Gubertino da Novate e i patriarchi d’Aquileia
Protocolli e registri notarili 1328-1358
di Flavia De Vitt
pp. 1687, € 66,00
Isime, 2022
ISBN: 978-88-87948-52-3
Il notaio Gubertino da Novate († 1358) è, fra i cancellieri dei
patriarchi d’Aquileia vissuti nel ‘300, il più famoso. Innanzi tutto per
la durata della sua attività (almeno 30 anni), ma specialmente per il
grande numero dei documenti da lui scritti, giunti fino a noi. Questo
libro ne completa l’edizione, dopo quelli pubblicati da Giulio Silano
(Toronto 1990) e Giordano Brunettin (Udine 2001 e S. Daniele del Friuli
2004). I due volumi del libro di Flavia De Vitt (complessivamente, 1687
pagine) comprendono quasi 1380 documenti, relativi in gran parte
all’attività di tre patriarchi: Pagano della Torre (1319-1332),
Bertrando di Saint-Geniès (1334-1350) e Nicolò di Lussemburgo
(1350-1358). Nei documenti (nell’originale latino, preceduti da
dettagliati riassunti in italiano) si vede l’attività, anche quotidiana,
di questi patriarchi: essi erano vescovi della vastissima diocesi di
Aquileia (che si estendeva su buona parte del Friuli e del Cadore, sulla
Carinzia fino alla Drava, parte della Stiria e tutta la Slovenia),
erano a capo di un principato (la Patria del Friuli) e di una provincia
ecclesiastica che comprendeva quasi 20 diocesi: da Como all’Istria.
I documenti più numerosi risalgono al lungo patriarcato di Bertrando.
Ma già i nomi dei tre presuli ci rimandano ad un contesto
internazionale, cha va da Avignone (allora sede dei papi),
all’imperatore Carlo IV di Lussemburgo. I documenti si possono
suddividere in due gruppi: quelli che riguardano la Chiesa e quelli che
riguardano lo Stato. Fra i primi, per esempio, nella diocesi d’Aquileia
l’erezione di parrocchie, le nomine di pievani, i permessi a preti di
assentarsi dalle loro chiese per frequentare le università e,
relativamente alle diocesi suffraganee, l’attività del tribunale
d’appello. Per quanto riguarda lo Stato, si ricordano le investiture di
feudi all’aristocrazia castellana, il conferimento di gastaldie per
l’amministrazione di piccoli e grandi territori del Friuli (da
Fiumicello alla Carnia) e gli appalti di dazi sulle maggiori vie di
comunicazione. Un mondo rivive dinanzi ai nostri occhi, nella sua
quotidianità religiosa, politica ed economica.
Il libro è completato dagl’indici dei nomi di persona e dei toponimi,
che possono guidare ed orientare la lettura, ma anche indirizzare alla
soddisfazione di ricerche particolari.
Flavia De Vitt laureatasi in Lettere moderne a Trieste, ha conseguito il diploma di
perfezionamento in Storia medievale e moderna a Padova e il dottorato
di ricerca in Storia della società europea a Venezia. Dal 1993 al 2005 è
stata ricercatrice di Storia medievale, e dal 2005 al 2016 professore
associato presso l’Università degli Studi di Udine, dove ha insegnato
Storia medievale, Istituzioni medievali e Storia e cultura dell'Europa.
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