I confini della lirica
Tempi, luoghi, tradizione della poesia romanza
a cura di Alessio Decaria e Claudio Lagomarsini
pp. X-312, € 48,00
Sismel, 2017
ISBN: 978-88-8450-596-5
A. Decaria, Premessa. «I CONFINI DELLA LIRICA». TEMPI, LUOGHI, TRADIZIONE DELLA POESIA ROMANZA. L. Leonardi, «Quicquid poetantur Ytali sicilianum vocatur»: i confini della lirica italiana del Duecento – N. Tonelli, «In limine»: limitare del testo e sequenze liriche. Il caso di Dante – G. Marrani, «Tutto corro in amoroso affanno»: periplo dell’esperienza lirica di Cino da Pistoia – A. Decaria, I confini della lirica italiana del Trecento – F. Costantini, La tradizione e l’edizione dei testi della lirica trobadorica: riflessioni dalla prassi repertoriale – R. Viel, Sulle tracce di una fonte antica: la diffusione dei primi trovatori – G. Barachini, Nota su alcune sequenze di testi nei canzonieri trobadorici – C. Lagomarsini, «Lai u chant u rotruenge»: Percezione del genere lirico nei romanzi arturiani in prosa (lessico, contesti, tòpoi) – S. Resconi, Canoni, gerarchie, luoghi, tradizioni: le strategie compilative del canzoniere francese M (BNF, fr. 844) – M. Albor Aldea, Variae Lectiones en la tradición manuscrit gallegoportuguesa: ¿divergencias solo textuales? – S. Marcenaro, Dalla tradizione alla storia e viceversa. Nuove ipotesi sull’ultimo periodo della lirica galego-portoghese – I. Proia, Dai trovatori galeghi alla lirica cortese castigliana: percorsi e modalità di una transizione – I. Tomassetti, La scuola poetica castigliana al crocevia fra due epoche: alcuni dati sulle prime generazioni (1360-1450). Indici.
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