sabato 15 febbraio 2020

Lettura allegorica del Morgante

Lettura allegorica del Morgante
di Paolo Orvieto
pp. 220, € 21,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-470-0

Il saggio completa altri due studi sul Morgante di Pulci pubblicati da Paolo Orvieto per la Salerno Editrice: Pulci medievale (1978) e la monografia Pulci (2017).
L’attenzione è concentrata soprattutto, ma non solamente, sugli ultimi quattro cantari del Morgante, in cui, per ragioni culturali e esistenziali, Luigi Pulci (1432-1484) cerca, da un lato, di scardinare l’establishment culturale ficiniano, con la protratta e infamante traduzione allegorica di Marsilio Ficino, alias Marsilio re saraceno, e l’ulteriore identificazione del filosofo con il mago Malagigi, colpevole, appunto come Ficino, di praticare una magia demoniaca. Dall’altro lato Pulci mette in scena un alter ego, Astarotte, che è ora un coltissimo teologo cristiano, agostiniano e tomistico, vero restauratore della genuina fede cattolica contro l’ermetismo pagano di Ficino.
Una compiuta denuncia anche dell’astrolatria ficiniana, per cui l’influenza astrale determinerebbe ogni accadimento terreno, negando quindi sia la prescienza divina sia il libero arbitrio dell’uomo. Una serie di tableaux vivants che non sono piú solo dell’entourage carolingio, ma, insieme, trasferiti di peso dalla palpitante realtà fiorentina.
Allegorie che si estendono a Lorenzo de’ Medici e a Pallante (Piero figlio di Lorenzo) e Lattanzio (Pulci stesso, che si identifica anche con Orlando morituro a Roncisvalle); e che, pur d’altro genere, coinvolgono i primi ventitré cantari: si ribadisce con altri accertamenti quella tra Morgante e Margutte e Bernardo Bellincioni e Antonio di Guido, qui reputato anche il possibile autore e falsificatore dell’Orlando laurenziano.
Infine una revisione delle ipotizzate allegorie “morali” dei primi cantari del Morgante: nient’affatto edificanti, bensí dissacrazioni, ai limiti della blasfemia, delle piú diffuse allegorie teriomorfe del cristianesimo.
Paolo Orvieto già professore ordinario all’Università di Firenze, si è occupato, oltre che di critica letteraria e di letterature comparate, anche del Rinascimento fiorentino. Per la Salerno Editrice ha pubblicato le monografie di Pulci (2017) e di Poliziano (2009), oltre a Tutte le opere di Lorenzo de’ Medici (1992) e alle Poesie di Poliziano (2017); ha curato le Opere minori di Pulci (Milano 1986). Esperto anche di letteratura brettone-carolingia, ha pubblicato La Historia di Merlino (Roma 2019) e Le Storie di Rinaldo da Montalbano (ivi, 2019).

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