Arnaldo da Brescia nelle fonti del secolo XII
di Arsenio Frugoni
pp. 256, € 24,00
Il Mulino, 2021
ISBN: 978-88-15-29268-1
Prima del libro di
Arsenio Frugoni scritto nel 1954, quasi tutto quello che era stato detto
di Arnaldo da Brescia – che non ha lasciato alcuno scritto – era
sbagliato. La grande novità di questo libro, un riconosciuto capolavoro,
è nel metodo. Frugoni si oppone agli sforzi filologico-combinatori
degli storici precedenti che si erano affannati a mescolare le poche
fonti, parziali e lacunose, aggiungendo riempitivi per fare di Arnaldo
un personaggio a tutto tondo. Esamina invece le fonti separatamente,
ciascuna per sé, perché ogni fonte è innanzi tutto testimone di se
stessa. Lette le varie voci «in controluce», diventano importanti le
reticenze e persino i silenzi. Cadono sicurezze e credute verità, ma
Arnaldo è finalmente liberato dalle contraffazioni delle aggiunte
posteriori. In questa nuova edizione - arricchita anche
dall’Introduzione di Jean-Claude Maire Vigueur - tutti i passi in latino
sono stati tradotti, nell’intento di raggiungere una cerchia più ampia
di lettori.
Arsenio Frugoni (1914-1970) ha
insegnato Storia medievale alla Scuola Normale Superiore e alla Sapienza
- Università di Roma. Lasciò quasi ultimata un’edizione con traduzione e
commento delle «Epistole» di Dante, poi pubblicata nel 1979
(Ricciardi). Fra i suoi libri: «Il Giubileo di Bonifacio VIII» (Istituto
Storico Italiano per il Medio Evo, 1950; ristampa Laterza, 1999),
«Celestiniana» (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 1954),
l’edizione della «Vita di Cola di Rienzo» dell’Anonimo Romano (Le
Monnier, 1957). Ripubblicati postumi: «Pellegrini a Roma nel 1300»
(Piemme, 1999), «Storia di un giorno in una città medievale», con Chiara
Frugoni (Laterza, 2016), «Incontri fra Medioevo e Rinascimento»
(Scholé, 2018), «La storia, coscienza di civiltà» (Scholé, 2020),
«Storia della pittura d’Italia» (Morcelliana, 2020) e «Lo storico e il
poeta, quattro saggi su Dante e la Divina Commedia» (Marietti, 2021).
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