Signorelli 500
Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia
a cura di Tom Henry
pp. 192, € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Skira, 2023
ISBN: 885725013
La vita e l'arte di Luca Signorelli nel cinquecentenario della morte dell'artista
Luca Signorelli merita un ruolo di rilievo nella storia della pittura del Rinascimento grazie alle sue grandi qualità di colorista, alla forza scultorea della sua pittura, alle sue doti di grande disegnatore e all’originalità delle sue invenzioni iconografiche, che raggiungono la piena maturità negli ultimi due decenni del Quattrocento. Successivamente, soprattutto negli affreschi per il duomo di Orvieto, l’artista va oltre i suoi contemporanei divenendo un faro per la generazione successiva, in particolare per Raffaello e Michelangelo la cui opera non sarebbe stata la stessa senza l’esempio di Signorelli.
Grazie a un ricco apparato iconografico e a contributi di illustri studiosi, questo volume curato da Tom Henry ripercorre la vicenda artistica di Luca da Cortona in occasione del cinquecentesimo anniversario della sua scomparsa, ricollocandone la figura tra i grandi artisti del suo tempo, anche alla luce degli studi degli ultimi anni.
Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia riunisce eccezionalmente una selezione di opere di altissimo livello qualitativo, provenienti da importanti musei italiani e internazionali e rappresentativi di ogni decennio di attività di Signorelli: dalla ricomposizione parziale della Pala di Matelica, realizzata nel 1504-1505, smembrata e dispersa per il mondo a metà del XVIII secolo, ai due preziosi pannelli con la Nascita e Il miracolo di san Nicola (1508-1510 circa), fino al ricongiungimento della tavola centrale del Polittico della chiesa di Santa Lucia a Montepulciano (raffigurante la Madonna e il Bambino in trono) con la relativa predella, in cui Signorelli mostra tutta la sua vena narrativa. Potere d’immaginazione e invenzione visiva sono qualità riconosciute al grande artista dal Vasari che, oltre che per Filippino Lippi, solo per Signorelli fece esplicito riferimento alla capacità immaginifica in un artista del Quattrocento, ricordando gli affreschi del Duomo di Orvieto. Signorelli, scrive Vasari, è “quella persona, che col fondamento del disegno, e delli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aperse alla maggior parte degli artefici la via all’ultima perfezzione dell’arte”.
Luca Signorelli merita un ruolo di rilievo nella storia della pittura del Rinascimento grazie alle sue grandi qualità di colorista, alla forza scultorea della sua pittura, alle sue doti di grande disegnatore e all’originalità delle sue invenzioni iconografiche, che raggiungono la piena maturità negli ultimi due decenni del Quattrocento. Successivamente, soprattutto negli affreschi per il duomo di Orvieto, l’artista va oltre i suoi contemporanei divenendo un faro per la generazione successiva, in particolare per Raffaello e Michelangelo la cui opera non sarebbe stata la stessa senza l’esempio di Signorelli.
Grazie a un ricco apparato iconografico e a contributi di illustri studiosi, questo volume curato da Tom Henry ripercorre la vicenda artistica di Luca da Cortona in occasione del cinquecentesimo anniversario della sua scomparsa, ricollocandone la figura tra i grandi artisti del suo tempo, anche alla luce degli studi degli ultimi anni.
Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia riunisce eccezionalmente una selezione di opere di altissimo livello qualitativo, provenienti da importanti musei italiani e internazionali e rappresentativi di ogni decennio di attività di Signorelli: dalla ricomposizione parziale della Pala di Matelica, realizzata nel 1504-1505, smembrata e dispersa per il mondo a metà del XVIII secolo, ai due preziosi pannelli con la Nascita e Il miracolo di san Nicola (1508-1510 circa), fino al ricongiungimento della tavola centrale del Polittico della chiesa di Santa Lucia a Montepulciano (raffigurante la Madonna e il Bambino in trono) con la relativa predella, in cui Signorelli mostra tutta la sua vena narrativa. Potere d’immaginazione e invenzione visiva sono qualità riconosciute al grande artista dal Vasari che, oltre che per Filippino Lippi, solo per Signorelli fece esplicito riferimento alla capacità immaginifica in un artista del Quattrocento, ricordando gli affreschi del Duomo di Orvieto. Signorelli, scrive Vasari, è “quella persona, che col fondamento del disegno, e delli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aperse alla maggior parte degli artefici la via all’ultima perfezzione dell’arte”.
Tom Henry è Professore di Storia dell'Arte presso l'Università di Kent, e Direttore del istituto di Kent a Roma.
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