Medioevo volgare germanico
di Marco Battaglia
pp. 252, € 18,00
Pisa University Press, 2016
ISBN:
9788867416813
La nascita di uno statuto letterario germanico, durante l'Alto Medioevo,
rappresentò una conquista culturale mediata dalla cristianizzazione e
dalle relative necessità liturgiche, dottrinarie ed esegetiche. Poiché
la conversione al Cristianesimo delle numerose etnie germaniche richiese
quasi un millennio, non stupisce che il diverso grado di integrazione
delle élite barbariche nell'universo dottrinario e culturale della
Chiesa - erede di molti valori della cultura greco-romana - si tradusse
in una altrettanto lenta percezione della dignità dei propri volgari in
funzione di lingua scritta, la cui forma richiedeva l'acquisizione di
una coscienza 'alfabetica' e di forme 'scrittorie' locali ancora
inedite. La frammentazione culturale che ne conseguì e la prolungata
assenza di un canone alfabetico univoco per le singole lingue -
unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dalla cultura
latina - si tradusse in risultati letterari tra loro disomogenei in
ciascuna area linguistica. Il monopolio degli studi e della cultura
scritta, esercitato per secoli in Occidente dall'autorità ecclesiastica,
ebbe conseguenze dirette sul piano del contenuto e della relativa
trasmissione. All'interno dei codici manoscritti realizzati per lo più
tra le mura di scriptoria monastici riuscì a filtrare soltanto una
minima parte, opportunamente emendata, del patrimonio tradizionale delle
culture volgari, patrimonio che continuò viceversa a essere tramandato
attraverso i canali impalpabili dell'oralità. Le prime forme di una
tradizione letteraria germanica restarono dunque confinate per lungo
tempo ad ambiti istituzionali - giuridici, notarili e religiosi -, nei
quali i volgari riuscirono inizialmente a far breccia sotto forma di
strumenti interpretativi d'immediata utilità, come le glosse esplicative
di concetti e di lessemi non immediatamente comprensibili. "Medioevo
volgare germanico" cerca di raccogliere e introdurre i principali
documenti e i relativi generi letterari delle singole tradizioni
linguistiche del Medioevo germanico, a partire dalla più antica
traduzione della Bibbia in gotico fino agli esempi più raffinati del
patrimonio letterario poetico e prosastico.
Marco Battaglia è professore di Filologia
Germanica all’Università di Pisa, dopo anni di docenza nelle Università
di Venezia “Ca’ Foscari”, della Basilicata, di Bergamo e di Bologna. I
suoi ambiti di ricerca comprendono la costituzione etno-linguistica dei
Germani e il rapporto tra ‘barbari’ e civiltà classica; la mitologia e
il diritto; l’epica e la civiltà letteraria norrena; la relazione tra i
meccanismi di oralità e scrittura nella formazione della cultura
dell’alto Medioevo europeo. Nel 2010 ha curato l’edizione del volume La tradizione nibelungico-volsungica (ETS, 2010) ed è autore del saggio I Germani. Genesi di una cultura europea (Carocci, 2013).
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