Gli Aragonesi di Napoli
Una grande dinastia del Sud nell’Italia delle Signorie
di Giuseppe Caridi
pp. 298, € 19,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino Editore, 2021
ISBN: 9788849864069
Alfonso V Re d’Aragona, detto il Magnanimo, diede origine nel 1442 nel
Regno di Napoli alla nuova dinastia aragonese, che sarebbe rimasta su
quel trono sino alla fine del Quattrocento. Per un lungo periodo, con lo
stesso fondatore e con il suo secondo esponente Ferdinando I,
comunemente chiamato Ferrante – per i suoi natali illegittimi subentrato
al padre solo in quel Regno e divenuto quindi un sovrano nazionale –
gli Aragonesi ricoprirono una posizione preminente nell’ambito dei
Potentati italiani. Con la scomparsa di Ferrante nel 1494 si entrò in
una fase di declino, caratterizzata sul fronte interno
dall’avvicendamento di tre sovrani in un biennio, e a livello
internazionale dall’intenzione di Francia e Spagna di conquistare il
Mezzogiorno d’Italia. Dopo il breve regno del fratello maggiore Alfonso
II e del nipote Ferrandino, fu Federico, secondogenito di Ferrante,
impotente a resistere all’attacco francese e spagnolo, a concludere nel
1501, con l’esilio in Francia, la dinastia.
Giuseppe Caridi è professore ordinario di Storia moderna nell’Università di Messina e insegna inoltre Storia dell’Europa nella Scuola superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria. È Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e Direttore della Rivista Storica Calabrese. Ultime monografie: Carlo III (2014) Carlos III, trad. sp.la (2015); Francesco di Paola (2016); Alfonso il Magnanimo (2019).
Giuseppe Caridi è professore ordinario di Storia moderna nell’Università di Messina e insegna inoltre Storia dell’Europa nella Scuola superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria. È Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e Direttore della Rivista Storica Calabrese. Ultime monografie: Carlo III (2014) Carlos III, trad. sp.la (2015); Francesco di Paola (2016); Alfonso il Magnanimo (2019).
Nessun commento:
Posta un commento