a cura di Pietro Silanos e Kai-Michael Sprenger
pp. 320, € 28,00
Vita e Pensiero, 2015
ISBN: 9788834330098
La memoria è
uno degli elementi costitutivi per la fondazione dell’identità
individuale e collettiva. Così come accade a livello soggettivo anche la
costruzione del proprio legame con l’altro viene formandosi non solo
mediante l’identificazione di esperienze e attese comuni ma anche
attraverso la definizione e la conservazione di quei ricordi ritenuti
fondanti perché utili per orientarsi nel presente. La
distruzione inflitta dall’imperatore Federico I Barbarossa a Milano
nella primavera del 1162 rappresenta certamente per Milano, per l’Italia
ma anche per la stessa Germania uno di questi ricordi fondanti.
Proiettata di continuo nell’immaginario collettivo, rielaborata dalle
élite culturali come un ‘luogo di memorie’, vale a dire un laboratorio
creativo d’identità, nel corso dei secoli l’immagine della distruzione
della città e del suo autore ha assunto significati sempre diversi,
adeguandosi ai differenti contesti storico-politici e culturali in cui
fu rievocata.
Il volume, che raccoglie gli atti di una
Giornata di Studi organizzata congiuntamente dall’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano e dal Deutsches Historisches Institut di Roma,
ripercorre la storia di questo ‘luogo di memorie’ dal Medioevo sino ai
nostri giorni, mettendo in dialogo i due mondi che furono protagonisti
degli eventi: Milano, l’Italia e il mondo tedesco. Attraverso testi,
monumenti, immagini – i mediatori per eccellenza di questa memoria –
affiora così quanto il passato sia in realtà, per ogni generazione,
sempre nuovo.
Pietro Silanos è
ricercatore di Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È stato borsista
del Centre européen de recherche sur les congrégations et les ordres
religieux di Saint Étienne (2011) e del Deutsches Historisches Institut
di Roma (2012). È autore di una monografia Gerardo Bianchi da Parma († 1302). La biografia di un cardinale-legato duecentesco e
di numerosi articoli e saggi su riviste nazionali, internazionali e
volumi miscellanei, dedicati alla storia del papato e del cardinalato
nei secoli XII e XIII, alla storia delle università medievali e alle
pratiche della comunicazione simbolica.
Kai-Michael Sprenger è
Geschäftsführer dell’Institut für Geschichtliche Landeskunde della
Johannes Gutenberg-Universität di Mainz. Ha svolto attività di ricerca
presso l’Historischen Seminar della medesima università (1995-1996) e di
archivista presso il distretto di Regensburg. Tra il 2010 e il 2013 è
stato Wissenschaftlicher Mitarbeiter presso il Deutsches Historisches
Institut di Roma. È autore di numerosi saggi dedicati alla storia della
Chiesa nel Medioevo, alla storia regionale (Italia, Magonza, Svevia
meridionale), alla storia del libro e della stampa.
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