di Piero Zattoni
pp. 294, € 27,00
Il Mulino, 2017
ISBN: 978-8815268013
L'impero Almohade, il cui territorio si estendeva a tutto il Maghreb, da
Tripoli all'Atlantico, e all'ampia parte ancora musulmana della Spagna,
fu nel periodo del suo apogeo il regno più vasto nell'area del
Mediterraneo occidentale. I suoi rapporti con l'Europa latina furono
intensi e complessi: essenzialmente conflittuali quelli con i regni
cristiani della penisola iberica, dove per alcuni decenni gli almohadi
furono in grado di arrestare - e anzi, in certa misura di far
retrocedere - il processo di Reconquista; prevalentemente pacifici,
invece, quelli col regno di Sicilia e con le repubbliche marinare
italiane. Proprio sotto gli Almohadi il commercio nel Maghreb delle
repubbliche marinare conobbe un rapido sviluppo e i mercanti italiani
divennero di casa nei principali porti della regione. Fu anche un
periodo di intensi scambi culturali, durante il quale, grazie a
traduzioni dall'arabo realizzate soprattutto in Spagna, l'Europa assorbì
avidamente gran parte della cultura filosofica e scientifica musulmana.
Caratterizzata da un'ascesa trionfante, seguita da un brillante apogeo e
da un rapido declino, nonostante la sua relativa brevità la parabola
dell'impero Almohade riveste quindi un grande interesse storico, oltre a
rappresentare un esempio quasi paradigmatico, ben documentato da fonti
interne, di un fenomeno che si può considerare tipico del mondo
islamico: la trasformazione di un movimento in origine esclusivamente
religioso in un organismo politico-militare aggressivo e conquistatore.
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