Il fiero pasto
Antropofagie medievali
di Angelica Aurota Montanari
pp. 256, € 22,00
Il Mulino, 2015
ISBN: 978-88-15-25858-8
«andaro dove
misser Jacomo era in prigione,e per forza rupero, e lui tutto el
taglioro in pezi con grande scempio che mai di bestia si facesse,
mangiaro le sue carni»
Cronaca senese del XIV secolo
Il libro propone un itinerario pieno di sorprese fra le
pieghe del Medioevo europeo, portando in luce una corposa messe di casi
che attestano come gli uomini a quell’epoca, in diverse circostanze e
per diverse ragioni, si cibassero di carne umana: non solo in situazioni
di emergenza come le carestie e i lunghi assedi, ma anche come atto di
sfregio nei confronti del nemico o, per converso, come atto di
venerazione e d’amore. Diffuso fu anche l’impiego di resti umani per
confezionare preziosi e richiestissimi medicinali. Non è stupefacente
allora che su queste realtà fiorisse un terrificante immaginario, di cui
pure queste pagine ci raccontano, fatto di sette antropofaghe, mostri
divoratori, cuori mangiati, bambini arrosto, macabri banchetti di
streghe.
Angelica Aurora Montanari ha
conseguito il dottorato all’Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales
di Parigi. Dopo aver collaborato con la UFF-Universidade Federal
Fluminense di Niteroi (Brasile), attualmente lavora al Dipartimento di
Beni culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna.
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