Un poeta alla corte dei papi
Bonaiuto da Casentino e Bonifacio VIII
di Marco Petoletti
traduzione dei testi di Angelo Piacentini
pp. 220, € 27,00 (Acquista online con lo sconto del 15%)
Viella, 2016
ISBN: 9788867280933
Nel secolo XIII la curia pontificia accolse molti intellettuali, che
composero poemi d’occasione su committenza di papi e cardinali: in
questo fecondo ambiente culturale svetta Bonaiuto da Casentino,
funzionario di curia che affiancò agli incarichi del proprio ufficio
l’amore per le Muse. La sua produzione poetica, risalente alla fine del
Duecento, comprende testi autobiografici ed elogi riservati a Bonifacio
VIII e alla familia del pontefice (compresi gli epitaffi per
alcuni parenti di papa Caetani).
Poeta dalla fervida vocazione narrativa, Bonaiuto racconta nei suoi
versi la pestilenza a Roma nella torrida estate del 1292, lo sgomento
dei cardinali che ripararono a Rieti, il successivo ritorno nell’Urbe
insanguinata da lotte dopo la morte di Niccolò IV. Dedica inoltre tre
carmi festosi all’elezione e all’incoronazione di Bonifacio VIII.
Affiorano gli aspetti più quotidiani della vita nella corte papale, in
una sequenza per la purga e in un inno per un salasso praticati a
Bonifacio VIII, indirizzati con una lettera al medico del pontefice:
entrambi i componimenti sono corredati da notazione musicale.
I brevi poemi, raccolti nel Diversiloquium, sono qui pubblicati
in edizione critica e per la prima volta tradotti in lingua italiana da
Angelo Piacentini, con note di commento che aiutano a meglio apprezzare
l’ispirazione di Bonaiuto.
Marco Petoletti è professore associato presso il Dipartimento di Studi Medievali, Umanistici e Rinascimentali dell'Università Cattolica di Milano.
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