Il tempo dei Giudicati
La Sardegna medievale dal X al XV secolo d.C.
di A.A.V.V.
pp. 380; € 79,00
Ilisso Edizini, 2023
ISBN: 978-88-6202-430-3
È il volume conclusivo della collana “Cultura, storia e archeologia della Sardegna”.
Siamo nel pieno periodo medievale sardo, caratterizzato dal formarsi dei quattro Regni autoctoni – i Giudicati. Seguendo l’approccio divulgativo della collana, l’opera fornisce una panoramica dei principali aspetti di questo periodo straordinario per la Sardegna, in cui re e regine, condottieri, diplomatici, legislatori, monaci intrecciano le loro vicende con la Storia.
Sono esaminati gli eventi locali e internazionali legati ai Giudicati e alle Signorie, mettendo in evidenza gli aspetti sociali, economici, culturali e religiosi. Le testimonianze materiali, monumentali, artistiche e documentarie sono utilizzate per raccontare e mettere in luce la vita, la società e l’economia delle genti che vissero in queste realtà medievali autoctone.
Così come i nuraghi, i castelli medievali e le chiese romaniche rappresentano nella coscienza collettiva dei sardi un vessillo identitario, emblema di un periodo nel quale la Sardegna non era soggiogata da nessuna dominazione esterna. Proprio i castelli e i primi nuclei urbani sono dettagliatamente documentati con tavole illustrate ricostruttive e fotografie da drone.
Siamo nel pieno periodo medievale sardo, caratterizzato dal formarsi dei quattro Regni autoctoni – i Giudicati. Seguendo l’approccio divulgativo della collana, l’opera fornisce una panoramica dei principali aspetti di questo periodo straordinario per la Sardegna, in cui re e regine, condottieri, diplomatici, legislatori, monaci intrecciano le loro vicende con la Storia.
Sono esaminati gli eventi locali e internazionali legati ai Giudicati e alle Signorie, mettendo in evidenza gli aspetti sociali, economici, culturali e religiosi. Le testimonianze materiali, monumentali, artistiche e documentarie sono utilizzate per raccontare e mettere in luce la vita, la società e l’economia delle genti che vissero in queste realtà medievali autoctone.
Così come i nuraghi, i castelli medievali e le chiese romaniche rappresentano nella coscienza collettiva dei sardi un vessillo identitario, emblema di un periodo nel quale la Sardegna non era soggiogata da nessuna dominazione esterna. Proprio i castelli e i primi nuclei urbani sono dettagliatamente documentati con tavole illustrate ricostruttive e fotografie da drone.
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