Il tempo di Dante
di Piermario Vescovo
pp. 160, € 20,00
Salerno Editrice, 2019
ISBN: 978-88-6973-343-7
A partire dalla storia della teoria del modo – confusa
retrospettivamente con la teoria degli stili – che discende da Platone,
queste pagine tornano ad indagare la distinzione tra Dante personaggio e
autore. Le linee della tradizione tardo-antica e medievale vengono così
incrociate a quelle della teoria letteraria moderna, dove i fondamenti
stessi della narratologia possiedono i medesimi punti di partenza,
storicamente determinati.
L’interrogativo principale riguarda se esista – oltre a una
cronologia del viaggio nell’aldilà e a una e cronologia della
composizione o scrittura, questioni da sempre al centro dei commenti
alla Commedia e della critica dantesca in genere – un tempo della
finzione del “canto” o dell’enunciazione, in cui Dante collochi il suo
racconto o i momenti temporalmente distinti del suo racconto, tra le
prime due cantiche e la terza.
Piermario Vescovo insegna Storia del teatro presso l’Università “Ca’ Foscari” Venezia. È
segretario scientifico dei Comitati delle Edizioni Nazionali delle opere
di Carlo Goldoni, di Carlo Gozzi e di Ippolito Nievo, condirettore (con
Pasquale Sabbatino) di «Rivista di letteratura teatrale».
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