La porta del sapere
Cultura alla corte di Federico II di Svevia
di Fulvio Delle Donne
pp. 272, € 25,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Carocci, 2019
ISBN: 9788843095025
Federico
II di Svevia (1194-1250) fu l’ultimo a dare un senso universale al
titolo di imperatore. Per circa un trentennio fu il signore più potente
d’Europa, rivelando in ogni gesto piena consapevolezza del proprio
ruolo: consapevolezza che acquisì in maniera graduale e sempre più netta
mentre divampava il fuoco del violentissimo scontro con il papato. È
qui la radice primigenia che lo portò a farsi fautore di uno
straordinario rinnovamento ideologico, del quale furono artefici i
letterati e i funzionari che lo circondarono. La sua corte divenne così
polo attrattivo di tradizioni culturali multiformi e centro propulsore
di innovazioni letterarie e scientifiche destinate a esercitare decisiva
influenza per i secoli a venire. Nel libro si indagano compiutamente i
caratteri e l’elaborazione di una dirompente concezione culturale. Per
la prima volta nella storia, la conoscenza derivata dallo studio
approfondito fu rappresentata come una scalinata che conduce al sapere,
unica porta di accesso alla nobiltà: sia quella spirituale delle virtù
sia quella più concreta delle professioni funzionali all'amministrazione
dello Stato.
Fulvio Delle Donne
insegna Letteratura latina medievale e umanistica all'Università della
Basilicata. La sua vasta produzione scientifica, caratterizzata da
interessi e metodi sia filologico-letterari che storici, copre i secoli
VI-XVI. Sull’età sveva ha pubblicato numerose edizioni critiche (Nicola
da Rocca, Andrea Ungaro, Breve chronicon de rebus Siculis, l’anonimo
Itinerarium) e monografie, tra le quali: Il potere e la sua
legittimazione. Letteratura encomiastica in onore di Federico II di
Svevia (Nuovi Segnali, 2005); «Per scientiarum haustum et seminarium
doctrinarum». Storia dello Studium di Napoli in età sveva (Mario Adda,
2010); Federico II: la condanna della memoria. Metamorfosi di un mito
(Viella, 2012).
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