La poesia in Italia prima di Dante
a cura di Franco Suitner
pp. 288, € 29,00
Angelo Longo Editore, 2017
ISBN: 978-88-8063-958-9
Ogni anno si tengono in Italia e nel mondo molti incontri di materia
dantesca o petrarchesca, ma rare sono le occasioni in cui gli
italianisti si confrontano sul periodo che precede. Ciò è dovuto a vari
fenomeni, alcuni anche di natura molto banale: la carenza di personalità
grandissime, malgrado l'importanza complessiva dei movimenti letterari
(basta pensare a fenomeni come la poesia giullaresca, quella di tipo
politico, lo Stil Novo, la poesia religiosa dell'Italia centrale); la
carenza di notizie biografiche, o di identificazioni sicure, che
affligge spesso anche autori importanti, e che ha come risultato la
difficoltà di celebrare centenari e di organizzare quelle manifestazioni
che di solito ravvivano l'interesse per gli autori. Ne deriva una
carenza di attenzione nei confronti di un periodo decisivo di storia
letteraria, che è quello in cui si pongono i fondamenti di tutto lo
sviluppo successivo della nostra tradizione. L'esito di questo stato di
cose si riflette perfino nei manuali, dove questa parte della materia e
sbrigata spesso in modo sommario. Questo volume, come prima il Convegno
che lo ha originato, offre un contributo a porre rimedio a questa
situazione, proponendosi come un'occasione di ripensamento e di
discussione di alcuni importanti problemi posti dalla lirica italiana
delle Origini. Si tratta della proposta di nuovi profili di rimatori, di
contributi di natura documentaria, di studi su centri di attività
poetica, su temi letterari caratteristici o rapporti con le arti
figurative, e altro ancora.
Franco Suitner è nato a Feltre, in
provincia di Belluno. Ha studiato all'Università di Padova. Si è
perfezionato a Parigi e ha insegnato nelle Università di Leida, in
Olanda, e in quella di Venezia “Ca' Foscari”.
Professore Ordinario di Letteratura
italiana dal 1987, ha tenuto parecchi anni la cattedra di Storia della
critica letteraria, passando successivamente a quella di Letteratura
italiana. Dal novembre 2001 è stato chiamato per trasferimento a Roma
III.
I suoi interessi di studio si sono
rivolti principalmente alla poesia italiana del Duecento e del Trecento,
e ai suoi rapporti con la lirica europea dello stesso periodo,
all'opera di Manzoni, alla critica e teoria letteraria di epoca
romantica e contemporanea, ad alcuni momenti della narrativa del '900.
Particolare attenzione in tutti i suoi
studi ha sempre dedicato allo sforzo di unire la tradizionale
prospettiva storico-filologica a quella comparata.
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