Venezia prima di Venezia
Mito e fondazione della città lagunare
di Giorgio Ravegnani
pp. 160, € 16,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-529-5
Come è nata Venezia? E quando è cominciato l’insediamento dell’uomo
in laguna? Dove fu posata la prima pietra di fondazione, a Rialto come
vuole la tradizione, oppure a Torcello dove sorge la prima basilica?
È difficile rispondere a queste domande perché realtà e mito si
confondono nei racconti degli storici medievali sulle origini di
Venezia. L’unica cosa veramente certa è che la città nacque bizantina e
tale si mantenne per alcuni secoli. Ma i Veneziani (o “Venetici” come li
chiamavano i Bizantini) elaborarono già nel X secolo una leggenda,
secondo cui la loro città sarebbe stata fondata in «un luogo deserto,
disabitato e paludoso» al tempo dell’invasione di Attila, quando cioè
il re unno devastò la terraferma veneta distruggendo Aquileia e altri
centri minori. Il racconto era destinato a nobilitare l’origine della
città lagunare, facendola derivare da un avvenimento drammatico che
colpiva fortemente l’immaginario collettivo. Ma la realtà era diversa: i
Veneziani non si insediarono in territori deserti e la migrazione ebbe
luogo in un lungo arco di tempo.
Le isole in cui si sarebbe formata Venezia erano infatti abitate già
in epoca romana. Un lento processo avrebbe dunque portato l’arcipelago a
diventare una delle più grandi potenze del Mediterraneo.
Giorgio Ravegnani insegna Storia dell’Italia bizantina all’Università Ca’ Foscari di
Venezia. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo: Andare per l’Italia
bizantina (Bologna 2016); Il traditore di Venezia. Vita di Marino Falier
doge (Roma-Bari 2017); Bisanzio e l’Occidente medievale (Bologna 2019);
L’età di Giustiniano (Roma 2019).
Per la Salerno Editrice ha pubblicato Teodora (2017), ed Ezio (2018).
Per la Salerno Editrice ha pubblicato Teodora (2017), ed Ezio (2018).
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