La Costituzione di Ruggero II
di Ortensio Zecchino
pp. 448, € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino, 2023
ISBN: 9788849872712
Intorno al regno fondato da Ruggero II nel Mezzogiorno d’Italia è
cresciuta nei secoli l’attenzione della storiografia, attratta dalla
novità costituita dal marcato centralismo monarchico. Il crescendo
d’interesse, nel primo Novecento, ha raggiunto l’apogeo nelle trattazioni di Erich
Caspar, Evelyn Jamison e Charles Homer Haskins (di quest’ultimo è
l’affermazione: “Non è esagerato definire il regno di Ruggero e dei suoi successori come il primo Stato moderno”). Incoronato nel 1130, Ruggero
II, dopo aver sconfitto gli avversari interni in una lunga campagna
militare, nel 1140, in un’assemblea di feudatari convocata in Ariano,
promulgò solennemente la Costituzione del regno. Considerata uno dei
primi esempi in Europa di legge scritta a valenza generale, dopo secoli
di dominio del diritto consuetudinario, con essa fu affermata la
maiestas regia, come fonte esclusiva d’ogni altro potere, e fu imposto
un unico regime giuridico, che non pretese tuttavia di annullare le
normative particolaristiche proprie delle tante popolazioni del regno,
diverse per etnia, religione e lingua. Nota dalla fine dell’800 con
l’impropria denominazione di ‘Assise’, la Costituzione è pervenuta in
manoscritti postumi privi d’ogni indicazione. Questa incerta tradizione
testuale e la esiguità di altre fonti l’ha avvolta in non poche nebbie
che quest’opera cerca di diradare.
Ortensio Zecchino professore di Storia del diritto medievale e moderno (ha insegnato nelle Università “Carlo Bo” di Urbino, “Federico II” di Napoli, LUMSA di Roma, “Suor Orsola Benincasa” di Napoli (studi attività accademica e scientifica).
Ortensio Zecchino professore di Storia del diritto medievale e moderno (ha insegnato nelle Università “Carlo Bo” di Urbino, “Federico II” di Napoli, LUMSA di Roma, “Suor Orsola Benincasa” di Napoli (studi attività accademica e scientifica).
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