Acque e territorio nel Veneto medievale
A cura di Dario Canzian e Remy Simonetti
A cura di Dario Canzian e Remy Simonetti
pp. 260, € 30,00
Viella, 2012
ISBN: 9788883349591
Tra Padova, Verona, Vicenza e Treviso si distende oggi una grande
pianura segnata da un reticolo fittissimo di insediamenti. Nel Medioevo,
però, accanto alle città e a molti nascenti villaggi, grandi spazi
erano occupati da paludi, boschi, fiumi e fossi. Gli uomini dell’epoca
intervennero vigorosamente in quell’ambiente, nel tentativo non solo di
guadagnare spazio alle colture, ma anche di ordinare il territorio per
agevolare le comunicazioni e gli scambi, difendersi dagli eventi
catastrofici, sfruttare meglio le risorse che l’incolto forniva in
abbondanza, rimarcare i caratteri di un dominio politico. Non sempre ci
riuscirono, e qualche volta i rimedi furono peggiori dei mali. Le
trasformazioni del paesaggio, poi, non furono irreversibili e talvolta
l’acqua e i boschi ripresero le terre faticosamente conquistate. Ma le
tracce di quell’azione restano in parte riconoscibili anche ai giorni
nostri, per quanto cancellate dagli stravolgimenti urbanistici degli
ultimi decenni.
I saggi qui raccolti ricostruiscono a campione quella vicenda, che è
parte di un fenomeno che riguarda tutta l’Europa, e che si presta ad
essere studiato pure sotto il profilo della storia culturale,
dell’antropologia, delle scienze. Per questo si troveranno qui anche
contributi che esulano dai confini della storia medievale veneta, per
fornire di questo tema complesso una visione più sfaccettata.
Indice:
Dario Canzian, Remy Simonetti, Presentazione (p. 7-9)Programma del convegno (p. 11)
Salvatore Ciriacono, Introduzione (p. 13-16)
Dario Canzian, Ambiente naturale e intervento umano tra Sile, Piave e Livenza nei secoli XI-XV (p. 17-39)
Raffaele Roncato, Acque e insediamenti: sinergie sovradistrettuali fra Muson e alto-Sile (secoli XII-XIV) (p. 41-57)
Remy Simonetti, Il delta lagunare del fiume Brenta tra gestione del rischio idraulico e sfruttamento delle risorse naturali (secoli XII-XIV) (p. 59-81)
Francesco Bottaro, L’incolto produttivo: pesca e zone umide tra Adige e Colli Euganei nel XV secolo (p. 83-94)
Fabio Saggioro, Gian Maria Varanini, Insediamento umano, terra e acque nella pianura veronese (IX-XIV secolo): archeologia e fonti scritte (p. 95-113)
Nicola Mancassola, Uomini e acque nella pianura reggiana durante il Medioevo (secoli IX-XIV) (p. 115-132)
Francesco Salvestrini, Tra “civiltà” e “natura”. La presenza del fiume nei contesti urbani, il caso toscano fra Medioevo e prima Età Moderna (p. 133-145)
Riccardo Quinto, Fiumi, mare e laghi moralizzati. Il tema dell’acqua nei repertori di Distinctiones e in alcuni commentari biblici tra XII e XIII secolo (p. 147-163)
Nadia Breda, La domesticazione senza bonifica: una lettura antropologica di una zona umida tra Veneto e Lombardia (p. 165181)
Corinne Beck, Il Groupe d’Histoire des Zones Humides (GHZH) (p. 183-188)
Gionata Tasini, Dissesto idrogeologico e intervento umano nella documentazione d’archivio: i casi di Gorgo (Padova) e di Stabiuzzo (Treviso) (p. 189-227)
Indice dei nomi di persona e di luogo (p. 229-250)
Autori (p. 251-252)
Abstracts (p. 253-257)
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