La filosofia in Italia al tempo di Dante
a cura di Carla Casagrande e Gianfranco Fioravanti
pp. 308, € 23,00
Il Mulino, 2016
ISBN: 978-88-15-26516-6
Tra la fine del
Duecento e l’inizio del Trecento la filosofia fece ritorno in Italia
dopo un’eclissi durata più di settecento anni. Decisiva fu l’apertura a
Bologna dei nuovi corsi di logica e filosofia per gli studenti di
medicina. I maestri che vi insegnavano si dichiaravano philosophi e della philosophia
difendevano l’autonomia rispetto alle altre scienze. Il libro racconta
la storia di questa straordinaria e fortunata stagione culturale,
ricostruendo il mondo intellettuale di filosofi, medici, letterati e
predicatori che agivano in un paesaggio cittadino vivace e complesso,
tra aule universitarie, corti signorili e biblioteche conventuali.
Carla Casagrande insegna Storia della
filosofia medievale all’Università di Pavia. Tra i suoi libri
segnaliamo «I sette vizi capitali. Storia dei peccati nel Medioevo» (con
S. Vecchio, Einaudi, 2000) e «Passioni dell’anima. Teorie e usi degli
affetti nella cultura medievale» (con S. Vecchio, SISMEL-Ed. del
Galluzzo, 2015).
Gianfranco Fioravanti ha insegnato
Storia della filosofia medievale all’Università di Pisa. Tra i suoi
libri ricordiamo da ultimo il commento al «Convivio» nell’edizione delle
«Opere» di Dante pubblicato nei Meridiani Mondadori (2014).
Nessun commento:
Posta un commento