Francesco da Assisi
Storia, arte, mito
di Marina Benedetti, Francesco Subini
pp. 376, € 31,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Carocci, 2019
ISBN: 9788843094219
La difficile eredità di una proposta cristiana di non agevole imitazione
nel corso dei secoli trasforma la memoria del Poverello nella dualità
tra frate Francesco in sé e san Francesco per noi. Il volume indaga
alcune modalità con cui la letteratura francescana ha affascinato taluni
ambiti della cultura italiana, e non solo, del XX e XXI secolo in un
processo di metamorfosi caratterizzato da una attrattiva “forza di
contemporaneità” in un contesto assai spesso definito di “analfabetismo
religioso”. Come si spiega questa apparente contraddizione? Il paradosso
viene affrontato in un libro-ponte tra passato e presente attraverso
molteplici sguardi (filosofia, arte, cinema, musica, teatro,
psichiatria, letteratura, devozione, politica e propaganda) muovendo da
un ineludibile punto di partenza: le fonti scritte che hanno trasmesso
l’avventura religiosa – dal medioevo ai nostri giorni – di un uomo
descritto da Tommaso da Celano come «mediocre di statura, piuttosto
piccolo; viso un po’ oblungo e proteso; occhi normali, neri e semplici;
capelli scuri; lingua mite, bruciante e acuta; voce veemente, dolce,
chiara e sonora; barba nera e rada» che, a sua volta, si presenta nei
propri affascinanti scritti.
Marina Benedetti insegna Storia del cristianesimo all'Università degli Studi di Milano.
Si occupa di storia religiosa, soprattutto medievale, di ordini
Mendicanti, di eresie (Io non sono Dio, Milano 2004), di
inquisizione (Inquisitori lombardi del Duecento, Roma 2008), di
conservazione e trasmissione della documentazione medievale in età
moderna (Il «santo bottino», Torino 2007).
Tomaso Subini insegna Storia e critica del cinema all’Università degli Studi di Milano. Si è occupato del cinema di Pier Paolo Pasolini (La necessità di morire, Roma 2008; La ricotta, Torino 2009) e di Roberto Rossellini (La doppia vita di “Francesco giullare di Dio”, Milano 20132). Ha guidato due Programmi di Ricerca di Interesse Nazionale sulla storia culturale del cinema (I cattolici e il cinema in Italia; Il cinema e la questione sessuale in Italia).
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