Teodolinda. La Longobarda
di Alberto Magnani e Yolanda Godoy
pp. 144, € 14,00
Jaca Book, 2017
ISBN: 978-88-16-41393-1
Teodolinda, regina dei Longobardi, era
gloriosissima già per i suoi contemporanei. Le pagine che le dedica
Paolo Diacono la circondano di un fascino sconosciuto alle altre regine
di quel popolo. A Monza, città cui è particolarmente legata la sua
memoria, poco mancò, in passato, che venisse considerata una santa.
D’altro canto, Teodolinda non fu solo «la regina che convertì i
Longobardi al cattolicesimo» con la collaborazione di papa Gregorio
Magno. Teodolinda era sì cattolica, ma scismatica, tranne, forse, verso
la fine della sua vita; per questo motivo, la sua collaborazione con il
Papa si svolse sostanzialmente sul piano politico. Il carteggio tra lei e
il Pontefice, riportato in appendice, rivela un rapporto estremamente
complesso, legato anche al ruolo della donna nell’antica cultura
germanica. Ma Teodolinda non fu solo questo. Svolse un ruolo politico
attivo, prima a fianco del marito Agilulfo, poi da sola quando, in
qualità di reggente, governò il Regno longobardo per alcuni anni,
dialogando con le maggiori personalità del suo tempo e godendo di
prestigio internazionale.
Alberto Magnani ha svolto attività di ricerca presso l’Università di
Pavia e presso altri enti e istituti storici. Attivo fra Italia e
Spagna, ha curato l’edizione italiana dei testi mediolatini Navigatio
Sancti Brendani (1992), Vita Merlini (1993) e Visio Tnugdali (1996). Con
Jaca Book ha pubblicato Serena. L’ultima romana (2002), Brunilde (2006)
e Giulia Domna (2008).
Yolanda Godoy, già vincitrice del premio
letterario catalano «Mecanoscrit», ha partecipato al programma di
ricerca sulla coscienza linguistica nell’Alto Medioevo presso
l’Università di Barcellona. Attiva fra Italia e Spagna, è impegnata sia
sul fronte pubblicistico che editoriale. Con Jaca Book ha pubblicato
Gosvinta. La regina dei Visigoti (2004).
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