Cani e uomini
Una relazione nella letteratura italiana del Medioevo
di Marco Iuffrida
pp. 112, € 12,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Rubbettino Editore, 2016
ISBN: 9788849848304
Ausilio e compagno della vita quotidiana, il cane è, nello spazio
realistico e immaginario che la letteratura ha ereditato dal passato, il
più fedele complice dell’esistenza terrena dell’uomo. La relazione tra
l’uomo e il cane nella letteratura italiana del Medioevo è una chiave di
lettura esclusiva e unica per comprendere come gli italiani abbiano
concepito il mondo degli animali, e la società, ai tempi di Dante
Alighieri. Nelle varie espressioni di poesia didattica, giullaresca,
realistica e menzognera, ma anche nella forma di racconto di
viaggiatori, da Nord a Sud della penisola scrittori e poeti si fanno
interpreti del desiderio di dipingere in versi e prosa il ruolo del
cane. Sullo sfondo di una quotidianità fatta di caccia, politica, guerra
e amore, attraverso il binomio uomo-cane questo libro torna alle
origini della lingua italiana seguendo le tracce di ciò che la unisce e
la diversifica, valorizzandone l’identità e il suo affascinante
patrimonio di valori.
Marco Iuffrida è dottore
di ricerca in Storia Medievale e specializzato alla Scuola di
Biblioteconomia della Biblioteca Apostolica Vaticana. Studia da anni
l’interazione uomo-animale, partecipando al dibattito e alla ricerca
internazionale. Collabora con varie riviste di carattere storico e oltre
alla Bibliografia degli scritti di Ovidio Capitani (Bononia University Press, Bologna 2008) ha pubblicato contributi in: Il bene comune: forme di governo e gerarchie sociali nel basso Medioevo (CISAM, Spoleto 2012), Animals and otherness in the Middle Ages: perspectives across disciplines (Archaeopress, Oxford 2013), Une bête parmi les hommes: le chien. De la domestication à l’anthropomorphisme (Encrage, Amiens 2015), Fallen animals: an interdisciplinary perspective (c.d.s.).
Nessun commento:
Posta un commento