Soglie del Medioevo
Le grani questioni, i grandi maestri
di Giuseppe Sergi
pp. X-350, € 28,00
Donzelli Editore, 2016
ISBN: 9788868435240
Il medioevo è forse il periodo più frainteso della storia. Su di esso
pesano la vastità degli spazi e la lunga gittata delle periodizzazioni,
come pure le difficoltà interpretative delle fonti: tutti fattori che
spesso espongono al rischio di indebiti schematismi e di forzate
generalizzazioni. Per questi motivi, quella che – per sottrazione – è
definita «l’età di mezzo» ha bisogno più di altre di essere sottoposta a
un insieme di «spiegazioni». In effetti, per addentrarsi nel
medioevo, per poterne dominare i nodi cruciali, occorre saperne varcare
le soglie: ed è a questa vera e propria iniziazione alle grandi
questioni della storia
medievale che qui ci conduce Giuseppe Sergi, uno dei nostri medievisti
più rigorosi e autorevoli. Sulla scorta del richiamo al famoso saggio
Soglie di Gérard Genette, in cui il critico letterario conferisce valore
agli elementi ausiliari dei libri (il «paratesto»), questi magistrali
saggi brevi – nati come prefazioni o postfazioni, e dunque originati
dall’esigenza di introdurre il lettore in un testo o di tracciarne il
bilancio conclusivo – affrontano gli interrogativi aperti da libri e
convegni incontrati o promossi da Sergi nel suo lungo lavoro di ricerca,
mettendo a confronto gli stereotipi delle conoscenze diffuse con i
saperi consolidati della storiografia. Sono così rivisitati i grandi
temi (dallo spazio europeo carolingio al rapporto tra signoria e
feudalesimo, dalle strategie dinastiche ai rapporti patrimoniali,
dall’alimentazione alla riforma ecclesiastica); è analizzato il
contributo fondamentale dei maestri della storiografia più recente (da
Tabacco a Fossier, da Capitani a Fumagalli, da Hobsbawm a Le Goff); sono
studiate le grandi questioni di metodo (il rapporto tra geografia e
intervento umano, la mobilità dei popoli, le strade, i pellegrinaggi, le
reti monastiche); sono inseriti nei loro contesti relazionali i luoghi
(in particolare le abbazie e le certose, con la corrispondenza fra
istanze spirituali del monachesimo e organizzazione materiale della
signoria monastica). Ne scaturisce una utilissima guida di metodo, anche
per il lettore non specialista. Fuori dagli stereotipi, la storia
medievale acquista dimensione e spessore, e assume i connotati di una
vicenda in grado – ancora – di interloquire con il nostro presente.
Giuseppe Sergi, storico dell’Università di Torino, fa parte del
Consiglio scientifico del Centro italiano di studi sull’alto medioevo di
Spoleto e dirige il Bollettino storico bibliografico subalpino. Fra le
sue opere recenti: Dieci secoli di medioevo (con Renato Bordone, Torino
2009), Antidoti all’abuso della storia (Napoli 2010), Gerarchie in
movimento (Spoleto 2013).
Recensioni:
Franco Cardini, l'Avvenire del 2 dicembre 2016.
Alessandro Barile, Il Manifesto del 7 gennaio 2017.
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