La mobilità sociale nel Medioevo italiano
2. Stato e istituzioni (secoli XIV-XV)
a cura di Andrea Gamberini
pp. 420, € 39,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2017
ISBN: 9788867287086
L’ipotesi di ricerca che il volume sottopone a verifica individua nei
primi decenni del Trecento una sorta di tornante, in cui le dinamiche
socio-economiche, fino ad allora preponderanti nel definire le
opportunità di mobilità, cedono il primato al fattore
politico-istituzionale, ovvero al protagonismo delle nuove e più ampie
formazioni che vanno adesso prendendo piede.
In questa chiave la Lombardia, regione storicamente molto eterogenea,
costituisce un caso di studio particolarmente interessante, dove
l’avvento dello stato regionale impatta sui percorsi di ascesa e discesa
sociale, dischiudendo canali e favorendo nuove rappresentazioni
culturali della mobilità.
Nel complesso quello che emerge dalle ricerche che qui si presentano è un quadro ricco di suggestioni, che consente di ritematizzare su basi nuove e originali una grande questione della storia medievale.
Nel complesso quello che emerge dalle ricerche che qui si presentano è un quadro ricco di suggestioni, che consente di ritematizzare su basi nuove e originali una grande questione della storia medievale.
Andrea Gamberini (Milano, 1970) è professore di Storia medievale presso
l’Università degli Studi di Milano. I suoi studi riguardano
prevalentemente la storia della società italiana del tardo Medioevo, con
particolare attenzione alle dinamiche costitutive dello stato, al
rapporto città/contado in età post-comunale, alle culture delle
aristocrazie territoriali. Più recentemente si è dedicato allo studio
dei linguaggi politici in età basso medievale.
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