Da Dante a Berenson. Sette secoli tra parole e immagini
a cura di Chiara Balbarini, Anna Pegoretti
pp. 288, € 32,00
Angelo LOngo Editore, 2018
ISBN: 978-88-9350-013-5
Il volume, di carattere spiccatamente
interdisciplinare, raccoglie tredici saggi incentrati sull'intreccio
fra parola e immagine. Da prospettive diverse, si indagano tematiche
riguardanti il rapporto tra arti visive e letteratura: dalla potenza
icastica della parola dantesca alla ricchezza esegetica e iconografica
della prima tradizione di commento alla Commedia; dal rapporto che
Leonardo da Vinci - di cui si analizza la poco nota scrittura destrorsa -
intrattenne con l'opera e la figura di Dante, fino alla peculiare
fortuna critica dei disegni di Sandro Botticelli per il poema negli anni
di Bemard Berenson. Oltre l'Alighieri, la prospettiva si allarga per
affrontare il rapporto fra ideazione di immagini e fonti testuali fra
tardo Medioevo e Rinascimento; la pratica mariniana del "ritratto" in
versi; il ruolo che le immagini giocano nella prima Grammatica
illustrata dell'italiano pubblicata nel 1898. Arricchisce il volume un
contributo sulla formazione del giovane Boccaccio. Temi tutti cari a
Lucia Battaglia Ricci, alla quale il volume è offerto.
Anna Pegoretti
è Laureata all’Università di Bologna con una tesi dedicata al paesaggio
nel Purgatorio, ha conseguito il dottorato in Studi
Italianistici all’Università di Pisa con una tesi sul codice Egerton
943, il più antico interamente miniato. Francis A. Yates Fellow al
Warburg Institute e Newton International Fellow per la British Academy -
l’Università di Leeds (UK). È anche research Fellow all’Università di
Warwick (UK), adjunct Professor all’Università di Reading (UK),
ricercatrice all’Università Ca’ Foscari Venezia, docente di Letteratura
italiana a Roma Tre, membro del comitato scientifico del progetto
“Dante’s Florentine Vernacular Culture, 1280-1301” della University of
Notre Dame (USA), e ancora redattrice de “L’Alighieri” e di ”Studi sul
Boccaccio”, e del comitato scientifico della rivista “Documenta”.