Il libro cristiano nella storia della cultura. Volume II
Dal VI al XVI secolo
di Giuliano Vigini
pp. 192, € 18,00 (acquista online con lo sconto del 15%)
Vita e Pensiero, 2016
ISBN: 9788834328910
Un percorso storico tra i più variegati e
turbolenti; un palcoscenico su cui si avvicendano con alterne sorti
personaggi in gran numero e si svolgono e riavvolgono rotture, passaggi,
capovolgimenti, unificazioni, rinascite: sono i secoli medioevali e della prima età moderna, dal VI al XVI, che questo volume ha come protagonisti. Secondo della serie di tre de Il libro cristiano nella storia della cultura,
esso ha il compito di introdurci nel vivace caleidoscopio della cultura
cristiana del tempo, con il suo ampio ventaglio di nuove realtà e
interessi: dal diffondersi dell’esperienza di vita monastica
alla nascita delle scuole di teologia, dal fiorire dell’arte
dell’illustrazione e decorazione dei codici alla sistematizzazione delle
biblioteche. Per non parlare delle figure eccezionali che nel
corso di questi dieci secoli lasciano impronte incancellabili, primi fra
tutti Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino, Dante Alighieri.
E ancora, la ricostruzione storica di Giuliano Vigini ci conduce con mano ferma a conoscere l’estasi delle mistiche come Ildegarda di Bingen; le riflessioni di Anselmo, la regola di Gregorio Magno e l’itinerario di Bonaventura; le lodi di Iacopone; le opere di direzione spirituale di Teresa d’Avila, Giovanni della Croce, Ignazio di Loyola e Francesco di Sales; l’incessante e preziosa produzione di Bibbie, strumento di diffusione delle Scritture e insieme officina di sperimentazione grafica, testuale, bibliologica…
A legare il tutto, il filo conduttore della crescente importanza del libro cristiano, che esce dai monasteri e dalle comunità religiose e trova spazi sempre più larghi nelle università, diventando così anche veicolo di sapere, libro di testo, strumento di studio. Anche la produzione del libro si modifica: nascono modelli di scrittura personalizzati, il formato delle pagine si standardizza, viene introdotta la carta che abbassa i prezzi e infine arriva la rivoluzione più grande: quella della stampa. Il libro cristiano è pronto per la modernità.
E ancora, la ricostruzione storica di Giuliano Vigini ci conduce con mano ferma a conoscere l’estasi delle mistiche come Ildegarda di Bingen; le riflessioni di Anselmo, la regola di Gregorio Magno e l’itinerario di Bonaventura; le lodi di Iacopone; le opere di direzione spirituale di Teresa d’Avila, Giovanni della Croce, Ignazio di Loyola e Francesco di Sales; l’incessante e preziosa produzione di Bibbie, strumento di diffusione delle Scritture e insieme officina di sperimentazione grafica, testuale, bibliologica…
A legare il tutto, il filo conduttore della crescente importanza del libro cristiano, che esce dai monasteri e dalle comunità religiose e trova spazi sempre più larghi nelle università, diventando così anche veicolo di sapere, libro di testo, strumento di studio. Anche la produzione del libro si modifica: nascono modelli di scrittura personalizzati, il formato delle pagine si standardizza, viene introdotta la carta che abbassa i prezzi e infine arriva la rivoluzione più grande: quella della stampa. Il libro cristiano è pronto per la modernità.
Giuliano Vigini è noto come autore di saggi
sull’editoria (disciplina che insegna all’Università Cattolica di
Milano), ma ha pubblicato anche numerose opere sulla letteratura
cristiana antica, moderna e contemporanea. Si segnalano in particolare i
commenti e i dizionari per la «Bibbia Paoline»; gli scritti di e su
sant’Agostino; le traduzioni di autori francesi del Seicento e
dell’Otto-Novecento; gli studi e le antologie di Benedetto XVI e di
Francesco. Collabora con giornali e riviste, tra cui il «Corriere della
Sera», «Avvenire», «Famiglia cristiana» e «Vita e Pensiero». Il primo
volume di questa serie di tre, Il libro cristiano nella storia della cultura. Volume I: Dal I al VI secolo, è uscito nel 2015.
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