La crescita di città e campagna tra espansione urbana e nuove fondazioni (XII - prima metà XIII secolo)
a cura di Federico Cantini
pp. 156, € 30,00
All'Onsegna del Giglio, 2019
ISBN: 9788878148772
Recenti convegni hanno mostrato come dal XII secolo si assista, in
maniera evidente, a una maggiore circolazione di merci, prodotti e
conoscenze tecnologiche all’interno di un mercato sempre più, anche se
forse non completamente, monetizzato, dove aumentano e si diversificano i
soggetti, i punti di partenza e di arrivo degli scambi, in una fase di
generale crescita demografica e ampliamento degli orizzonti commerciali
ad ambiti che tornano mediterranei ed europei.
Le città e i centri rurali toscani parteciparono pienamente a questa fase di intensa crescita. Ma quali declinazioni ebbe questo processo di sviluppo nei diversi ambiti territoriali della regione e in particolare nella sua parte settentrionale? Fu una crescita continua o discontinua, caratterizzata da momenti di stasi e recessione? Quali ne furono le premesse e le conseguenze? Quali le ragioni e gli elementi che accelerarono o rallentarono questi processi? Agirono fenomeni di lunga durata o ebbero un ruolo anche singoli eventi legati a modificazioni improvvise dei quadri ambientali e politici? Furono medesimi i tempi e i ritmi di questa crescita in città e in campagna e nei diversi centri urbani e nelle differenti aree del mondo rurale? Vi fu un rapporto tra sviluppo e conflittualità sociale? La crescita di città e campagna generò azioni di forza tese alla conquista di nuove aree da sfruttare per sostenere quello stesso sviluppo?
In questo volume, che raccoglie gli atti del convegno tenutosi a San Miniato (PI) nel 2016, abbiamo cercato di dare delle risposte a queste domande, creando un’occasione di confronto tra ricerche, per lo più interdisciplinari, che riguardano siti di diverso tipo recentemente indagati o riletti: città, grandi borghi di pianura, terrenuove e castelli. Partendo da questi contesti abbiamo voluto ridiscutere il ritmo e le forme della crescita che caratterizzò i secoli XII e XIII osservandola nella sua declinazione urbanistica (cantieri, tipologie edilizie, materiali da costruzione), economica (produzioni, circolazione e consumo di merci) e nelle modalità di celebrazione e propaganda politica (epigrafia).
Le città e i centri rurali toscani parteciparono pienamente a questa fase di intensa crescita. Ma quali declinazioni ebbe questo processo di sviluppo nei diversi ambiti territoriali della regione e in particolare nella sua parte settentrionale? Fu una crescita continua o discontinua, caratterizzata da momenti di stasi e recessione? Quali ne furono le premesse e le conseguenze? Quali le ragioni e gli elementi che accelerarono o rallentarono questi processi? Agirono fenomeni di lunga durata o ebbero un ruolo anche singoli eventi legati a modificazioni improvvise dei quadri ambientali e politici? Furono medesimi i tempi e i ritmi di questa crescita in città e in campagna e nei diversi centri urbani e nelle differenti aree del mondo rurale? Vi fu un rapporto tra sviluppo e conflittualità sociale? La crescita di città e campagna generò azioni di forza tese alla conquista di nuove aree da sfruttare per sostenere quello stesso sviluppo?
In questo volume, che raccoglie gli atti del convegno tenutosi a San Miniato (PI) nel 2016, abbiamo cercato di dare delle risposte a queste domande, creando un’occasione di confronto tra ricerche, per lo più interdisciplinari, che riguardano siti di diverso tipo recentemente indagati o riletti: città, grandi borghi di pianura, terrenuove e castelli. Partendo da questi contesti abbiamo voluto ridiscutere il ritmo e le forme della crescita che caratterizzò i secoli XII e XIII osservandola nella sua declinazione urbanistica (cantieri, tipologie edilizie, materiali da costruzione), economica (produzioni, circolazione e consumo di merci) e nelle modalità di celebrazione e propaganda politica (epigrafia).
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