La mentalità medevale fra immaginario e simbolismo
di Carmelina Urso
pp. 250, € 20,00
Adda Editore, 2016
ISBN: 9788867172481
I saggi
raccolti in questo volume – affrontando temi che spaziano dalla
vecchiaia alla calunnia, dal bacio ai capelli fino alla paura e al
rifiuto della “diversità”, in particolar modo degli stranieri –
avvicinano il lettore alla mentalità degli uomini e delle donne vissuti
nei paesi dell’area mediterranea in età medievale, per evidenziare nella
storia del “territorio” l’impronta della componente umana nella sua
complessità non solo di azioni ma pure di convinzioni e convenzioni. Nel
Medioevo, infatti, gli individui erano capaci di elaborare un
immaginario straordinariamente ricco, di “leggere” nel reale l’impronta
divina e di attribuire un significato simbolico a ogni cosa. Il
simbolismo e l’immaginario confortavano l’interpretazione del mondo:
l’uomo assegnava un valore simbolico ai gesti, ai colori, alle forme e
dava così contenuti alle sue “idee”.
Non manca la straordinaria e inquietante
attualità rivelata da certi comportamenti condivisi e persistenti
restituiti alla dimensione storica dall’analisi dei quadri mentali
collettivi d’età medievale nelle loro prospettive simboliche e
immaginarie all’interno dell’ambito sociale, affettivo, religioso e
politico.
Carmelina Urso è attualmente titolare dell’insegnamento di Storia medievale all'Università di Catania per i corsi di laurea in “Scienze dell’educazione e della formazione” e in “Formazione di operatori turistici”. Nel corso di laurea specialistica in “Scienze pedagogiche” insegna Storia delle istituzioni educative nel Medioevo.
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