Bisanzio sulle due sponde del Canale d'Otranto
a cura di Marina Falla Castelfranchi, Manuela De Giorgi
pp. 228, € 35,00
Cisam, 2022
ISBN: 978-88-6809-355-6
La Puglia e il Canale d'Otranto in particolare, che della regione
rappresenta la propaggine più protesa verso l'Oriente, hanno
indubbiamente giocato in passato (anche in quello più recente) un ruolo
di anello di congiunzione fisico e culturale tra le due metà del
Mediterraneo. Ciò si dimostra particolarmente vero per il Medioevo,
epoca in cui i rapporti tra le due sponde del Canale - da cui il titolo
di questo volume - risultano documentali da un fitto intreccio di
relazioni e di scambi che investono la Puglia e i territori dell'opposta
sponda dell'Adriatico, Corfù in primis. Rapporti che si colgono nelle
fonti storiche, nella ricca letteratura in lingua greca di area
salentina, nel culto dei santi e nella produzione artistica ricostruita e
riletta attraverso la produzione miniata, i monumenti e le indagini
archeologiche che restituiscono uno scenario di sinergica interattività
che, a più livelli, traccia un profilo culturalmente e storicamente
dinamico dell'estremo lembo di Puglia, non solo negli anni della
dominazione bizantina, ma ben oltre, come dimostra l'ampio arco
cronologico considerato nei vari contributi (dal IX al XIV secolo). Un
panorama multifocale che per temi trattati e cronologie investigate
aggiunge un ulteriore tassello all'ampia fortuna storiografica della
Puglia e della Terra d'Otranto 'tra Oriente e Occidente', locuzione
talvolta abusata, ma che trova in questa miscellanea il suo elemento
fondante.
Marina Falla Castelfranchi è professoressa di Archeologia e storia
dell’arte paleocristiana e bizantina presso l’Università di Lecce.
Manuela De Giorgi è docente di storia dell’arte medievale all’università
del Salento e delegata del rettore alla valorizzazione del territorio.
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