Roma Medievale
Il volto perduto della città
a cura di Marina Righetti e Anna Maria D’Achille
pp. 300, € 48,00
De Luca Editori d'Arte, 2022
ISBN: 978-88-6557-531-4
La pubblicazione copre un arco
temporale che va dal VI al XIV secolo, dal tempo di papa Gregorio Magno
all’indizione del primo Giubileo del 1300, e si sviluppa in 9
principali nuclei tematici che hanno l’obiettivo - grazie alle oltre 160
opere tra mosaici, affreschi e opere mobili, di far luce sull’aspetto
di una città ancora in piccola parte superstite, anche se spesso
nascosta. Il lettore è accompagnato tra le pieghe storiche,
architettoniche e artistiche della Roma medievale, attraverso i suoi
luoghi più iconici, quali basiliche e palazzi, ma anche grazie alla
ricostruzione del contesto ambientale, oggi profondamente modificato,
caratterizzato, per esempio, dal serpeggiante corso del Tevere che, con i
suoi porti e i suoi ponti, era sfondo e teatro della vita e delle
attività urbane. L’immersione nella realtà del Medioevo romano è poi
approfondita prendendo in esame le ricche committenze di papi e
cardinali, l’attività di artisti e botteghe artigiane, che contribuivano
al fascino esercitato dall’Urbe, meta imprescindibile di pellegrinaggio
anche per re e imperatori.
Uno spazio di rilievo è dedicato al rapporto privilegiato tessuto nel
corso dei secoli tra la città e il papato. Il lettore potrà così
conoscere i papi più
rappresentativi dell’epoca, come Gregorio Magno, Leone III, Innocenzo
III e Bonifacio VIII, protagonisti di momenti chiave del Medioevo.
A Roma si installò, già a partire dal II secolo a.C., la comunità
ebraica, la più antica al mondo, che con alterne vicende visse
continuativamente in città, costituendo, soprattutto nel Duecento, un
polo culturale di alto livello, anche per i suoi scambi internazionali.
Roma
poi, per la sua stessa natura di centro di potere, politico, economico e
religioso è sempre stata al centro di un fitto intreccio di culture.
Marina Righetti è professore emerito di Storia dell‘arte medievale presso la Sapienza Università di Roma. Laureata presso la Sapienza, vi ha percorso buona parte della sua carriera accademica, eccettuati gli anni dal 1994 al 1998, quando ha ricoperto la Cattedra dello stesso insegnamento presso l‘Università di Padova. Fa parte del Comité Internationale d’Histoire de l’Art (CIHA) ed è membro del Centro Studi Longobardi. I suoi principali temi di ricerca sono rappresentati dallo studio di Roma tra Due e Trecento, dell‘architettura monastica e mendicante e della scultura duecentesca con particolare riferimento ai trattati medievali sull’ottica.
Anna Maria D'Achille è professore ordinario in Storia dell'Arte Medievale presso
l'Università di Roma “La Sapienza” ed è stata borsista presso
l'Accademia Nazionale di San Luca.
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