mercoledì 29 aprile 2020

Piemonte medievale

Piemonte medievale
di Simone Caldano
pp. 240, € 14,00
Edizioni del Capricorno, 2020
ISBN: 978-88-7707-455-3

I monumenti medievali del Piemonte costituiscono un patrimonio storico, architettonico e artistico straordinario, spesso rimasto ingiustamente all'ombra di quello di altre più celebrate regioni italiane, e tuttavia meritevole di essere conosciuto, valorizzato, studiato. Questo libro vuole essere una guida per coloro che vogliono andare alla scoperta delle cattedrali, delle grandi abbazie benedettine e cistercensi, dei conventi degli ordini mendicanti, ma anche di quei siti distanti dalle città maggiori, ma non per questo meno importanti, che donano il piacere dell'esplorazione: pievi, cappelle, battisteri, dipendenze dei monasteri più importanti, chiese private e castelli. Ne esce l'immagine di un territorio ricchissimo, sensibile a orizzonti culturali di ampio respiro, complice la posizione di confine, ma anche capace di elaborazioni autonome e destinate a fare scuola. Uno strumento chiaro e divulgativo, ma anche rigoroso e documentato, punteggiato da curiosità che mirano a sfatare la regina delle leggende metropolitane sul Medioevo: quella secondo la quale si tratta di un'epoca monolitica, succube della dimensione religiosa e sempre uguale a se stessa. Di monumento in monumento, questo libro porterà il lettore a incontrare vescovi, canonici, abati, monaci, cardinali, marchesi, conti, duchi, castellani e persone comuni che gli dimostreranno l'esatto contrario.
Simone Caldano (Borgomanero, Novara, 1981) si è laureato in lettere moderne a indirizzo storico-artistico all’Università degli Studi di Pavia e ha conseguito il dottorato in Storia dell’architettura e dell’urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia. Oggi è docente di Storia dell’architettura presso le Università di Firenze e di Ferrara. È autore del volume La basilica di San Giulio d’Orta (Savigliano 2012) e di saggi sull’architettura religiosa in diverse aree del Piemonte tra XI e XV secolo. I suoi interessi di ricerca l’hanno portato anche in Lombardia, in Liguria, in Toscana e in Basilicata.

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