Raimondo Lullo
Opere e vita straordinaria di un grande pensatore medievale
di Sara Muzzi
pp. 80, € 8,00
Edizioni Terra Santa, 2016
ISBN: 978-88-6240-428-0
Raimondo Lullo (1232-1316) è una figura poliedrica, difficile da
cogliere nella sua complessità. Un autore lontano nel tempo ma di
sorprendente attualità, soprattutto nel suo essere “uomo del
Mediterraneo” i cui orizzonti culturali spaziarono dall’una all’altra
delle sue sponde e delle sue civiltà.
Dopo aver riconosciuto e descritto ciò che le religioni del Libro avevano in comune e in cosa differivano, Lullo cercò di realizzare un dialogo basato non sulla loro uguaglianza, ma su una parità che deriva dalla dignità personale delle parti. Sin dal 1294, egli afferma che gli “infedeli” sono uomini come noi. Con pochi mezzi a disposizione (l’eredità culturale condivisa dalle religioni monoteiste e un metodo di sua creazione, dono di Dio e del luogo in cui era vissuto), tenta di promuovere un confronto aperto e disteso con i suoi interlocutori da una posizione chiara e rispettosa della propria identità cristiana e dei valori di cui possono essere portatrici le altre fedi.
L’atteggiamento di rispetto, di cortesia, di dialogo con l’“altro”, che sintetizza ciò che viene oggi denominato “spirito di Assisi”, può essere rinvenuto in molte delle sue opere, frutto del lavoro di un autore che, a 700 anni dalla morte, resta uno di noi nell’età che fu sua.
Dopo aver riconosciuto e descritto ciò che le religioni del Libro avevano in comune e in cosa differivano, Lullo cercò di realizzare un dialogo basato non sulla loro uguaglianza, ma su una parità che deriva dalla dignità personale delle parti. Sin dal 1294, egli afferma che gli “infedeli” sono uomini come noi. Con pochi mezzi a disposizione (l’eredità culturale condivisa dalle religioni monoteiste e un metodo di sua creazione, dono di Dio e del luogo in cui era vissuto), tenta di promuovere un confronto aperto e disteso con i suoi interlocutori da una posizione chiara e rispettosa della propria identità cristiana e dei valori di cui possono essere portatrici le altre fedi.
L’atteggiamento di rispetto, di cortesia, di dialogo con l’“altro”, che sintetizza ciò che viene oggi denominato “spirito di Assisi”, può essere rinvenuto in molte delle sue opere, frutto del lavoro di un autore che, a 700 anni dalla morte, resta uno di noi nell’età che fu sua.
Sara Muzzi è segretaria del Centro Italiano di Lullismo, con sede a Roma
presso la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della
Pontificia Università Antonianum. Le sue pubblicazioni sono segnalate
nella base di dati del Centre de Documentació Ramon Llull
dell’Università di Barcellona. Per alcuni anni ha tenuto, presso
l’Istituto Teologico di Assisi, un corso dedicato allo “Spirito di
Assisi: Raimondo Lullo e il dialogo interreligioso”.
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