Donne viscontee e sforzesche
Un libro di storie e Storia
di Laura Malinverni
pp. 205; € 12,00
Independently published, 2023
ISBN-13: 979-8869881953
Una raccolta delle vite delle donne gravitanti nell’orbita dei Visconti e degli Sforza, quasi sempre trascurate o fraintese, fra Trecento e Quattrocento. Donne che oggi chiameremmo donne di potere, appartenenti per nascita a famiglie aristocratiche. Donne che furono figlie, sorelle, madri di duchi e di sovrani, in qualche caso si scoprirono imprenditrici, in altri vissero ai margini, come “strie”, streghe, bruciate sul rogo della Vetra a Milano o altrove, o si ritirarono in convento dopo aver subito violenze fisiche e morali, o ancora consigliarono i signori con le loro mistiche visioni. La loro vita pubblica fu più limitata e la loro vita privata meno libera di quanto potremmo pensare, anche se si chiamarono Valentina Visconti, Regina della Scala, Bianca di Savoia, Bianca Maria Visconti, Caterina Sforza, Beatrice d’Este, Isabella d’Aragona, Cecilia Gallerani…
La storia, quella che registra gli avvenimenti in forme organizzate e ufficiali, era di dominio degli uomini. Le donne vi entravano nelle forme private degli episodi quotidiani, in alcuni casi segreti, che pure erano “storie” e, in quanto tali, andavano a determinare e a comporre la storia ufficiale, con i mutamenti di carattere e di scelte dei protagonisti, le alleanze, i tradimenti, gli amori, gli odi, le vendette. Il tutto in un periodo complesso come quello del Medioevo e del Rinascimento, perché, come scrisse una di loro, Bona Sforza: “A questi tempi ne bisogna contra vento navigare…”.
La storia, quella che registra gli avvenimenti in forme organizzate e ufficiali, era di dominio degli uomini. Le donne vi entravano nelle forme private degli episodi quotidiani, in alcuni casi segreti, che pure erano “storie” e, in quanto tali, andavano a determinare e a comporre la storia ufficiale, con i mutamenti di carattere e di scelte dei protagonisti, le alleanze, i tradimenti, gli amori, gli odi, le vendette. Il tutto in un periodo complesso come quello del Medioevo e del Rinascimento, perché, come scrisse una di loro, Bona Sforza: “A questi tempi ne bisogna contra vento navigare…”.
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