La battaglia di Montaperti
di Duccio Balestracci
pp. 256, € 20,00
Laterza, 2017
ISBN: 9788858127452
Due città rivali, Siena e Firenze. Due fazioni in lotta, guelfi e
ghibellini. Due poteri che si scontrano, Impero e Chiesa. Tutti questi
conflitti convergono il 4 settembre 1260 a Montaperti per dare vita a
una battaglia che sembrò segnare una svolta nella storia d’Italia. Lo
scontro fu durissimo. La sera sul campo rimasero così tanti cadaveri di
uomini e cavalli che il sangue, come scrive Dante, «fece l’Arbia
colorata in rosso». Verso Siena si incamminavano le migliaia di
prigionieri che erano tutto ciò che restava dell’imponente esercito
messo insieme da Firenze e dalle sue alleate, sconfitto dai ghibellini e
dai cavalieri di Manfredi.
Per uno dei paradossi della storia, la vittoria dei senesi e degli
svevi ebbe esiti opposti rispetto a quanto ci si sarebbe potuti
aspettare all’indomani della battaglia. Il trionfo ghibellino, infatti,
rafforzò la scelta anti-sveva dei papi. Una vittoria, quindi, che si
trasformò rapidamente nell’inizio della crisi del ghibellinismo e della
svolta che riportò i papi e i guelfi nuovamente al centro della vita
politica italiana.
Duccio Balestracci insegna Storia medievale e Civiltà medievali
all’Università di Siena. Si è occupato di storia delle classi sociali in
città e in campagna e degli aspetti della guerra e della festa. Tra le
sue più recenti pubblicazioni, Medioevo e Risorgimento. L’invenzione dell’identità italiana nell’Ottocento (Il Mulino 2015).
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