Lettura allegorica del Morgante
di Paolo Orvieto
pp. 220, € 21,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-470-0
Il saggio completa altri due studi sul Morgante di Pulci pubblicati da Paolo Orvieto per la Salerno Editrice: Pulci medievale (1978) e la monografia Pulci (2017).
L’attenzione è concentrata soprattutto, ma non solamente, sugli ultimi quattro cantari del Morgante, in cui, per ragioni culturali e esistenziali, Luigi Pulci (1432-1484) cerca, da un lato, di scardinare l’establishment culturale
ficiniano, con la protratta e infamante traduzione allegorica di
Marsilio Ficino, alias Marsilio re saraceno, e l’ulteriore
identificazione del filosofo con il mago Malagigi, colpevole, appunto
come Ficino, di praticare una magia demoniaca. Dall’altro lato Pulci
mette in scena un alter ego, Astarotte, che è ora un coltissimo
teologo cristiano, agostiniano e tomistico, vero restauratore della
genuina fede cattolica contro l’ermetismo pagano di Ficino.
Una compiuta denuncia anche dell’astrolatria ficiniana, per cui
l’influenza astrale determinerebbe ogni accadimento terreno, negando
quindi sia la prescienza divina sia il libero arbitrio dell’uomo. Una
serie di tableaux vivants che non sono piú solo dell’entourage carolingio, ma, insieme, trasferiti di peso dalla palpitante realtà fiorentina.
Allegorie che si estendono a Lorenzo de’ Medici e a Pallante (Piero
figlio di Lorenzo) e Lattanzio (Pulci stesso, che si identifica anche
con Orlando morituro a Roncisvalle); e che, pur d’altro genere,
coinvolgono i primi ventitré cantari: si ribadisce con altri
accertamenti quella tra Morgante e Margutte e Bernardo Bellincioni e
Antonio di Guido, qui reputato anche il possibile autore e falsificatore
dell’Orlando laurenziano.
Infine una revisione delle ipotizzate allegorie “morali” dei primi cantari del Morgante:
nient’affatto edificanti, bensí dissacrazioni, ai limiti della
blasfemia, delle piú diffuse allegorie teriomorfe del cristianesimo.
Paolo Orvieto già professore ordinario all’Università di Firenze, si è occupato, oltre
che di critica letteraria e di letterature comparate, anche del
Rinascimento fiorentino. Per la Salerno Editrice ha pubblicato le
monografie di Pulci (2017) e di Poliziano (2009), oltre a Tutte le opere di Lorenzo de’ Medici (1992) e alle Poesie di Poliziano (2017); ha curato le Opere minori di Pulci (Milano 1986). Esperto anche di letteratura brettone-carolingia, ha pubblicato La Historia di Merlino (Roma 2019) e Le Storie di Rinaldo da Montalbano (ivi, 2019).
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