I mercanti catalani e la Corona d'Aragona in Sardegna
Profitti e poteri negli anni della conquista
di Maria Elisa Soldani
pp. 164, € 19,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2017
ISBN: 9788867288069
La faticosa conquista catalanoaragonese della Sardegna, con i risvolti
finanziari ed economico-sociali connessi all’impresa dell’infante
Alfonso d’Aragona, costituisce un tema ormai classico della storiografia
sarda. Quali esiti ebbe l’impresa per le istituzioni e l’economia
isolana e quali per la Corona stessa e per i mercanti che l’avevano
sostenuta?
La Sardegna trecentesca rappresenta un osservatorio ideale per analizzare, attraverso documentazione inedita, due fenomeni tornati all’attenzione degli studiosi: la mobilità sociale e l’impatto della guerra sull’economia.
Mercanti e patroni catalanoaragonesi, insieme ad alcune importanti compagnie fiorentine, sostennero con euforia le prime fasi della conquista allettati dai profitti che potevano venire dall’esportazione di cereali, sale e argento e dal prestigio sociale derivante dall’attribuzione di cariche nell’amministrazione e di rendite feudali, salvo esserne presto delusi. Questo studio traccia la parabola dell’economia sarda trecentesca alla luce della presenza mercantile sull’isola, delineandone il progressivo indebolimento, che coincise con l’abbandono della Sardegna da parte delle maggiori società d’affari dell’epoca.
La Sardegna trecentesca rappresenta un osservatorio ideale per analizzare, attraverso documentazione inedita, due fenomeni tornati all’attenzione degli studiosi: la mobilità sociale e l’impatto della guerra sull’economia.
Mercanti e patroni catalanoaragonesi, insieme ad alcune importanti compagnie fiorentine, sostennero con euforia le prime fasi della conquista allettati dai profitti che potevano venire dall’esportazione di cereali, sale e argento e dal prestigio sociale derivante dall’attribuzione di cariche nell’amministrazione e di rendite feudali, salvo esserne presto delusi. Questo studio traccia la parabola dell’economia sarda trecentesca alla luce della presenza mercantile sull’isola, delineandone il progressivo indebolimento, che coincise con l’abbandono della Sardegna da parte delle maggiori società d’affari dell’epoca.
Maria Elisa Soldani è stata ricercatrice a contratto presso il Consejo
Superior de Investigaciones Científicas di Barcellona e assegnista
dell’Università di Cagliari. Studiosa della civiltà mediterranea
bassomedievale, ha pubblicato, tra gli altri, Uomini d’affari e mercanti toscani nella Barcellona del Quattrocento (CSIC 2011)
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