Opusculum comicum
di Trollo Malvezzi
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Michela Mele
pp. LXVI-94, € 39,00
pp. LXVI-94, € 39,00
Sismel, 2019
ISBN: 978-88-8450-949-9
l giurista bolognese Troilo Malvezzi compose l’Opusculum comicum, unica opera teatrale della sua produzione letteraria, durante gli anni degli studi universitari. Il testo, trasmesso da un codex unicus,
il Magliabechiano VII 1165 della Biblioteca Nazionale Centrale di
Firenze, è preceduto da un’epistola di dedica all’umanista Poggio
Bracciolini. La pièce presenta una divisione in cinque atti e un
intreccio giocato sulla vicenda d’amore di due giovani, Claudio e
Lavinia, e sulle macchinazioni del servus Furvo, personaggio sul
quale l’autore concentra la sua abilità creativa e la maggior parte
delle possibilità comiche dell’opera. A differenza della produzione
teatrale umanistica dei decenni precedenti, l’Opusculum riprende più da
vicino il teatro dei comici arcaici attraverso la rievocazione –
nell’intreccio, nella struttura e nella lingua – delle atmosfere e del modus scribendi plautini e terenziani. Nonostante le numerose riprese, anche ad verbum, tratte dal teatro romano, non mancano all’interno dell’Opusculum
elementi che esulano dagli schemi della palliata e che sono invece
riconducibili alla tradizione delle farse medievali e alla realtà
contemporanea. Il testo critico della commedia, corredato dalla
traduzione italiana a fronte e dalle note di commento, è preceduto da
un’introduzione che traccia un quadro bio-bibliografico dell’autore,
dall’analisi della struttura, dei contenuti e della lingua dell’opera.
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