress 2015). Per Laterza ha curato Storia mondiale della Sicilia (2018) ed è autore di Città in guerra. Sicilia 1820-1821 (2022).

domenica 9 febbraio 2025

Genova medievale

Genova medievale
Guida polisensoriale a luoghi, storia e curiosità
di Tiziano Franzi
pp. 268; € 17,90
Erga, 2024
ISBN: 978-88-3298-536-8

Nei dieci secoli in cui si sviluppò il Medioevo (476-1492) anche Genova subì importanti modificazioni nel territorio, nell'economia, nella cultura, nell'architettura, negli usi e abitudini di vita dei suoi abitanti. Nel "viaggio" proposto in questo libro ognuno di questi aspetti è presentato al lettore con un'analisi divulgativa che si arricchisce delle immagini e dei rimandi polisensoriali, grazie alla App Vesepia, a "finestre" di approfondimento ora testuali, ora iconografiche, ora multimediali. Entrare nella Genova del Medioevo e in tutto il territorio della sua provincia significa conoscere ciò che oggi ne resta come testimonianza: edifici privati, palazzi signorili, castelli, chiese, conventi. Genova fin da allora ebbe un rapporto viscerale e profondo con il suo porto, che svolse un ruolo cruciale nel commercio mediterraneo durante tutto il Medioevo fino ad oggi. I Genovesi, popolo di naviganti, furono importanti scopritori di terre lontane, ben prima dell'avventura di Cristoforo Colombo. Di questo affascinante periodo della vita di Genova il libro approfondisce anche l'offerta museale della città e del territorio, con molte curiosità sulla vita quotidiana del tempo.

sabato 8 febbraio 2025

La narrativa in lingua d’oc

La narrativa in lingua d’oc
Antologia di testi
A cura di Sabrina Galano, Fortunata Latella, Mariateresa Prota, Lidia Tornatore
pp. 300; € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2025
ISBN: 9788829028108

La letteratura occitana medievale è stata fortemente segnata dalla presenza della lirica trobadorica, fenomeno di portata culturale fondamentale nella storia letteraria europea e di statura tale da oscurare, nella produzione o nella trasmissione testuale, gli altri generi. Secondo la fortunata espressione di Alberto Limentani, il corpus non lirico è definito “eccezione narrativa”: conservato in codici unici spesso guasti, afflitto da un frequente anonimato, consta di prodotti numericamente esigui, ma non per questo insignificanti, e tuttavia poco valorizzati dagli studi. Le opere sopravanzate sono in larga misura di ottima qualità, e talune rappresentano, in tutto o in parte, piccoli gioielli nella struttura e nella forma espressiva. Quest’antologia di testi, corredati di traduzioni e note di commento, intende costituire, allora, uno strumento per la conoscenza di alcune delle opere più rappresentative della narrativa occitana, ricadenti nei generi agiografico, epico, romanzesco e del racconto.
Sabrina Galano Insegna Filologia romanza all’Università degli Studi di Salerno.
Fortunata Latella Insegna Filologia romanza all’Università degli Studi di Messina.
Mariateresa Prota È assegnista di ricerca in Filologia romanza all’Università degli Studi di Messina.
Lidia Tornatore È assegnista di ricerca in Filologia romanza all’Università degli Studi di Salerno.

venerdì 7 febbraio 2025

Storia dell’ambiente nel Medioevo

Storia dell’ambiente nel Medioevo
Natura, società, cultura
di Michele Campopiano
pp. 178; € 17,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2025
ISBN: 9788829027965

Nel Medioevo la vita era indissolubilmente legata alla natura, la cui percezione era però in continuo movimento. Piante, animali, corsi d’acqua: tutto l’ambiente era modificato dall’agire degli esseri umani, e a loro volta le trasformazioni della natura influenzavano la vita delle comunità. Il libro indaga questi mutamenti in relazione ai cambiamenti economici e sociali. Analizza come in quel periodo l’idea stessa di natura si sia modificata in relazione alle pratiche di sfruttamento dell’ambiente e alle trasformazioni ecologiche. Riflette sulle categorie culturali che definivano i confini tra l’umano e l’animale e tra il naturale e il soprannaturale. Esplora il modo in cui la cultura medievale rappresentò le interazioni fra società e ambiente e la posizione dell’essere umano nel cosmo.
Michele Campopiano Iinsegna Storia medievale all’Università di Catania. Il suo Writing the Holy Land (Palgrave Macmillan, 2020) ha vinto il Premio San Francesco 2021.

giovedì 6 febbraio 2025

Il libro delle opere divine

Il libro delle opere divine
di Hildegarda di Bingen
pp. 482; € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Mimesis Edizioni, 2025
ISBN: 9791222312446

Scritto tra il 1163 e il 1174, Il libro delle opere divine è la più importante opera profetica che Ildegarda di Bingen ha messo per iscritto. La badessa, affrontando la storia dell’uomo e del mondo da un punto di vista spirituale, ontologico e storico, raccoglie in un disegno complesso, ma unitario, tutto il suo sapere e la sua esperienza. La prima parte del testo esplora le relazioni fisiche e spirituali tra il cosmo e la persona umana: è qui che prende vita la celebre immagine dell’Uomo universale a cavallo delle sfere cosmiche. La seconda parte esamina invece le ricompense per la virtù e le punizioni per il vizio, tracciando una geografia del purgatorio, delle bocche dell’inferno e della strada verso la città celeste.

mercoledì 5 febbraio 2025

Nei castelli e nelle corti

Nei castelli e nelle corti
Musica vocale tra Medioevo e Rinascimento
di Antonio Calvia, Francesco Saggio
pp. X-120; € 15,00
Libreria Musicale Italiana, 2025
ISBN: 9788855432993

La musica è una componente fondamentale della civiltà medievale e rinascimentale e un riferimento strutturale costante per la poesia in volgare. Poeti, musici, cantori, rimatori, intonatori non sono sempre figure distinte, come dimostra il repertorio dei trovatori e dei trovieri fondante per il patrimonio culturale europeo. Nel Trecento emerge, specie in Italia, una nuova dinamica tra poesia e canto polifonico in cui l’autore è in primis il compositore. Con i cambiamenti storici e politici, nel Quattrocento la musica diventa un linguaggio comune a tutta l’Europa che le varie corti impiegano per promuovere il proprio prestigio e la propria ricchezza culturale. Prima dalla Francia e poi dall’Italia un grande repertorio di poesia intonata si diffonde in tutto il continente, grazie anche all’avanzare di una nuova tecnologia, la stampa, che ne permette una circolazione fino a quel momento inaudita. Così il Cinquecento, il secolo del Rinascimento musicale, è il primo della storia ad avere un repertorio musicale condiviso su larga e scala, divenuto parte integrante della vita sociale europea.

martedì 4 febbraio 2025

Dante lirico

Dante lirico
Saggi sulle rime
di Marco Grimaldi
pp. 242; € 18,00
Valsecchi, 2025
EAN: 9788882521103

A partire dagli anni Ottanta del XIII secolo e almeno fino al primo decennio del Trecento, Dante ha scritto in tempi e luoghi diversi circa un centinaio di componimenti lirici: canzoni, canzoni monostrofiche, ballate e sonetti, di cui molti in tenzone, che già a partire dalla fine del Duecento hanno avuto grande fortuna tra lettori e copisti. Questo libro si propone di offrire un quadro generale delle forme, dei generi, dei modelli, della tradizione manoscritta e dei maggiori problemi filologici del corpus lirico dantesco attraverso una serie di analisi dei testi e dei temi più importanti, come le poesie allegoriche, filosofiche e storico-politiche, al fine di mostrare in che modo le rime sono state lette e interpretate nel tempo.
Marco Grimaldi è professore associato di Filologia della letteratura italiana e Filologia dantesca presso il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne della Sapienza, Università di Roma. Si è laureato in Filologia dantesca all’Università Federico II, è stato borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, ha conseguito a Siena il titolo di dottore di ricerca in Filologia romanza e ha lavorato all’Université Paul-Valéry di Montpellier e all’Università degli Studi di Trento. Dirige assieme a Lorenzo Geri il "Centro di studi sulla poesia medievale".

lunedì 3 febbraio 2025

L'Erodoto che guardava i maiali

L'Erodoto che guardava i maiali
e altre storie popolari 1300-1600
di Duccio Balestracci
pp. 256; € 20,00
Laterza, 2025
ISBN: 9788858156506

La Storia racconta il potere: i re, le corti, i papi, le battaglie e i condottieri. E questo racconto serve a giustificare il potere nelle sue scelte, a glorificare il carattere e il carisma dei vincenti. Eppure, nelle pieghe dei ‘secoli bui’, esiste una narrazione diversa, fatta da personaggi minuti e con poca dimestichezza con le lettere. Parroci, artigiani, piccoli commercianti che, vagando da una piazza a una taverna, ci hanno lasciato un diverso racconto dei grandi fatti che hanno vissuto e che spesso li hanno travolti.

A scrivere la Storia e le cronache, di norma, fra Medioevo e prima età Moderna, sono le persone acculturate: grandi ecclesiastici, notai, borghesi istruiti, uomini di lettere. Ma che succede – ‘che Storia è’ – quando a farlo sono un ex guardiano di porci senese del Trecento o uno speziale lunigiano del Quattrocento (entrambi, peraltro, per lungo tempo analfabeti)? O quando a raccontare la Bologna medievale è un muratore o a parlare della Firenze del Quattrocento un vinaio? Come si inserisce il racconto della monaca del Seicento nel coro dei testimoni della Storia della sua epoca, fatto di figure maschili, le sole legittimate a usare la scrittura? Per non dire di quei popolani che la Storia la raccontano cantandola in terzine o, più spesso, in ottava rima per un pubblico e un uditorio che non siedono in solitudine in pensosi studioli, ma ascoltano in una vociante piazza e che, la Storia, vogliono sentirsela cantare come si racconterebbero le imprese di Lancillotto o di Orlando.
Una pattuglia di scrittori ‘non autorizzati’ che si muove nel territorio della storiografia, usando la scrittura alla meglio, esprimendosi in un volgare approssimativo, ma senza condizionamenti. Una Storia tutta da leggere.
Duccio Balestracci è stato professore ordinario di Storia medievale e Civiltà medievali all’Università degli Studi di Siena. Si è occupato di storia delle classi sociali in città e in campagna, degli aspetti della guerra e della festa, di storia della storiografia. Tra le sue più recenti pubblicazioni, per Il Mulino Medioevo e Risorgimento. L’invenzione dell’identità italiana nell’Ottocento (2015), Stato d’assedio. Assedianti e assediati dal Medioevo all’età moderna (2021) e Attraversando l’anno. Natura, stagioni, riti (2023). Per Laterza è autore di: La festa in armi. Giostre, tornei e giochi del Medioevo (2001); Le armi, i cavalli, l’oro. Giovanni Acuto e i condottieri nell’Italia del Trecento (2003, tradotto in giapponese); Terre ignote strana gente. Storie di viaggiatori medievali (2008); La battaglia di Montaperti (2017); Il Palio di Siena. Una festa italiana (2019);Il Duca. Vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro (2022).

domenica 2 febbraio 2025

Omicidio a Lombard Street

Omicidio a Lombard Street
di Amedeo Feniello
pp. 192; € 18,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858154120

Siamo nel 1379, a Londra. È una notte di fine agosto e a Lombard Street, la strada dove vivono i banchieri italiani, c’è un corpo senza vita.

Tutti gli indizi sembrano condurre a una soluzione semplice: un omicidio casuale frutto di una rissa tra balordi. Ma è andata veramente così? Un libro sorprendente, per gli amanti della storia e … dei gialli.
Amedeo Feniello insegna Storia medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Per Laterza ha collaborato alla Storia mondiale dell’Italia (a cura di Andrea Giardina, 2017) e al libro di Paolo Ferri, Il cacciatore di comete. Diario di un’avventura nello spazio profondo (2020) ed è autore, tra l’altro, di Sotto il segno del leone. Storia dell’Italia musulmana (2011), Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (2013), Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (con A. Vanoli, 2018), Storia del mondo. Dall’anno 1000 ai giorni nostri (con F. Canale Cama e L. Mascilli Migliorini, 2019) e I nemici degli Italiani (2020)

sabato 1 febbraio 2025

Da Matelda a Beatrice

Da Matelda a Beatrice
I canti XXVIII e XXXI del Purgatorio
di Enrico Malato
pp. 72; € 14,00
Editrice Antenore, 2025
ISBN: 978-88-8455-742-1

Giunto a un traguardo intermedio fondamentale del suo viaggio salvifico, nel punto in cui, abbandonando definitivamente lo spazio del peccato, tra inferno e purgatorio, si prepara all’ultimo tragitto nel regno della beatitudine, Dante indugiando nel paradiso terrestre, sulla vetta del monte della purificazione, si sofferma a riflettere sul percorso fin qui compiuto, che è anche un modo per chiarire al lettore le ragioni che lo hanno indotto a narrarne la storia e i fini che tale narrazione si propone. Certo, l’ambizione di comporre una grande opera letteraria, dalla quale
potrà derivargli onore e fama, ma non solo. Viene esplicitata la raccomandazione a lui di narrare fedelmente ciò che ha visto, «in pro del mondo che mal vive», che diventa un altro fine essenziale del poema, unitamente a quello, emergente dal contesto, di celebrare la gloria di Beatrice, che si compie con la sua elevazione al ruolo di guida nel percorso fino all’Empireo, sede di Dio e di tutti i beati. Ma nel nuovo contesto imprevedibilmente acquista rilievo un elemento nuovo: riappare Guido Cavalcanti, occultato dietro un personaggio emblematico del suo mondo poetico ‒ la «pasturella» ‒, ideato e portato sulla scena letteraria forse proprio in opposizione a Dante, che Dante recupera e accoglie nella Commedia in un ruolo ambiguo e indefinito nella sua reale identità. Gli ultimi canti del Purgatorio, lo spazio di convergenza e di definitivo chiarimento di questi segnali sparsi nelle prime due cantiche, condotto tuttavia nel consueto modo sfumato, allusivo, anche volutamente sfuggente, se la chiarificazione è diluita in un lungo e complesso tracciato espositivo, con intermezzi che, rendendo meno netto lo scenario, lo rendono meno percettibile, e non è stato infatti còlto dalla esegesi secolare. Se ne offre qui un’anticipazione, distinta dalla presentazione complessiva della cantica, con un accostamento in continuità dei canti XXVIII e XXXI, perché è sembrata utile la proposta di una lettura ravvicinata di due canti cruciali, strettamente collegati nella trasmissione di un messaggio che può sfuggire se trasmesso in quadri particolarmente distanziati.
Enrico Malato, professore emerito di Letteratura italiana nell’Università di Napoli Federico II, filologo, critico letterario e storico della letteratura, è presidente della Commissione scientifica preposta all’Edizione Nazionale dei Commenti danteschi e coordinatore della «Nuova edizione commentata delle Opere di Dante (NECOD)» promossa dal Centro Pio Rajna. Ideatore e direttore di una grande Storia della letteratura italiana (14 voll., 1995-2005), è direttore responsabile dei periodici «Filologia e Critica», «Rivista di Studi Danteschi.